Igiene orale a 360°.

Gentili pazienti bentrovati!

Settembre è arrivato e come ogni anno porta con sé quell’energia e quella grinta per ricominciare.

Quale momento migliore se non questo per riorganizzare la propria routine, dedicandosi del tempo?

Proviamo ad organizzare le nostre abitudini quotidiane in riferimento alla cura della nostra salute orale.

Come sappiamo la principale arma per avere un sorriso sano e combattere la carie è il lavaggio accurato dei nostri denti.

Tale manovra è fondamentale dopo ogni pasto, in quanto consente di eliminare i batteri ed i residui di cibo ( che rappresentano le principali sostanze nutritive di questi batteri).

Utilizzare spazzolino e dentifricio, però, non è sufficiente: utilizzare filo interdentale, scovolini e collutorio sarà necessario per una corretta igiene orale e per contrastare la placca batterica.

Tutto ciò andrà necessariamente associato a visite di controllo periodiche dal proprio odontoiatra di fiducia (attraverso il quale si conoscerà lo stato di salute orale e si bloccherà sul nascere una possibile lesione cariosa o altre patologie) e regolari sedute d’igiene orale professionale.

 

Partiamo dall’A,B,C quotidiano dell’igiene orale…

Spazzolino…

 

Attualmente esistono in commercio una vastissima gamma di spazzolini, talmente tanti che potremmo essere disorientati nella scelta di quello adatto a noi. In questi casi sarà opportuno chiedere consiglio agli esperti (odontoiatra ed igienista dentale) i quali, conoscendo il nostro cavo orale, sapranno indicarci il più consono.

In generale il consiglio degli esperti si orienta sullo spazzolino elettrico, di durezza media e con la testina composta da ciuffi distinti di setole, in grado di raggiungere i vari spazi interdentali.

Altro aspetto da tenere a mente è quello legato al consumo delle spatole: indicativamente la durata di una testina è di circa un mese/ mese e mezzo o comunque quando inizia notarsi un piegamento della punta delle setole andrà sostituita. La durata varia da diversi fattori, ad esempio in base a quanta pressione viene esercitata durante il lavaggio dei denti: se si nota una deformazione delle setolo dopo poche settimane probabilmente si stanno lavando i denti con troppa energia, schiacciando eccessivamente lo spazzolino sulla superficie dentale.

 

Oltre alla scelta dello spazzolino è importante imparare ad utilizzarlo nel modo corretto.

Molto spesso si ha l’abitudine di spazzolare i denti con movimenti forti ed orizzontali.

Questo scorretto modo di lavare i denti avrà come effetti:

Il danneggiare le nostre gengive (eccessive sollecitazioni meccaniche sul colletto gengivale, causeranno infiammazioni e recessioni gengivali)

La placca batterica non verrà rimossa, ma semplicemente spostata da un parte all’altra, facilitando il suo deposito tra gli spazi interdentali. In questo modo sarà più complesso eliminarla e renderà più semplice la formazione di tartaro, l’irritazione gengivale e l’insorgenza di carie.

Il metodo corretto per lavarsi i denti prevede: movimenti energici ma delicati, tenere lo spazzolino inclinato di 45° ed il movimento deve essere perpendicolare rispetto alle gengive.

Quando lavi i denti pensa sempre di eseguire un movimento che allontani la placca dalla superficie del dente e della gengiva.

Per rendere più semplice quanto detto pensiamo alle arcate dentali: per pulire l’arcata superiore bisognerà partire dall’alto (quindi dalla gengiva) spazzolando verso il basso e stesso discorso per l’arcata inferiore (si parte sempre dalla gengiva e si va verso l’esterno).

Tale procedura va ripetuta sia dalla parte vestibolare (ossia dalla parte dei tessuti molli: guance, labbra ) sia da quella linguale ed infine su quella occlusale (cioè sulla superficie di masticazione, prestando attenzione a rimuovere tutti i residui di cibo che posso rimanere tra gli spazi intercuspidali). Per far sì che le manovre d’igiene siano efficaci occorre dedicarvi il giusto tempo: occorrono almeno 2/3 minuti per lavare correttamente i denti.

Spazzolino elettrico, perché è considerato il più adatto alle manovre d’igiene orale?

Parlando con gli esperti del settore, lo spazzolino elettrico viene consigliato 9volte su 10 rispetto a quello manuale (tradizionale).

I motivi che orientano questa scelta sono molteplici:

Prima di tutto è considerato estremamente comodo (vista la forma e la dimensione della testina ci permetterà di variare l’angolo d’inclinazione per consentire alle spatole di penetrare nei vari spazi interdentali, rimuovendo anche la placca presente negli spazi più difficili da raggiungere),

Facilità di utilizzo (adatto quindi anche a chi non possiede particolare manualità, tra questi soggetti ricordiamo anziani, bambini o persone con patologie che limitano i movimenti)

Movimento oscillante ad alta frequenza che garantirà la rimozione della placca batterica senza irritare le gengive

Dovendo regolare solo la pressione esercitata (e non la velocità di rotazione delle setole) sarà più semplice pulire gengive e colletto gengivale senza irritare eccessivamente tali tessuti

“Sembra quasi un gioco”, per i più piccini potrà essere un momento divertente quello di lavarsi i denti attraverso questo strumento (per questo saranno incentivati ad utilizzarlo e quindi a lavarsi i denti più spesso).

 

Altro aspetto da tenere a mente quando ci dedichiamo all’igiene orale è la lingua.

Essa fa parte del nostro cavo orale e per questo dovrà essere pulita scrupolosamente, tanto quanto denti e gengive.

Ricordiamo che essa viene utilizzata durante la masticazione e, vista la sua posizione ed il tipo di tessuto che la compone, sarà spesso una superficie su cui si depositano e proliferano batteri e microrganismi.

La pulizia della superficie linguale ha, infatti, lo scopo di rimuovere tutti i microrganismi presenti i quali sono i principali responsabili dell’alitosi.

 

Quando ci laviamo i denti è importantissimo spazzolare anche il dorso linguale per effettuare tale rimozione batterica.

Per facilitare questa operazione sarà opportuno far sporgere il più possibile la lingua dalla bocca per arrivare a pulire anche le zone posteriori, su cui si trovano il maggior numero di batteri. Oltre all’utilizzo dello spazzolino sono in vendita degli appositi strumenti chiamati puliscilingua o nettalingua (essi andranno strofinati e fatti scorrere avanti indietro sul dorso linguale per circa un minuto) facilmente reperibili in commercio.

Pulire correttamente la lingua ci consentirà di evitare l’insorgenza di alitosi, prevenire l’insorgenza di carie dentale e di patologie gengivali.

 

Filo Interdentale…

 

Come accennavo, per una corretta igiene orale e per rimuovere in profondità placca batterica e residui di cibo, lo spazzolino non basta: sarà indispensabile utilizzare anche il filo interdentale.

Questo prezioso strumento impedirà la formazione di tartaro e contrasterà la formazione di lesioni cariose.

Passare il filo interdentale dopo i pasti ci permetterà di rimuovere la placca batterica presente negli spazi interdentali. Queste zone, difficilmente raggiungibili dallo spazzolino, creano un nascondiglio ideale per batteri e microrganismi responsabili di carie, alitosi e di infiammazioni gengivali.

 

 

 

Impariamo ad utilizzare correttamente il filo interdentale…

Molte persone partono scoraggiate a riguardo, pensando sia una manovra estremamente complicata. Manteniamo la calma: il suo utilizzo è più semplice di quanto si possa pensare e dopo i primi utilizzi si acquisirà l’abilità necessaria a manovrarlo nel modo giusto.

Il filo interdentale va inserito tra due elementi dentali, fatto scorrere fino alla gengiva e tirato verso l’esterno (facendolo aderire ad uno dei due denti). Tale operazione  dovrà essere ripetuta per altro dente, in questo modo saranno rimossi tutti i residui presenti nello spazio interdentale tra i due denti. Prima di passare allo spazio interdentale successivo sarà opportuno sciacquare la parte di filo che è appena stata utilizzata per eliminare eventuali depositi batterici presenti.

Una volta passato tra ogni superficie interprossimale sarà importante proseguire col risciacquo del cavo orale (per eliminare eventuali residui). Tale risciacquo potrà essere eseguito utilizzando un collutorio ed effettuando un gargarismo che ci consentirà di eliminare la placca batterica che è stata rimossa col filo e che altrimenti potrebbe nuovamente depositarsi sui nostri denti o sulla lingua.

Anche per quanto riguarda il filo interdentale esistono in commercio diversi tipi: cerati, non cerati, di seta, in nylon, arricchiti con fluoro, ecc. Per sapere quale tipo sia maggiormente adatto al tuo caso chiedi consiglio al tuo dentista ed igienista, sapranno dirti quale faccia al caso tuo!

 

 

Collutorio e dentifricio.

La scelta del dentifricio non risulta più semplice, basta pensare a tutti quelli disponibili in commercio: dentifrici a base di idrossiapatite, anticarie, al fluoro, con clorexidina, per parodontite, antiplacca, antisettici, antitartaro, sbiancanti, desensibilizzanti, al carbone… eccetera eccetera!

Quale scegliere??????

Anche in questo caso affidarsi al consiglio degli esperti risulta essere la scelta migliore, in quanto ognuno di questi possiede particolari proprietà e non è detto che sia adatto a chiunque!

Indicativamente possiamo sostenere che tra gli ingredienti comuni a praticamente tutti i dentifrici, il fluoro è certamente il più famoso. La sua azione (e dei vari sali minerali contenuti) favorisce la remineralizzazione dello smalto dentale, rinforzando i denti e contrastando l’insorgenza di carie. Per questo viene spesso consigliato, ma ripeto, non significa che sia il più adatto al tuo caso concreto… parlane con gli esperti.

Curiosità sul dentifricio…

Per ciò che attiene l’igiene orale dei bambini (intendiamo bimbi al di sotto dei sei anni di età) viene sconsigliato l’utilizzo di dentifrici contenenti fluoro in concentrazioni superiori a 500 ppm.

Perché?

Il rischio principale è che, durante le manovre d’igiene orale, il bambino deglutisca quantità elevate di dentifricio, assorbendo un’eccessiva quantità di fluoro. In questo caso potrebbe verificarsi un’intossicazione da fluoro, detta fluorosi.

 

Discorso simile vale per il collutorio.

Microrganismi e batteri presenti all’interno del nostro cavo orale possono depositarsi in diverse zone della bocca: sui e tra i denti, sulla lingua, sulle gengive e nel solco gengivale. L’utilizzo del collutorio (dopo aver spazzolato i denti e passato il filo interdentale) sarà importante per ridurre al minimo tale proliferazione batterica. Esistono in commercio diversi collutori, alcuni ad uso quotidiano ed altri ad uno temporaneo legati ad uno specifico problema o patologia orale.

Tra quelli ad uso quotidiano, è consigliato optare per un collutorio con azione antibatterica : efficace contro placca batterica ed alitosi e che protegga le nostre gengive. Anche in questo caso chiedere agli esperti quale sia il più idoneo sarà la scelta vincente.

 

Riassumendo…

Da quanto detto emerge il fatto che, da solo, lo spazzolino non è sufficiente. Esso non è in grado di eliminare completamente la placca batterica ed i residui di cibo presenti negli spazi interdentali.

È fondamentale spazzolare accuratamente ogni superficie dentale (vestibolare, occlusale e linguale), attraverso il corretto utilizzo dello spazzolino (preferibilmente elettrico) e con altri ausili specifici come filo interdentale, scovolini e collutorio.

L’igiene orale è importante, insegnare a curare la bocca ad un bambino sarà fondamentale per avere un sorriso sano anche da anziano!

 

 

 

 

 

 

Lo sapevi che?

Se quando si passa il filo interdentale si nota che rimane sfilacciato o addirittura rotto, questo potrebbe indicare la presenza d’incrostazioni di tartaro o la presenza di una carie. Parlane subito con il tuo dentista, individuare una carie nella fase iniziale ridurrà complicazioni.

Lo sapevi che esistono determinati tipi di filo interdentale , realizzati appositamente per rimuovere la placca batterica e residui di cibo nei pazienti ortodontici o che hanno ponti?