AFFOLLAMENTO DENTALE

Gentili pazienti bentrovati!

Spesso sentiamo parlare di affollamento dentale, ma che cosa significa essere in questa condizione?

Col termine “affollamento dentale” si intende quella situazione in cui i denti del paziente risultano disallineati. Nello specifico può dirsi che risultino in posizioni anomale, storti e, in moltissimi casi, sovrapposti ed accavallati tra loro.

Come si verifica questa situazione?

L’affollamento dentale risulta legato a diversi fattori (ossa mascellari troppo minute, arcate dentali troppo strette, ecc.) i quali impediscono il corretto posizionamento dei denti durante la crescita, dando luogo a malocclusioni con ripercussioni sia dal punto di vista estetico sia funzionale. Tale patologia è molto comune ed è stata centro di studi per trovare le soluzioni migliori per risolverla.

Misurare tutti i diametri dei denti e confrontarli col diametro totale dell’osso mascellare, in base alla mancanza di millimetri si valuterà la gravità dell’affollamento dentale, rispetto quella specifica arcata.

Attraverso un’accurata visita e tramite una radiografia panoramica, il tuo odontoiatra di fiducia valuterà il grado di affollamento dentale, offrendoti la soluzione migliore per la tua specifica situazione.

 

Vediamo ora le principali cause che danno origine all’affollamento dentale.

La genesi di tale condizione può derivare da diversi fattori, tra cui ricordiamo:

 

  • Dimensione dei denti. In taluni casi può sussistere una discrepanza tra la grandezza dell’elemento dentale e lo spazio che può ospitarlo. In altre parole, alcuni denti possono essere più grandi rispetto ad altri o rispetto alle ossa mascellari che dovrebbero contenerli e, di conseguenza, occupare degli spazi destinati ad altri denti. In tali casi la sovrapposizione è legata al fatto che il dente, non avendo sufficiente spazio, cresce dove possibile, occupando lo spazio osseo appartenente ad un altro elemento dentale.
  • Presenza di una mascella e/o una mandibola troppo piccola
  • Palato stretto (o ogivale)
  • Presenza di denti sovrannumerali decidui e/o definitivi (può capitare che in alcuni casi un bambino nasca con un dentino o più dentini  in eccesso)
  • Perdita precoce dei denti da latte (quando questi cadono, gli altri elementi cercano di occupare lo spazio vuoto presente in quel momento creando così uno scompenso per la crescita dei denti permanenti)
  • Abitudini errate (tipico esempio è la deglutizione atipica e l’uso prolungato del ciuccio)
  • Assenza o perdita di alcuni elementi dentali (tale situazione crea degli spazi vuoti che portano gli altri denti a muoversi e migrare in posizioni differenti da quella naturale)
  • Pressione eccessiva della lingua o delle guance (se queste esercitano a livello muscolare una pressione eccessiva, risultano essere in grado di modificare le strutture interne del cavo orale, riducendo lo spazio a disposizione per la regolare crescita dei denti).

Da tale elenco risulta chiaro come esistano diverse cause che danno origine all’affollamento dentale. Alcune di queste sono genetiche o ereditarie (come ad esempio la dimensione dei denti o delle ossa mascellari), altre invece sono legate ad altri fattori (come ad esempio le cattive abitudini, prima tra tutte la suzione prolungata nel tempo del dito o del ciuccio).

In questi ultimi casi, le scorrette abitudini, faranno emergere in tenera età una situazione di affollamento dentale, causando anche delle modifiche al palato del bambino compromettendone il corretto sviluppo e crescita.

In quest’ultima situazione sarà fondamentale agire tempestivamente per eliminare queste scorrette abitudini e risolvere in modo più semplice (visto che le strutture ossee sono ancora in fase di crescita e quindi facilmente modificabili) la situazione.

 

Quali sono le principali conseguenze dell’affollamento dentale?

 

L’affollamento dentale rientra tra le patologie che riguardano la posizione degli elementi dentali all’interno delle arcate, definite malocclusioni.

Ricordiamo che con il termine “malocclusione” ci si riferisce ad una situazione in cui viene meno il normale allineamento tra l’arcata dentaria superiore e l’arcata dentaria inferiore con problematiche legate alla masticazione, deglutizione, fonetica ed estetica.

I denti disallineati e/o sovrapposti, infatti, ostacolano la corretta chiusura della bocca con la conseguente difficoltà a serrare correttamente il morso.

 

Tra le principali conseguenze dell’affollamento dentale ricordiamo:

 

  • bruxismo: con tale termine  ci si riferisce all’abitudine di digrignare i denti o a serrarli (soprattutto dormendo) con il conseguente rischio di causare l’usura dello smalto dentale e dolore ai muscoli masticatori.
  • difficoltà a gestire una scrupolosa igiene orale. In questa situazione, infatti, è molto probabile che residui di cibo e placca batterica si insinuino negli spazi interdentali con più facilità. In più, la posizione dei denti, rende molto più complesse le manovre d’igiene orale, in quanto non sempre lo spazzolino riesce a raggiungere ogni spazio interdentale. Uniche armi a disposizione saranno filo interdentale e scovolino per raggiungere anche gli spazi più nascosti ed eliminare i depositi presenti.
  • Proprio a causa delle difficoltà delle manovre igieniche quotidiane, il soggetto sarà maggiormente esposto all’insorgenza di lesioni cariose, decalcificazioni, gengiviti (che se non curate daranno origine alla malattia parodontale) e recessioni gengivali.

 

Rimedi odontoiatrici per risolvere il problema dell’affollamento dentale.

Ad oggi, esistono nel mondo odontoiatrico, diverse soluzioni per gestire e risolvere il problema dei “denti affollati”.

La disciplina specifica dell’odontoiatria che si occupa dei problemi dell’occlusione dentale (e quindi anche dell’affollamento dentale) è l’ortodonzia.

Il vostro odontoiatra di fiducia saprà indicarvi, a seguito di una scrupolosa diagnosi, quale terapia e percorso intraprendere per risolvere il problema (sia curando eventuali patologie insorte a causa dell’affollamento, sia per allineare i denti) facendovi tornare a sorridere.

Il percorso ortodontico risulta essere la principale soluzione al problema dell’affollamento. Esistono diversi tipi di apparecchi ortodontici, in base al caso concreto l’ortodontista vi indicherà (valutando le varie necessità funzionali) quale sia il più adatto al vostro caso.

 

Le alternative possono essere:

  • apparecchio fisso. Esso è formato da piccole placchette metalliche (chiamate brackets) applicate sui denti, all’interno delle quali viene posizionato un filo metallico (il quale, attraverso la giusta pressione sulle placchette, consentirà lo spostamento graduale degli elementi dentali nella corretta posizione)
  • apparecchio mobile e Bioattivatori (soprattutto in fase di crescita). Particolarità di tale apparecchio è la possibilità di metterlo e toglierlo in qualsiasi momento. Per far sì che tale terapia funzioni, la collaborazione del paziente deve essere massima. Il suo utilizzo sarà fondamentale per risolvere i difetti che attengono alla struttura ossea e muscolare di mandibola e mascella, regolarizzando l’occlusione ed il morso.
  • Allineatori trasparenti. Gli apparecchi di ultimissima generazione sono gli allineatori invisibili. Essi rappresentano una vera e propria rivoluzione nel mondo dell’ortodonzia, offrendosi come una validissima ed efficace alternativa al tradizionale apparecchio fisso. Essi sono degli allineatori (o mascherine) realizzati con un materiale termoplastico resistente (simile alla resina) trasparenti. Una volta indossati risulteranno praticamente “invisibili” e sarà molto difficile notarli ed accorgersi che una persona li indossi. Oltre ad essere ideali per correggere una malocclusione/ affollamento nel soggetto adulto risulteranno discreti e utilizzabili durante la quotidianità. Essendo mascherine rimovibili consentiranno al soggetto che le utilizza di rimuoverle per procedere al corretto lavaggio e pulizia dei denti, rendendo estremamente semplici le manovre d’igiene orale quotidiana.
  • In molti casi di affollamento dentale, per poter ottenere un allineamento corretto, sarà opportuno ricorrere ad una particolare tecnica detta: stripping dentale. Esso consiste in una leggera “limatura” dello smalto dentale effettuata dall’odontoiatra con l’utilizzo di uno specifico manipolo. Attraverso tale tecnica sarà possibile guadagnare spazio tra gli elementi dentali (riducendo la larghezza dai denti da 0,1 mm a 0,5mm) senza danneggiarli o comprometterne lo stato di salute e facilitando l’allineamento degli elementi dentali nelle arcate.

 

  • In casi limitati, che attengono soprattutto alla presenza di denti sovrannumerari, l’odontoiatra potrà optare per l’estrazione di alcuni elementi dentali. In questo caso sarà possibile ricreare il giusto spazio per riposizionare in modo corretto (attraverso un trattamento ortodontico) gli elementi dentali.

 

Ricordiamo che in caso di terapia ortodontica (sia essa fissa, mobile o con allineatori trasparenti) i risultati raggiunti andranno mantenuti e l’unico modo per farlo è la contenzione.

La contenzione è un apparecchio realizzato al termine della terapia ortodontica che dovrà essere utilizzato tutte le notti per mantenere i risultati ottenuti.

Nel caso in cui non venisse utilizzato si correrebbe il rischio della recidiva. In altre parole, è come se i nostri denti avessero una “memoria” e col passare del tempo (finita la terapia volta ad addrizzarli ed allinearli) la loro tendenza fosse quella di tornare nella posizione precedente. Per scongiurare tale pericolo, perdere i risultati raggiunti o dover ricominciare un percorso ortodontico utilizzare la contenzione sarà fondamentale.

 

Igiene orale ed affollamento dentale.

Come accennavo, è bene tenere a mente che gestire al meglio l’igiene orale sarà importantissimo, soprattutto in caso di affollamento dentale, per evitare tutte le problematiche ad esso connesse.

Fortunatamente si hanno a disposizione dispositivi semplici da utilizzare ma efficaci, vediamo quali e come utilizzarli.

Spazzolino. Senza il suo utilizzo non è possibile procedere con le manovre d’igiene orale quotidiana, ma non è l’unico a dover essere utilizzato.

Soprattutto in caso di affollamento dentale sarà necessario pulire scrupolosamente tutti gli spazi interdentali. Tali punti, soprattutto per chi è in tale condizione, risultano difficilmente raggiungibili solo attraverso l’utilizzo dello spazzolino ed il trascurarne la pulizia sarà deleterio per la nostra salute orale in quanto è proprio in quei punti che si depositano la maggior parte di residui di cibo e placca batterica (responsabili dell’insorgenza carie e disturbi parodontali).

Gli strumenti che si hanno a disposizione per queste particolari zone sono: filo interdentale e scovolino.

Quest’ultimo è uno strumento odontoiatrico composto da un piccolo manico ed una testina (che può avere diverse dimensioni) contenente un filo metallico flessibile all’interno e ricoperta di setole.

Prima di lavare i denti utilizza lo scovolino (per i denti dell’arcata inferiore esegui movimenti dal basso verso l’alto, per quelli superiori dall’altro verso il basso) con movimenti decisi in avanti ed indietro ma essendo comunque delicati per non irritare le gengive.

Una volta passato lo scovolino potrai concludere il lavaggio dei denti spazzolandoli ed usando il filo interdentale.

Attraverso l’utilizzo dello scovolino e del filo interdentale si riusciranno ad eliminare i depositi di cibo e placca batterica. Chiedi consiglio al tuo odontoiatra ed igienista di fiducia su quale sia il più adatto al tuo caso concreto, anche per evitare il rischio di infiammazioni o piccole lesioni gengivali nel caso in cui si utilizzasse un dispositivo non idoneo si tuoi spazi interdentali.

 

Lo sapevi che?

Ad oggi, l’affollamento dentale risulta essere estremamente diffuso. Uno dei motivi è legato all’evoluzione dell’uomo, nello specifico nelle variazioni delle abitudini alimentari. I nostri antenati si nutrivano principalmente di cibo crudo, di conseguenza avevano un osso mascellare molto più sviluppato rispetto al nostro.

Col passaggio ad un consumo di cibi cotti ( e quindi molto più morbidi), l’evoluzione ha causato un minor sviluppo della muscolatura masticatoria e delle ossa. Conseguenza? Si è modificata la forma delle arcate dentarie e si è manifestata una trasformazione dei denti.

In qualche modo possiamo perciò sostenere che l’affollamento dentale può essere considerato il risultato dell’evoluzione umana, nonché un aspetto praticamente fisiologico della natura umana