Gentili pazienti bentrovati!
Questa settimana scopriremo in che modo possiamo ritrovare un sorriso sano e luminoso, con trattamenti all’avanguardia ed indolori, in caso di denti ingialliti, macchiati o poco brillanti. Lo sbiancamento dentale professionale è la soluzione ideale per ripristinare il colore naturale e la luminosità dei tuoi denti.
Vediamo cos’è lo sbiancamento dentale.
Per sbiancamento dentale professionale si intende un trattamento odontoiatrico, di natura estetica, volto a ripristinare il colore naturale dei denti, alterato da diversi fattori (età, alimentazione, abitudini, ecc.). Tale colore può essere alterato per cause intrinseche ed estrinseche.
Lo sbiancamento dei denti viene effettuato da odontoiatri ed igienisti dentali specializzati, i quali, attraverso l’utilizzo di strumenti e prodotti appositi (a base di perossido di idrogeno), procederanno con la rimozione dei pigmenti sedimentati sullo strato di smalto dentale, responsabili della colorazione alterata degli elementi dentali.
Attenzione a non confondere la pulizia dei denti con lo sbiancamento.
La seduta d’igiene orale professionale non va assolutamente confusa con lo sbiancamento dentale effettuato dall’igienista con appositi strumenti (lo sbiancamento rappresenta l’unico mezzo disponibile per eliminare completamente i pigmenti colorati/macchie intrinseche dalle superfici dentali).
Risulta invece fondamentale, prima di procedere con lo sbiancamento dentale, sottoporsi ad una seduta d’igiene orale professionale per far sì che non vi siano depositi di placca e tartaro e biofilm e per far sì che macchioline superficiali (estrinseche e leggere)vengano immediatamente rimosse, in quanto potrebbero alterare il naturale colore dei nostri denti.
Attenzione ai rimedi fai da te….
Quando si parla di salute è bene affidarsi ad esperti e professionisti del settore.
Diffidate quindi dai rimedi fai da te o dai prodotti a basso costo disponibili in commercio in quanto potrebbero danneggiare i vostri denti e compromettere la vostra salute orale.
Tra i prodotti in commercio ci riferiamo a dentifrici abrasivi (l’utilizzo eccessivo o improprio di tali prodotti può logorare lo smalto dentale), strisce o penne sbiancanti (trattamenti che presentano una scarsa efficacia), kit per sbiancare i denti a casa, ecc.
Tutti questi metodi sono sconsigliati dagli odontoiatri ed igienisti dentali.
Tali rimedi agiscono infatti solo temporaneamente sulla superficie esterna degli elementi dentali, senza essere in grado di rimuovere correttamente ed in profondità i pigmenti che causano le macchie dentali ed ingialliscono il sorriso.
In più, se utilizzati in modo inadeguato, possono comportare danni permanenti alla superficie dentale.
L’utilizzo scorretto o l’abuso del perossido d’idrogeno potrebbe avere effetti negativi sulla superficie dentale, compromettendo l’integrità dello smalto e addirittura della dentina.
A conferma di quanto detto citiamo una direttiva europea (nello specifico la direttiva del Consiglio UE 2011/84/UE di settembre 2011) la quale ha limitato l’utilizzo di prodotti sbiancanti o decoloranti contenenti perossido d’idrogeno. Secondo tale norma solamente odontoiatri ed igienisti dentali possono utilizzare prodotti che rilasciano più del 0,1% di perossido di idrogeno.
Gli unici prodotti vendibili a livello farmaceutico, e quindi utilizzabili non da professionisti, sono quelli che contengono e rilasciano concentrazioni al di sotto dello 0,1% di perossido di idrogeno.
Tra l’altro, a livello medico-scientifico, l’efficacia di tali prodotti sbiancanti (con concentrazioni di perossido di idrogeno inferiori allo 0,1%) non è stata dimostrata. Quest’ultimo rappresenta un motivo in più per evitare l’uso di tali rimedi fai da te.
Ricordiamo infine i “rimedi della nonna”, tra questi abbiamo lo sfregamento di foglie di salvia, la buccia di limone o la polpa di fragola. Anche tali interventi, da molti considerati innocui essendo naturali, presentano invece dei rischi legati al loro livello di acidità ed al potere abrasivo: per questo motivo è bene evitarli.
Scopriamo insieme le principali cause che macchiano i denti.
L’alterazione del colore dei denti e la comparsa di pigmenti o macchie sullo smalto dentale è principalmente legata alle abitudini personali quotidiane ed allo stile di vita.
Con il trascorrere degli anni, infatti, i nostri denti assorbono pigmenti di colore da varie fonti.
Suddividiamo in due gruppi le macchie che possono interessare gli elementi dentali:
- Intrinseche. Tra queste rientrano quelle legate all’assunzione di farmaci (tipico esempio è la tetraciclina contenuta in alcuni antibiotici). Tali tipi di pigmenti sono estremamente difficili da rimuovere, solo attraverso lo sbiancamento dentale professionale sarà possibile (non certo) riuscire a rimuovere la discromia.
- Estrinseche. Tra queste rientrano: macchie da fumo (catrame e nicotina),discromie legate all’alimentazione e bevande assunte, collutori utilizzati.
I pigmenti di colore che derivano dalle fonti elencate, nel tempo, si sedimentano nei tessuti duri dentali (smalto e dentina), alterando la naturale colorazione dei denti e causandone il progressivo ingiallimento e/o inscurimento.
Denti bianchi e sani rappresentano, ad oggi, una delle caratteristiche estetiche più ambite e ricercate, in quanto contribuiscono a rendere un sorriso…“un bel sorriso”.
Inoltre l’aspetto estetico dei nostri denti viene associato ad un buono stato di salute generale, oltre ad aumentare l’autostima e la sicurezza di un soggetto.
Vediamo nel dettaglio il trattamento di sbiancamento dentale professionale.
Prima di poter procedere con tale trattamento estetico sarà necessario un incontro con odontoiatra ed igienista di fiducia, i quali, dopo aver fatto una corretta diagnosi sapranno consigliarci se procedere o meno con tale terapia.
La possibilità di effettuare sbiancamento infatti, è subordinata a diversi fattori:
- Età del paziente (non è consigliato nei soggetti giovanissimi, al di sotto dei 18 anni)
- Gravidanza e allattamento (lo sbiancamento dentale è da evitare durante la gravidanza e l’allattamento)
- Assenza di carie/ decalcificazioni e di altre patologie del cavo orale
- Assenza di sensibilità e recessioni gengivali.
Prima di procedere con tale trattamento estetico sarà importante accertarsi della salute orale del paziente e, ove questa fosse compromessa, procedere prima con la sua cura.
Prima di procedere con un trattamento sbiancante, sarà necessaria una seduta d’igiene orale professionale, in quanto un accumulo di placca e tartaro non renderebbe efficace il trattamento di sbiancamento dentale.
Si ricorda inoltre che quest’ultimo non ha nessuna efficacia su protesi (corone o ponti, faccette estetiche) ed otturazioni presenti, quindi durante la diagnosi del caso potrebbe essere un motivo per sconsigliarne la pratica.
Una volta accertato il buono stato di salute orale e l’assenza di motivi che non rendano possibile intraprendere tale percorso si potrà procedere con lo sbiancamento dentale.
Attualmente esistono diversi tipi di sbiancamento, vediamo i principali.
Sbiancamento di denti non vitali/devitalizzati o WALKING BLEACH.
Per quanto riguarda lo sbiancamento dei denti devitalizzati, la procedura prevede l’utilizzo di perossido d’idrogeno direttamente all’interno del canale del dente che si intende sbiancare. Fase successiva sarà un’otturazione provvisoria del dente e l’attesa di qualche giorno per vedere la tonalità di colore raggiunta. Dopo 2/3 giorni il paziente dovrà nuovamente recarsi dal proprio odontoiatra il quale valuterà, in base al livello di sbiancamento raggiunto, se sarà necessario effettuare o meno una successiva applicazione di sbiancamento canalare.
Sbiancamenti post-igiene.
Tali sbiancamenti risultano utilissimi in presenza di pazienti affetti da ipersensibilità dentale, in quanto risultano essere delicati ed adatti a tutti!
Tra questi ricordiamo due tipi di sbiancamento:
CLICK: è un tipo di trattamento sbiancante adatto ai pazienti che cercano una soluzione pratica e veloce per ottenere un sorriso ancora più bianco dopo la pulizia dei denti. E’ un processo molto rapido ( ti bastano 10 minuti) ed il risultato sarà visibile immediatamente e ad un costo limitato! CLICK risulta ideale per i pazienti che intendono avvicinarsi allo sbiancamento dentale ma che temono un’eccessiva sensibilità in quanto risulta assolutamente delicato e neutro.
TOUCH: si tratta di uno sbiancamento delicato ed efficace. E’ un trattamento che viene effettuato in studio, sotto il controllo del professionista dentale e che utilizza bassissime percentuali di perossido. A seguito di tale trattamento otterrai un sorriso più bianco e luminoso e può essere ripetuto con maggiore frequenza!
Sbiancamento dentale professionale alla poltrona con mantenimento domiciliare.
Questo tipo di sbiancamento dentale risulta il più completo e duraturo possibile e consiste nell’applicazione sulle superfici dentali di un prodotto sbiancante in gel a base di perossido di idrogeno e perossido di carbammide.
Una volta applicato verra utilizzata a una fonte luminosa LED (foto attivante) che arriverà il prodotto rilasciando radicali liberi in grado di penetrare nella struttura del dente, liberando ossigeno. Le molecole di ossigeno, assorbite da smalto e dentina, inizieranno a disgregare le particelle che formano i pigmenti e le macchie presenti e responsabili dell’alterazione cromatica dei denti.
Tale trattamento prevede una seduta presso lo studio odontoiatrico e viene associato al all’utilizzo domestico di mascherine dentali in cui verrà applicato un gel (contenente una minore quantità di perossido di idrogeno) contente lo stesso principio sbiancante utilizzato in studio.
Col passare dei giorni il colore degli elementi dentali subirà variazioni progressive, fino a raggiungere la tonalità di bianco desiderata.
Lo sbiancamento dentale fa male ai denti?
Questa è la domanda maggiormente diffusa quando si parla di sbiancamento dentale.
La risposta è no. Ma spieghiamoci meglio…
Lo sbiancamento dentale professionale rappresenta un trattamento odontoiatrico indolore che non compromette in alcun modo la salute dello smalto e della dentina.
Affidarsi ad un professionista è importante per far sì che tale procedura non causi danni irreversibili agli elementi dentali, compromettendo la salute del cavo orale.
Le varie innovazioni sul tema hanno fatto si che lo sbiancamento dentale non rovini i nostri denti.
Un esempio è il fatto che la luce LED utilizzata per attivare il gel non sviluppi un elevato grado di calore, tutto ciò eviterà il rischio della disidratazione dei denti e la conseguente insorgenza di sensibilità dentale permanente.
Tutto ciò non esclude che, in limitati casi, subito dopo il trattamento sbiancante il paziente potrebbe avvertire una leggera sensibilità dentale. Non preoccupatevi, è una sensazione temporanea, che svanirà nel giro di qualche giorno!
Durata e mantenimento dei risultati ottenuti con lo sbiancamento dentale.
In generale lo sbiancamento dentale risulta efficace nella maggior parte dei casi (ad eccezione dei casi elencati, cioè se si è in presenza di protesi od otturazioni, su cui non sarà possibile agire), e per apprezzarne il risultato bisogna sempre tenere a mente il colore di partenza rispetto alla tonalità di arrivò.
Esistono poi alcune pratiche ed accortezze da porre in essere dopo il trattamento sbiancante, tra queste ricordiamo:
- prestare attenzione all’igiene orale domiciliare (attendere mezz’ora della fine dei pasti prima di procedere con il lavaggio dei denti),
- evitare l’assunzione di cibo e bevande che possano macchiare i denti( caffè, The, vino rosso, sugo, liquirizia, mirtilli, aceto, soia, ecc.)
- non fumare.
La durata nel tempo dello sbiancamento sarà legata alle abitudini personali del paziente: un soggetto fumatore o che beve molti caffè sarà esposto ad una durata inferiore e ad un ingiallimento più rapido delle superfici dentali.
Indicativamente il trattamento durerà minimo un anno (seguendo gli accorgimenti elencati) ed il tono di colore non tornerà ad essere come prima del trattamento sbiancante.