Gentili pazienti rieccoci.
Nell’articolo di questa settimana scopriremo un particolare apparecchio ortodontico: il bioattivatore.
Negli ultimi anni, l’odontoiatria ha visto emergere nuove tecnologie ed approcci terapeutici che mirano a migliorare non solo l’efficacia dei trattamenti, ma anche il comfort e la soddisfazione del paziente. Tra queste innovazioni, i bioattivatori odontoiatrici rappresentano una delle più promettenti.
Cosa sono i bioattivatori?
I bioattivatori odontoiatrici sono dispositivi ortodontici progettati per stimolare la crescita, il corretto allineamento dei denti e lo sviluppo armonico delle strutture ossee facciali. A differenza degli apparecchi tradizionali, orientate principalmente sul movimento dei denti, i bioattivatori lavorano in modo più olistico, intervenendo anche sulla muscolatura orale e sulle funzioni fisiologiche.
In che modo funzionano?
Questi dispositivi sfruttano i principi della biologia e della meccanica per favorire un corretto sviluppo dentale. I bioattivatori vengono realizzati su misura per ogni paziente e vengono indossati durante la notte o per alcune ore al giorno. La loro struttura è tale da guidare la lingua ed i muscoli facciali verso una posizione ideale, stimolando un corretto sviluppo delle ossa mascellari e mandibolari.
Il meccanismo di azione dei bioattivatori si basa su tre principali funzioni:
1. Stimolazione muscolare. Essi esercitano una leggera pressione sui muscoli orali, inducendo un’azione di rimodellamento e rafforzamento.
2. Correzione della posizione della lingua. Molti problemi ortodontici sono causati da una posizione errata della lingua (come ad esempio avviene in caso di deglutizione atipica). Questi dispositivi aiutano a posizionare correttamente la lingua, migliorando la deglutizione ed anche la respirazione.
3. Guida della crescita e dello sviluppo osseo. Attraverso una pressione costante e delicata, i bioattivatori influenzano la crescita delle ossa facciali, promuovendo un allineamento armonico.
Vantaggi dei bioattivatori.
L’uso dei bioattivatori odontoiatrici offre numerosi vantaggi, tra questi ricordiamo:
– Minima invasività: a differenza di molti apparecchi ortodontici fissi, i bioattivatori sono rimovibili e non richiedono interventi invasivi.
– Maggior comfort per il paziente. Essendo indossati principalmente durante la notte, riducono al minimo il disagio e le interferenze con le attività quotidiane.
– Approccio naturale. Favoriscono una correzione naturale e graduale dei problemi ortodontici, senza forzare movimenti drastici e rispettando il fisiologico sviluppo.
– Riduzione dei tempi. In molti casi, l’uso di bioattivatori può ridurre significativamente la durata complessiva del trattamento ortodontico, anche per quanto riguarda un’eventuale fase di rifinitura ortodontica successiva.
Applicazioni cliniche-terapeutiche.
I bioattivatori sono particolarmente indicati per:
– Correzione di malocclusioni. Possono correggere vari tipi di malocclusioni, sia nei bambini (raggiungendo i risultati previsti in tempi brevi), sia negli adulti.
– Problemi che riguardano la crescita ossea. Ideali per intervenire precocemente su eventuali disallineamenti dovuti ad uno sviluppo osseo non corretto.
– Disturbi funzionali. I bioattivatori si prestano per favorire la risoluzione di problemi legati alla deglutizione, alla respirazione ed alla posizione della lingua.
Ed ora una rapida analisi delle differenze tra l’ortodonzia tradizionale e quella in cui si utilizzano i bioattivatori.
Prima differenza tra le due attiene al principio di funzionamento. L’ortodonzia “tradizionale” utilizza apparecchi fissi (composti da brackets e fili metallici) per spostare i denti nelle posizioni desiderate attraverso una forza meccanica diretta. Questo metodo si basa su un controllo preciso e continuo del movimento dentale. Nel caso dei bioattivatori, invece, viene effettuata una stimolazione muscolare e fisiologica, promuovendo una crescita naturale ed il corretto allineamento delle strutture ossee facciali. Essi guidano la lingua e la muscolatura orale verso una posizione ideale, influenzando così il corretto sviluppo delle ossa mascellari e mandibolari. In altre parole, adottano un approccio a 360 gradi, intervenendo non solo sui denti, ma anche sulla muscolatura orale, sulla posizione della lingua e sulla crescita ossea facciale.
Ulteriore differenza riguarda il tipo di dispositivo utilizzato. Gli apparecchi tradizionali comprendono: brackets, fili metallici, bande oppure apparecchi mobili come aligner trasparenti. I bioattivatori, sono dispositivi rimovibili, creati con un apposito materiale (di origine plastico) termoattivabile, con funzioni ortodontiche ed ortopediche nello stesso momento.
Gli apparecchi fissi possono causare disagio, irritazioni orali e, essendo visibili, influenzano l’estetica del sorriso. I bioattivatori, sotto questo aspetto, risultano generalmente più confortevoli poiché indossati principalmente durante notte. Essendo rimovibili, non interferiscono con le attività quotidiane e non sono visibili durante il giorno.
Un’altra differenza è sulle tempistiche del trattamento. Certamente la durata del trattamento varia a seconda della complessità del caso concreto, ma l’utilizzo dei bioattivatori può ridurre significativamente la durata complessiva del trattamento, soprattutto nei pazienti in crescita, poiché lavorano in modo parallelo al processo di sviluppo.
Un ultimo vantaggio legato ai bioattivatori è il fatto che rendano più semplice l’igiene orale. Potendoli rimuovere sarà possibile svolgere le quotidiane manovre d’igiene orale senza difficoltà alcuna.
Conclusioni.
I bioattivatori odontoiatrici rappresentano una delle soluzioni più innovative e promettenti nel campo dell’ortodonzia moderna. Grazie alla loro capacità di stimolare un corretto sviluppo dentale e facciale, attraverso un approccio naturale e non invasivo, stanno guadagnando sempre più popolarità.
L’ortodonzia tradizionale ed i bioattivatori rappresentano due approcci distinti nel trattamento ortodontico, ciascuno con i propri vantaggi e caratteristiche. La scelta tra i due dipende dalle specifiche esigenze del paziente, dall’età, dal tipo di problema ortodontico e dalle preferenze personali riguardo al comfort e all’estetica. Consultare il proprio ortodontista di fiducia sarà essenziale per determinare il percorso di trattamento più appropriato per ottenere i migliori risultati.