fbpx

Apnee ostruttive del sonno (OSAS)

Durante la notte molte persone russano, disturbando il loro sonno e quello di chi gli dorme accanto. Tale condizione può sembrare una condizione “normale” e quindi sottovalutabile, ma rappresenta in realtà un problema di salute importante e da non trascurare.

Cos’è l’OSAS

La sindrome delle apnee ostruttive nel sonno (OSAS) è un disturbo respiratorio caratterizzato da episodi ripetuti di comple¬ta o parziale ostruzione delle vie aeree superiori. Nel primo caso si parla di apnea, nel secondo di ipopnea. Chi soffre di tale disturbo effettua, durante il sonno, delle pause della respirazione determinando una respirazione irregolare, una variazione della frequenza cardiaca e sfasando anche i valori della pressione arteriosa. Quando diciamo che un soggetto soffre di OSAS significa che durante il sonno la respirazione si arresta per almeno 10 secondi e che tale situazione si potrebbe ripetere anche per più di cento volte in una notte. Questa respirazione irregolare da origine ad una condizione di riduzione di apporto d’ossigeno al cervello comportando dei continui micro-risvegli nel soggetto, il cui sonno risulta quindi estremamente disturbato e non continuativo. L’OSAS rappresenta oggi un problema di salute pubblica, nonostante non si conosca ancora a fondo e soprattutto un gran numero di soggetti mostri la tendenza a non accorgersi della situazione o comunque a sottovalutarne i sintomi e le possibili conseguenze.

È importante non confondere un russamento (per così dire “innocuo”) con quello patologico. Il primo si manifesta saltuariamente, ad esempio a seguito di un pasto abbondante in cui si è bevuto un bicchiere di vino in più. Il russamento cronico, invece, è un avvenimento che si manifesta costantemente, ogni notte e con un’intensità ed una frequenza più forte, intensa ed alta.
Per capire l’entità di tale problema rende bene l’idea della sua incidenza: si stima che circa il 4% della popolazione (quindi oltre 2 milioni di individui) ne soffra. Ad avvalorare la serietà di tale patologia ricordiamo come nel momento del rilascio (o in caso di rinnovo) della patente di guida per i soggetti che soffrono di OSAS, saranno necessari approfondimenti specifici effettuati da una apposita commissione (ciò vale anche per i casi in cui se ne sospetti l’esistenza).

Che cosa succede nel corpo di chi soffre di OSAS mentre dorme…

I ripetuti episodi di apnee ed ipopnee comportano uno sforzo respiratorio importante, determinando una desaturazione (quindi una riduzione) dei livelli di ossigeno nel sangue. Tale condizione può rappresentare il punto di partenza per ulteriori disturbi e problemi di salute. Quando ci si addormenta i muscoli del nostro corpo si rilassano, compresi quelli della cavità orale: palato, lingua, ugola, gola, ecc. Tali strutture potrebbero quindi ostruire parzialmente il passaggio dell’aria creando vibrazioni rumorose (quello che definiamo russamento). Tale condizione risulta favorita da diversi fattori: rinite, condizione anatomica, raffreddore, sinusite, ecc.

Fattori di rischio per le OSAS

I principali fattori di rischio che favoriscono l’insorgenza di tale disturbo sono:

  • Anomalie scheletriche e dei tessuti molli maxillofacciali (come ad esempio malformazioni della mascella o presenza di tessuto molle eccedente a livello del palato)
  • Eccesso di adipe intorno al collo o sotto al mento
  • Fattori posturali
  • Disturbi endocrini
  • Tabagismo
  • Consumo di alcol
  • Obesità
  • Predisposizione genetica.

Diagnosi

Praticamente nessuno si rivolge ad un medico perché russa. La maggior parte delle persone non valuta il russamento notturno come un problema o addirittura una patologia da curare e non sottovalutare. Il più delle volte sono le conseguenze del russamento a spingere il soggetto a recarsi dal proprio medico (ad esempio nei casi di aritmie cardiache, problemi di pressione sanguigna, continui mal di testa, sonnolenza diurna, ecc.). In caso di sindrome delle apnee notturne, potrà rendersi necessario approfondire la situazione attraverso specifici esami diagnostici: la polisonnografia e la poligrafia, entrambi gli esami possono essere effettuati presso il proprio domicilio.

La polisonnografia rappresenta l’esame di riferimento per la diagnosi dell’apnea notturna, integrando le misurazioni cardio-respiratorie della poligrafia con ulteriori approfondimenti. Tra questi ricordiamo l’analisi dell’attività: elettrencefalografica (EEG). elettromiografica (EMG), Elettrooculografica (EOG), cardiaca (comprese le alterazioni del ritmo cardiaco), respiratoria, il livello di saturazione di ossigeno nel sangue (tramite un pulsossimetro). Attraverso l’utilizzo di un apparecchio, semplicissimo da indossare, sarà possibile rilevare e classificare le apnee ed ipopnee (classificandole in ostruttive, centrali, miste), valutare i movimenti corporei effettuati durante la notte e l’andamento del russamento.
Tale esame è fondamentale in caso di dubbio di sindrome delle apnee ostruttive del sonno, in caso di russamento, per conoscere lo stato quantitativo e qualitativo del sonno del paziente, in caso di episodi di epilessia (in quanto la fase dell’addormentamento e del sonno potrebbe rappresentare un momento scatenante per tale patologia). L’esame in questione potrà essere comodamente effettuato a casa del paziente, il quale dovrà solo imparare ad indossare gli “strumenti” del poligrafo (due fasce toraciche da indossare, il pulsossimetro che si applica al polso e le canuline nasali monouso).

Sintomi

Come accennavamo, la maggior parte delle persone tende a non accorgersi o comunque a sottovalutare i segnali dei disturbi respiratori notturni, convivendo con le spiacevoli conseguenze di un sonno frammentato e non prendendo consapevolezza del fatto che si tratti di una vera e propria patologia.

Durante la notte i sintomi legati alle OSAS si manifestano con: russamento, frequente minzione, sudorazione eccessiva, pause respiratorie e risvegli con sensazione di soffocamento.

I sintomi diurni che si manifestano in chi soffre di OSAS sono:

  • Sonnolenza
  • Progressiva diminuzione della capacità di mantenere un alto livello di concentrazione durante il giorno
  • Cefalee mattutine
  • Deficit mnemonici
  • Variazioni dell’umore
  • Irritabilità
  • Attacchi di sonno

Trascurare tali sintomi avrà effetti negativi sia sul sonno, sia sulla qualità della vita di chi ne soffre (e di chi gli sta accanto).

Le categorie di persone maggiormente esposte al rischio di soffrire di OSAS (quindi uomini adulti e soggetti anziani) saranno di conseguenza esposti al rischio per la loro salute generale di soffrire di:

  • Cardiopatia
  • Ipertensione
  • Diabete
  • Stanchezza cronica (ed eccessiva sonnolen­za diurna)
  • Cefalea
  • Reflusso gastro-esofageo
  • Deficit cognitivi (scarsa concentrazione ed attenzione, disturbi della memoria)
  • Impotenza
  • Depressione
  • Rischio d’incidenti stradali e/o sul lavoro (da 3,5 a 8 volte maggiore rispetto ad un soggetto sano).

Su quest’ultimo punto si coglie l’elevato impatto socio-sanitario di tale problema: secondo i dati statistici oltre 7mila incidenti stradali possano essere causati dalle OSAS (quindi a causa di colpi di sonno, stanchezza cronica che porta ad addormentarsi, ecc.). Proprio per questo l’Italia si è adeguata alla direttiva europea secondo la quale in caso di gravi disturbi del sonno non si potrà rinnovare né ottenere la patente.

Conseguenze per la salute legate alle OSAS…

Prevenzione, cura e ruolo dell’odontoiatra.

Il tema delle OSAS ha visto negli ultimi anni importanti approfondimenti e studi, inoltre si è compresa sempre più l’importanza di un approccio multidisciplinare nella sua diagnosi e cura. Le OSAS coinvolgono numerosi medici specialisti nel loro studio e nel loro corso: odontoiatri, pneumologi, otorini, cardiologi, allergologi, ematologi e medici di base (questo perché è una patologia che può potenzialmente provocare alterazioni che coinvolgono necessariamente più specializzazioni).

Per smettere di russare sarà fondamentale rivolgersi a professionisti che si occupano dei disturbi della respirazione durante il sonno. Una volta effettuato il check-up completo della condizione (analizzando le posizioni assunte durante il sonno, i livelli di ossigeno nel sangue, la pressione, la frequenza cardiaca ed il rumore emesso durante il russamento) verrà stabilita la terapia che maggiormente si adatta al paziente.

Le opzioni potranno essere:

  • Protusori mandibolari
  • CPAP (erogatore a pressione positiva)
  • Intervento chirurgico

L’odontoiatra ha acquisito un ruolo centrale sia nella fase diagnostica (essendo uno tra i professionisti più frequentati dalla popolazione generale sarà per lui possibile intercettare precocemente i campanelli d’allarme ed i primi sintomi che si manifestano) sia in quella terapeutica (nei casi in cui non sia necessario un intervento chirurgico per la gravità della situazione, ma basti un particolare apparecchio detto “protusore mandibolare”). La visita odontoiatrica quindi potrà rivelarsi il primo passo per risolvere il problema e per ricominciare a dormire, riposarsi e vivere meglio! L’odontoiatra potrà, in base alle caratteristiche del paziente, effettuare una valutazione sul tipo di trattamento con dispositivi orali che risulti essere il più adatto. Tali dispositivi, effettuando un avanzamento mandibolare, consentono di mantenere l’accesso alle vie aeree (nella parte posteriore della lingua) aperto, evitando quindi lo spostamento di posizione della lingua verso la parte posteriore della bocca.

Il ruolo dell’odontoiatra è quindi quello di:
intercettare precocemente il disturbo e fornire al paziente i dispositivi orali terapeutici adatti in caso di OSAS lievi e moderate.

Apnee notturne e bambini…

Le apnee notturne non sono solo una cosa che riguarda i grandi: potrebbero soffrirne anche i più piccini! Cari mamma e papà, prestate attenzione al sonno dei vostri bambini! Negli ultimi anni, il Ministero della Salute ha emanato specifiche Linee guida sul tema, in particolare sui sintomi e sul trattamento delle OSAS nei bambini (nel periodo che va da 0 a 14 anni).

Tra le principali conseguenze che si manifestano a causa di un sonno disturbato vi sono: irritabilità, calo di attenzione, iperattività. Tutto ciò influenza negativamente la quotidianità dei più piccoli avendo effetti sul rendimento scolastico, causando ripetuti cali d’attenzione e di iperattività.

Come fare a capire se il proprio bambino soffre di OSAS?

Ed ecco i principali sintomi che possono notarsi (alcuni soprattutto di notte ed altri di giorno):

Russamento, iperattività e sonno agitato, assunzione di posizioni anomale durante la notte, ripetuti episodi di pipì notturna, difficoltà a concentrarsi e conseguente scarso rendimento scolastico, nervosismo-irritabilità, mal di testa al risveglio.

Ulteriori campanelli d’allarme a cui prestare attenzione sono: la respirazione durante la notte (capire se risulta affannata, difficoltosa, rumorosa, se fa delle pause, ecc.), osservare se il bambino durante il giorno respira a bocca aperta, se al suo risveglio ha la bocca secca, se è riposato o sembra stanco, se si nota una variazione nella sua crescita, ecc.

Portando il tuo bambino ai regolari controlli odontoiatrici sarà possibile, grazie all’esperienza del Vostro dentista di fiducia, individuare precocemente i sintomi delle apnee notturne e poter procedere con un piano terapeutico adatto. Nei soggetti in età evolutiva le OSAS possono essere trattate con interventi minimamenti invasivi, con elevate possibilità di successo e prevenendo l’insorgenza di possibili problemi in età adulta.

Prenota subito il tuo appuntamento, aiutare te ed il tuo bambino a dormire bene sarà il primo passo per vivere bene e serenamente le vostre giornate!

Il nostro studio, sempre attento alla cura a 360 gradi dei pazienti, fa parte dell’associazione nonrusso+.
Siamo a Vostra completa disposizione per occuparci della prevenzione e delle terapie legate ai problemi di russamento.

Per qualsiasi domanda o per prendere appuntamento restiamo a vostra disposizione, vi aspettiamo!

Trovate qui il link per compilare un questionario che vi darà già un’idea della vostra situazione in tema di apnee ostruttive del sonno.