Amalgama dentale.

Gentili pazienti bentrovati!

In passato, alcune otturazioni erano eseguite attraverso l’utilizzo di un particolare materiale: l’amalgama! Il tema è stato affrontato da molti punti di vista e per molto tempo, scatenando dubbi e domande sull’utilizzo di questo materiale, cercheremo di fare un po’ di chiarezza sul tema.

Che cos’è l’amalgama dentale?

Con tale termine viene indicato un materiale che in passato era uno dei più utilizzati per effettuare le otturazioni dentali. Spesso viene anche chiamata “amalgama d’argento”per via del suo colore e risulta composta da: argento, mercurio, stagno, zinco e rame. Il fatto che negli anni si sia utilizzato notevolmente questo materiale in ambito odontoiatrico è legato principalmente al fatto che risultava essere estremamente semplice l’utilizzo, duraturo, resistente alle pressioni masticatorie, economico e rapido. Negli ultimi anni le otturazioni in amalgama risultano molto meno diffuse rispetto al passato, in quanto l’evoluzione odontoiatrica ha spinto gli esperti della salute dentale ad utilizzare altri materiali per i restauri orali (primo fra tutti il composito). In particolare sono state sollevate questioni sulla sicurezza del mercurio presente nell’amalgama dentale. Il dubbio è riferito al fatto che il mercurio eventualmente rilasciato possa dare origine a problemi per la salute generale del paziente. Partiamo da un dato: il mercurio è un metallo presente in natura, quindi ciascuno di noi ne risulta esposto attraverso l’aria che respiriamo, l’acqua che beviamo o gli alimenti che ingeriamo. Quindi entrare in contatto col questo metallo è una condizione a cui siamo costantemente sottoposti. Come per la maggior parte delle sostanze, però, la tossicità del mercurio dipende dalle quantità a cui si è esposti. Livelli estremamente bassi di mercurio non manifestano conseguenze negative e non provocano effetti avversi. Al contrario, elevate quantità di mercurio possono provocare numerosi effetti negativi. Tornando all’amalgama dentale, nel caso di usura dell’otturazione sarà possibile che minime quantità di mercurio fuoriescano e vengano di conseguenza assorbite dall’organismo. Da qui nascono i dubbi sulla sicurezza dell’utilizzo dell’amalgama dentale. A questo punto una domanda sorge spontanea: perché si utilizzava il mercurio nell’amalgama dentale? La risposta è che il mercurio presente  rende il materiale:

  • Flessibile (importante caratteristica per la fase di inserimento del materiale nella cavità da otturare),
  • Con un’elevata rapidità di indurimento
  • Resistente al morso e alla masticazione
  • Economico.

Rimozione dell’analgama dentale.

Avendo al suo interno materiali potenzialmente pericolosi, l’amalgama dovrà essere rimossa in sicurezza e seguendo specifici protocolli studiati ad hoc per evitare l’inalazione e l’assorbimento del metallo da parte dell’organismo ed evitando la sua dispersione nell’ambiente. I protocolli e le linee guida consigliano di procedere con la rimozione dell’amalgama dentale una per volta e con un intervallo di tempo di un mese tra una e l’altra ed è consigliabile una terapia di drenaggio a cavallo di ogni rimozione (tra l’altro è estremamente consigliato praticare sport dopo tale procedura, in quanto favorisce l’eliminazione, tramite il sudore, delle tossine). Esistono alcuni casi in cui rimuovere le otturazioni in amalgama dentale può rendersi necessario. Tra questi ricordiamo: usura, rottura e/o infiltrazione dell’otturazione, estetici, insorgenza di una nuova lesione cariosa dove era stata effettuata la precedente otturazione. Un’altra situazione in cui potrà rendersi necessaria la rimozione dell’amalgama è la correlazione con altre condizioni cliniche particolari come: stati di intossicazioni, allergie, intolleranze. La presenza di metalli pesanti nel cavo orale potrebbe influenzare l’insorgenza o l’evolversi di altre patologie. Se invece le otturazioni risultano essere ancora in buono stato non è necessario, da un punto di vista prettamente clinico, procedere con la loro rimozione. Nel caso in cui si dovesse procedere con la rimozione dell’amalgama dentale verranno posti in essere appositi protocolli: la zona in cui è presente tale materiale verrà isolata con un particolare materiale detto “diga” e si procederà con un sistema di doppia aspirazione, collegato ad un riunito dotato del separatore di amalgama. Tutto questo per evitare che anche solo una piccola particella di amalgama possa essere ingoiata o inalata dal paziente o dall’equipe medica. Per qualsiasi preoccupazione o dubbio sulle otturazioni in amalgama dentale esistenti è bene consultare il proprio odontoiatra di fiducia e valutare con lui quale sia la soluzione migliore ed in che modo procedere.

Alternativa all’amalgama dentale ed evoluzione odontoiatrica.

Come dicevamo, negli ultimi anni l’utilizzo di amalgama dentale per le otturazioni si è drasticamente ridotto, sia per i dubbi sull’azione del mercurio sulla salute del paziente, sia perché si sono trovati sostituti a questo materiale che risultano essere più estetici, efficaci e meno impattanti. Tra questi ricordiamo: porcellana, oro e composito. Quest’ultimo è il più utilizzato ed è una miscela di materiali sintetici (come resina, vetro, silicio) che, a contatto con la luce emessa da speciali lampade con una specifica intensità, acquista una durezza molto simile a quella dello smalto dentale.

Queste otturazioni risultano essere estremamente biocompatibili, riducendo enormemente il rischio di allergie o rigetto del materiale, rispetto alle leghe metalliche o all’amalgama. A livello estetico risulta essere la soluzione migliore, in quanto una delle caratteristiche del composito è quella di avere un aspetto estremamente simile a quello del dente naturale, rendendo difficile accorgersi che sia stata fatta un’otturazione in quel punto.

Conclusioni…

Le norme attuali, in vigore a livello europeo, vietano l’utilizzo dell’amalgama dentale per il trattamento dei denti nei bambini al di sotto dei 15 anni e nelle donne in gravidanza o che allattano. Negli altri casi l’utilizzo dell’amalgama è consentito ove sia necessario dal punto di vista medico. Secondo le trattative, attualmente in corso, l’idea è quella di eliminare gradualmente l’uso dell’amalgama dentale all’interno dell’Unione Europea entro i prossimi anni salvo i limitati casi in cui l’odontoiatra, sulla base delle esigenze specifiche mediche debitamente giustificate del paziente, ne ritenga strettamente necessario l’utilizzo. Nel nostro studio, attento alla salute orale e generale del paziente, sono più di 30 anni che non si utilizza l’amalgama per i restauri conservativi. Nel caso in cui sia necessaria la sua rimozione si procede attuando un rigido protocollo di rimozione, associato ad una terapia di drenaggio di supporto per ogni paziente.

Per chiarimenti o per un consulto clinico approfondito non esitate a contattarci!