Come il microbiota può contribuire a salvaguardare la salute di tutto l’organismo.

Gentili pazienti bentrovati!

Siamo certi che ognuno di voi abbia sentito parlare del microbiota intestinale e di quanto questo sia essenziale per il mantenimento in salute dell’intero organismo. Forse, però, non tutti hanno sentito parlare del microbiota orale, altrettanto importante per la nostra salute.

L’articolo di questa settimana parlerà proprio di questo e della correlazione esistente tra i due.

Col termine microbiota viene indicato l’insieme di tutti i singoli microrganismi (circa 300-700 specie tra cui: batteri, protozoi, funghi, virus, ecc.) che vivono nel nostro organismo senza danneggiarlo. A livello orale tali microorganismi sono presenti all’interno della placca dentale, sulla lingua, sui tessuti della cavità orale, sulle mucose, ecc. Tutti questi microrganismi creano un particolare biosistema, proprio come avviene in quello intestinale. Il microbiota orale, nonostante sia più piccolo di quello intestinale, svolge importanti funzioni per il mantenimento della nostra salute.

Tra queste ricordiamo:

  • Favorisce la digestione dei cibi ingeriti, coadiuvando la saliva nella scomposizione degli alimenti
  • Regolazione dei processi metabolici
  • Azione remineralizzante dello smalto dentale
  • Eliminazione delle tossine dall’organismo
  • Favorisce il transito dell’ossigeno alle gengive ed ai tessuti orali
  • Contrasta l’insorgenza di infezioni (la bocca rappresenta una via d’accesso nell’organismo per batteri ed il microbiota in questo senso gioca un ruolo difensivo importantissimo).

Nel caso in cui questo microbiota sia in una condizione di mancato equilibrio si dice che è in “disbiosi” e tale condizione può avere importanti ripercussioni sulla salute generale. Tale condizione si verifica quando i batteri e microrganismi che lo compongono non risultano più in armonia fra di loro ed alcuni di essi predominano su altri. La proliferazione batterica di alcuni ceppi rispetto ad altri causa la disbiosi e, di conseguenza, l’omeostasi risulta compromessa . Una condizione di disbiosi orale compromette la salute di denti e gengive, in particolare può contribuire a favorire:

  • L’aumento di placca e biofilm batterico
  • Alitosi
  • Demineralizzazione dello smalto dentale
  • Insorgenza lesioni cariogene
  • Sensibilità dentale
  • Afte ed ulcere
  • Gengiviti
  • Malattia parodontale
  • Stati infiammatori (come ad esempio mughetto o candida orale)
  • Tonsilliti ed infezioni respiratorie.

Quali sono le cause di tale alterazione della composizione batterica orale?

Vi sono numerosi fattori che contribuiscono a creare uno squilibrio del microbiota, tra questi ricordiamo:

  • Alimentazione (povera di vitamine, sali minerali e nutrienti ma ricca di zuccheri raffinati ed acidi)
  • Assunzione di farmaci (ad esempio gli antibiotici)
  • Fumo di sigaretta
  • Scarsa e scorretta igiene orale.

Rapporto tra microbiota orale ed intestinale…

In base agli studi condotti sul tema i due microbioti risultano indipendenti, seppur influenzati l’uno dall’altro. In altre parole ognuno agisce in maniera indipendente ma, l’alterazione della flora batterica orale può alterare quella della intestinale e viceversa. In quest’ottica un’infiammazione gengivale può rappresentare un campanello di allarme che può indicare un primo squilibrio della composizione del microbiota. Questa condizione di disequilibrio può dare origine a problemi a catena, coinvolgendo anche altri organi e compromettendo la salute generale del soggetto. Le alterazioni batteriche legate alla disbiosi, ad esempio, possono favorire l’insorgenza di malattie come ad esempio il diabete di tipo 2. I batteri orali, inoltre, possono migrare nel nostro organismo, passando dallo stomaco ed arrivando all’intestino dove potranno causare un’alterazione della composizione batterica.

In che modo possiamo prenderci cura del microbiota orale?

Come spesso accade l’equilibrio di un singolo aspetto è parte di un più ampio e complesso sistema. La salute dei ceppi batterici orali, risulta essere influenzata da diversi fattori come ad esempio lo stile di vita e le abitudini quotidiane adottate, l’alimentazione seguita e la cura che dedichiamo all’igiene orale.

Approfondiamo l’alimentazione seguita.

I cibi che ingeriamo sono fondamentali per garantire il giusto apporto calorico e di nutrienti per il corretto funzionamento dell’organismo. Scegliere con cura ed attenzione gli alimenti sarà fondamentale per la salute generale e per la composizione batterica del microbiota. Via libera a mele, banane, frutti di bosco, cipolle, porri, aglio carciofi, topinambur, semi di lino, radici del tarassaco, verdura a foglia verde, alimenti fermentati (come miso, kefir, yogurt), ecc. Evitare invece alimenti raffinati, ricchi di zuccheri, farinacei in grado di alterare la composizione del microbiota  e di creare una condizione di acidosi metabolica che peggiorerebbe ancora di più la disbiosi. Oltre a scegliere gli alimenti più sani, sarà anche importante masticarli in modo corretto per favorire la digestione (che inizia proprio dalla cavità orale! ) e l’assorbimento dei nutrienti e vitamine. Attenzione anche al giusto apporto di vitamine, sali minerali e probiotici: nel caso in cui non si riuscisse ad assumerne la corretta quantità sarà opportuno, previo consiglio medico, procedere alla loro assunzione attraverso integratori appositi. Questi integratori vengono consigliati per ripopolare la flora batterica intestinale e mostrano un’azione positiva anche sui batteri del cavo orale. La loro giusta assunzione crea una “pellicola” protettiva che protegge denti e gengive dall’attacco dei batteri nocivi, mantenendo in equilibrio il microbiota della bocca. Tra i batteri buoni, amici di denti e gengive ricordiamo i Lactobacillus, i Bifidobacillus e il Saccharomyces boulardii. Anche le vitamine (nello specifico A, C, D e K) sono fondamentali per la salute orale: contrastando infezioni da parte di organismi esterni, favorendo l’omeostasi del microbioma orale, riducendo il rischio di sviluppare la malattia parodontale e rinforzando lo smalto dentale. Importantissimi anche gli omega 3 (acidi grassi essenziali) che svolgono un ruolo centrale nel contrastare l’azione dei batteri patogeni nel cavo orale. Essi svolgono, infatti, un’azione antinfiammatoria ed antibatterica. In ultimo, ma non per questo meno importante, ricordiamo di bere molta acqua. Almeno 2 litri al giorno per mantenere l’organismo idratato, favorire l’azione di detersione naturale della saliva e mantenere i livelli di pH ad un livello neutro (evitando quindi una condizione di eccesso, sia esso acido che basico).

Conclusioni…

Esistono molti modi per prendersi cura della salute dei microrganismi e dei ceppi batterici che popolano il nostro microbiota. In primis prestando attenzione allo stile di vita adottato, alla dieta seguita e curando quotidianamente l’igiene orale. Lavare i denti almeno 3 volte al giorno, spazzolando correttamente, utilizzando filo interdentale e prodotti adatti sarà la prima mossa da fare. Infine non dimentichiamo di pulire e spazzolare bene anche la lingua. Sulla sua superficie, infatti, possono depositarsi un gran numero di batteri e tossine in grado di alterare la flora batterica e causare l’aumento di placca batterica, alitosi e favorire l’insorgenza di lesioni cariogene ed infiammazioni gengivali. Per questa manovra si consiglia l’utilizzo di un apposito strumento detto nettalingua.

 

Lo sapevi che?

Un ottima tecnica per eliminare i batteri “cattivi” della bocca, rispettando però l’ambiente del cavo orale è l’oil pulling. Tale pratica consiste nel fare degli sciacqui (da circa 1-2 minuti) al mattino, appena sveglii con olio di sesamo o di cocco. In questo modo verranno eliminate le tossine, ma si manterrà inalterato il microbiota orale.