Gentili pazienti bentrovati…
La vittoria degli azzurri a Wembley è un’emozione ancora calda…proprio in onore dello sport tratteremo un tema di odontoiatria sportiva: i disturbi posturali legati alla correlazione tra bocca, postura, piedi e occlusione.
Come spesso sottolineiamo la visione olistica e a 360 gradi di un problema necessita un approccio multidisciplinare per la sua cura. Anche in questo caso, infatti, disturbi occlusali o semplicemente una deglutizione scorretta possono generare altri problemi a livello di schiena, postura o pianta del piede.
La stretta collaborazione tra odontoiatri, fisioterapisti, osteopati, posturologi, ortopedici e chiropratici consentirà una risoluzione completa ai vari disturbi che possono riguardare un individuo, oltre che una cura completa sotto molteplici aspetti.
Al centro di questo discorso si avrà il paziente: una volta effettuata una diagnosi multidisciplinare si inizierà un piano di cure volto alla risoluzione delle varie problematiche e al raggiungimento di uno stato di benessere.
Deglutizione…
La deglutizione è un gesto semi-involontario (nel senso che si può decidere il momento in cui si effettua che dovrà necessariamente essere eseguito) il quale prevede la chiusura di mandibola e mascella (quindi l’occlusione) per facilitare il movimento della lingua sul palato. Probabilmente nessuno di noi si rende realmente conto di quante volte al giorno si deglutisce…si stima che tale gesto venga ripetuto tra le 1.500 e le 2.000 volte al giorno! Se durante la deglutizione l’occlusione dentale non è corretta (cioè sono presenti dei dislivelli dei nostri elementi dentali) si creerebbe un disequilibrio della muscolatura che, per quanto ridotto possa essere, verrà ripetuto 1.500 –2.000 volte al giorno per 365 giorni all’anno.
Durante la sua esecuzione, infatti, possono esserci dei fattori che ne condizionano il corretto movimento: tra questi ricordiamo alterazioni occlusali (denti che risultano essere in una posizione scorretta, rotati, pre-contatti). Se alcuni denti toccano prima di altri durante la deglutizione si innescheranno movimenti, rotazioni e sovraccarico di altri gruppi muscolari per riuscire a chiudere la bocca e deglutire. Tale situazione sarà strettamente correlata ed avrà effetti notevoli sulla nostra schiena, colonna vertebrale e addirittura sugli arti inferiori.
Ogni movimento che effettuiamo risulta anche influenzato dalla forma scheletrica di cranio e bocca.
In base a determinate caratteristiche ogni soggetto viene ricondotto ad una determinata classe scheletrica convenzionale. Per comprendere e risolvere tale problema legato alla deglutizione l’odontoiatra determinerà la configurazione delle ossa del cranio, la relazione dei mascellari, ecc. (ossia a quale classe scheletrica appartiene il paziente) attraverso un particolare esame chiamato tracciato cefalometrico (che si ottiene eseguendo una teleradiografia del cranio). Grazie a questa particolare radiografia l’odontoiatra potrà misurare precisamente la relazione antero-posteriore esistente tra mascellare superiore e inferiore (in rapporto con la base del cranio) e classificare i pazienti in una determinata classe (I, II o III classe).
- La I classe
La prima classe scheletrica comprende i pazienti in cui esiste una relazione armonica anteroposteriore dei mascellari.
- La II classe
Nella seconda classe scheletrica rientrano i soggetti in cui si verifica una protrusione della mascella superiore o una retrusione di quella inferiore, oppure entrambe le situazioni (in altre parole l’arcata superiore sovrasta quella inferiore).
- La III classe
La terza classe scheletrica comprende i pazienti in cui si verifica una protrusione mandibolare o una retrusione del mascellare superiore oppure entrambe la situazioni (i soggetti in terza classe hanno un mento importante ed una mandibola che tende a “coprire” la mascella)
Oltre alle 3 classi scheletriche esiste un’altra classificazione dell’occlusione dentale, che prende come parametro di riferimento la dimensione verticale: tale classificazione si divide in open bite, deep bite e cross-bite.
- Open bite (o morso aperto): in questo caso il soggetto mostra uno spazio eccessivo tra i denti anteriori (da canino a canino) superiori ed inferiori
- Deep bite (o morso coperto/profondo): in tal caso nel paziente si noterà che gli incisivi dell’arcata superiore copriranno quasi totalmente quelli dell’arcata inferiore
- Cross bite (morso incrociato): alcuni elementi dell’arcata inferiore coprono i denti dell’arcata superiore (in altre parole l’arcata superiore non riesce a “scavalcare” quella inferiore, come invece dovrebbe accadere in condizioni normali).
In base all’occlusione dentale ed alla classe scheletrica di appartenenza si avranno diversi disequilibri posturali.
Eziologia delle malocclusioni dentali.
Risulta ormai chiaro quanto una malocclusione dentale possa influenzare la postura, il tono muscolare di un atleta e il sua equilibrio muscolo-scheletrico. Ma qual è l’origine di tali malocclusioni?
- Ereditaria/genetica
- Abitudini scorrette (suzione del dito nell’infanzia, deglutizione atipica, scorretto posizionamento della lingua a riposo)
- Disturbi respiratori (respirazione adenoidea, ostruzione delle vie aeree)
- Traumi o incidenti che causano uno spostamento degli elementi dentali
- Perdita precoce di elementi dentali (sia in caso di denti da latte, sia definitivi: perdendo un elemento dentale si innesca una migrazione degli altri denti i quali risulteranno posizionati in modo disallineato e scorretto)
- Bruxismo
- Affollamento dentale (spesso legato alla presenza dei denti del giudizio o per mancato spazio in arcata per tutti gli elementi dentali)
Patologie orali e sport.
Diversi disturbi che interessano bocca e cavo orale possono avere risvolti importanti sulla salute di un soggetto. Nel caso in cui tale soggetto sia uno sportivo (a causa del continuo stress muscolo-scheletrico a cui è sottoposto) tali disturbi potranno avere ripercussioni ancora maggiori.
Tra questi ricordiamo:
– Aumento del rischio di infortuni,
– Disturbi posturali,
– Riduzione della forza e dei riflessi
– Alterazioni dell’equilibrio e scompensi posturali
– Mal di schiena
– Tendiniti
– Scarse prestazioni fisiologiche.
Risulta chiaro come un’errata masticazione o deglutizione, la presenza di infezioni orali, una malocclusione siano in grado di causare problemi di carattere articolare e muscolare. Attraverso una corretta diagnosi (comprendente l’esclusione di altre cause mediche) e trattando i disturbi del cavo orale si potrà sicuramente notare un miglioramento significativo di problemi posturali, mal di testa, tendiniti e sul benessere delle articolazioni ed ossa. La presenza di un’infezione/infiammazione orale potrebbe irradiarsi nel nostro organismo, provocando di conseguenza altre affezioni come ad esempio tendiniti legate alla presenza di batteri. Eliminare a monte il problema ridurrà il rischio di irradiazione di focolai batterici nel nostro corpo.
In base a quanto detto si comprende quanto sia importante effettuare uno screening completo e sistematico degli atleti al fine di verificare che nessuna patologia orale possa influire sulle loro prestazioni.
Bite e bioattivatori: preziosi strumenti terapeutici posturali.
Molto spesso avrete sentito parlare di bite o placca di svincolo…tale apparecchio mobile in resina viene utilizzato per risolvere problemi gnatologici. Esso viene posizionato in una delle arcate dentarie (superiore o inferiore in base alle esigenze del singolo caso) ed è estremamente utile per i soggetti che digrignano i denti durante il sonno o serrano involontariamente la mandibola con una forza importante (ad esempio a causa dello stress). Oltre a proteggere i denti da una continua pressione e conseguente rischio di usura/ frattura, il bite consentirà un riequilibrio della posizione mandibolare, compensando eventuali pre-contatti responsabili di movimenti scorretti della mandibola durante la deglutizione. L’utilizzo di un bite, oltre a dare benefici gnatologici, influenzerà la postura del soggetto. Stessa cosa vale per l’utilizzo di plantari ortopedici: anche questi strumenti avranno in primis un effetto sulle patologie che interessano il piede (come ad esempio in caso di “piedi piatti”) ma anche sull’occlusione dentale.
Moltissimi sportivi, in un momento di concentrazione e tensione durante una gara o in un allenamento molto intenso, avranno la tendenza a stringere i denti per scaricare lo stress accumulato. Nel caso in cui vi sia una malocclusione o un disallineamento dentale potrebbe risultare compromessa la performance atletica: influenzando la postura potrebbe verificarsi un rendimento inferiore dello sportivo. Uno squilibrio, una posizione errata potrebbero ridurre notevolmente la forza muscolare e la potenzialità fisica di un atleta esponendolo ad un maggiore rischio di traumi ed infortuni (una malocclusione, infatti, risulta in grado di interferire con l’appoggio dei piedi a terra: ad esempio, durante la corsa, appoggiare scorrettamente il piede faciliterà una possibile distorsione o addirittura una frattura).
Un’occlusione corretta ed equilibrata sarà sinonimo di massima potenza ed influenzerà la postura di un soggetto, al riguardo i fisioterapisti parlano infatti di “catene muscolari” per indicare l’influenza esistente tra un muscolo e l’altro i quali per funzionare correttamente nella totalità dovranno funzionare correttamente singolarmente (è un po’ come sbagliare ad abbottonare il primo bottone di una camicia: tutti gli altri di conseguenza saranno storti!).
Al riguardo sono stati effettuati diversi studi su alcuni sportivi (nello specifico su giocatori di rugby): i disturbi di una scorretta occlusione influenzano la forza dei loro quadricipiti del 50%!
Oltre all’utilizzo del bite, potrà rilevarsi estremamente utile intraprendere un percorso ortodontico con una particolare apparecchio: BIO-ATTIVATORI A.M.C.O.P. (Armonizzatori Multifunzionali Cranio-Occluso- Posturali).
Col termine bio-attivatore, viene identificato uno specifico dispositivo all’avanguardia nell’ambito dell’ortodonzia moderna. Le caratteristiche principali di questo tipo di apparecchio ortodontico sono l’armonizzazione (verrà posta in essere un’azione rimodellante delle strutture dento-cranio-facciali: sbloccando l’occlusione, equilibrando le ATM e correggendo le linee mediane) e l’approccio multifunzionale (il dispositivo risulterà idoneo per la risoluzione di molteplici problematiche disfunzionali del paziente: corregge le abitudini viziate, migliorando la deglutizione e la respirazione ed eliminando le interferenze della lingua sui denti). Attraverso tale terapia biologica (ossia non invasiva) si riuscirà ad ottenere la realizzazione dell’equilibrio tra forma e funzione, raggiungendo un’estetica eccellente oltreché una funzionalità corretta sotto vari aspetti.
I dispositivi A.M.C.O.P. saranno in grado di agire simultaneamente su denti, muscoli e postura. Tale apparecchio, infatti, svolge un’azione funzionale, ortopedica-osteopatica e ricondiziona il sistema neuro-muscolare. Anche per gli sportivi la terapia con il bio-attivatore risulterà estremamente utile in quanto anche nel momento in cui la crescita e lo sviluppo facciale sono praticamente ultimati si può, attraverso l’educazione funzionale, modificare la forma ed intervenire sulla occlusione per correggerla e risolvere i danni posturali e risolvendo problematiche muscolo-tensive.
Le malocclusioni diagnosticate hanno un impatto conclamato a livello di altri distretti corporei, dando origine ad uno disequilibrio posturale generale! Per questo un approccio multidisciplinare sfrutterà tali correlazioni per correggere a 360 gradi i disturbi del paziente, favorendo una corretta postura e intervenire sui problemi di occlusione dentale.
Misurazione dei parametri occlusali: Elettromiografia Teethan.
Effettuare un esame elettromiografico sarà fondamentale per arrivare ad un corretto e perfetto equilibrio della muscolatura attraverso l’utilizzo di un bite (o placca di svincolo).
Teethan risulta essere un importante strumento in grado di rilevare scientificamente i parametri dell’occlusione dentale, in modo semplice, rapido e non invasivo per il paziente.
Attraverso tale strumento innovativo sarà possibile effettuare l’analisi funzionale dell’occlusione dentale e la successiva valutazione dell’attività dei muscoli masticatori principali (ossia i temporali anteriori e i masseteri).
Tutti gli studi svolti e l’esperienza scientifica confermano e dimostrano l’elevata affidabilità di tale protocollo di valutazione occlusale, anche grazie alla possibile ripetibilità del suddetto esame.
L’esame di Teethan valuta l’attività muscolare in massima intercuspidazione (ossia nel momento in cui si ha il maggior numero di contatti fra i denti attraverso due step:
- Viene effettuato il test detto calibrazione, utilizzando dei rollini di cotone tra le arcate dentarie e serrando i denti.
- La seconda prova non prevede l’utilizzo di rollini di cotone, ma analizza la massima intercuspidazione durante l’occlusione naturale, nuovamente serrando i denti per alcuni secondi.
Ogni prova dura circa 5 secondi, ed una volta effettuate entrambe sarà possibile stabilire una vera e propria analisi dell’occlusione.
Il report che verrà generato conterrà diversi indici valutativi: consentirà di valutare l’attività complessiva dei muscoli temporali e masseteri, metterà a confronto l’attività muscolare dei suddetti, verrà analizzata l’intensità dell’attività muscolare e permetterà il confronto questa volta prenderà in considerazione i muscoli del lato destro rispetto a quelli del lato sinistro indicando un’eventuale asimmetria tra i due.
Influenza reciproca…
Da quanto detto risulta chiaro quanto un problema orale (malocclusione, infezione, disallineamento) sia spesso all’origine di un problema posturale e che sia anche in grado di influenzare il sistema immunitario. Allo stesso modo è chiaro quanto un problema posturale possa provocare un problema dentale. Per questo la stretta collaborazione ed un piano di trattamento studiato da odontoiatra e fisioterapista/ posturologo sarà la chiave vincente per risolvere a monte il problema del soggetto.
L’odontoiatria moderna è consapevole dell’importanza della salute orale, ma è ancor più consapevole di quanto questa non possa prescindere dall’approccio multidisciplinare e specialistico di vari professionisti per garantire al soggetto uno stato di salute a 360°!