Radiografie dentali: fondamentali per il piano terapeutico odontoiatrico.

Gentili pazienti bentrovati.

Questa settimana parleremo di radiografie dentali.

In particolare di quanto siano importanti per programmare un piano terapeutico corretto ed adatto al paziente.

Vediamo di cosa si tratta…

Durante un visita di routine, il proprio odontoiatra di fiducia effettuerà un esame completo, controllando attentamente denti e gengive. Vi sono però alcuni fattori che non possono essere visibili ad occhio nudo, per questo (in alcuni casi) sarà necessario effettuare un’ulteriore procedura diagnostica: la radiografia dentale.

Le radiografie dentali risultano essere fondamentali ausili per i professionisti della salute orale, sopratutto durante la fase diagnostica, in quanto consentono di pianificare correttamente ed in maniera approfondita il piano terapeutico adatto al paziente.

Le radiografie orali si dividono essenzialmente in due gruppi:

  • Intraorali
  • Extraorali

In base al tipo di lastra effettuata si potrà visualizzare dettagliatamente l’anatomia di uno o più (fino ad un massimo di 4) elementi dentali (rx intraorali), l’intero cranio (tele radiografia del cranio), una determinata zona comprendendo anche l’osso (3D tac cone beam) oppure tutta la cavità orale (ortopantomografia).

Vediamole una ad una…

  • Radiografia endorale/intraorale o mirata. Tale esame diagnostico viene utilizzato per osservare nel dettaglio una specifica parte (corona, gengiva, radice ed una parte della struttura ossea) dell’elemento dentale, in caso di dubbio di una patologia limitata a quella determinata zona (come ad esempio tasca parodontale, ascesso, granuloma, ecc.). Tale tipo di radiografia viene anche utilizzata a seguito della terapia canalare per controllare l’esito e la correttezza della devitalizzazione svolta.
  • Bitewing. Questa radiografia intraorale (rx bitewing) viene utilizzata principalmente per rilevare le carie interprossimali (cioè tra dente e dente) e valutare lo stato di salute della corona, del tessuto parodontale e della polpa. Tale lastra viene eseguita mordendo una piccola linguetta e consente di osservare circa 4 elementi dentali per arcata (superiore ed inferiore).
  • Radiografia sistematica. Questa radiografia risulta fondamentale per la diagnosi dei casi parodontali. L’esame consiste nella ricostruzione delle arcate dentarie complete, mediante l’utilizzo esclusivo delle radiografie endorali. Essa è ottenuta da tante lastrine mirate (il numero di rx è indicativamente tra 16 e 21, in base alla necessità ed al numero di denti presenti), che vengono ripetute in più zone per ottenere una visione globale su tutti gli elementi dentali ed avere il quadro completo della situazione dentale e parodontale.

Tra le radiografie extraorali (quindi quelle che vengono effettuate all’esterno della bocca) abbiamo:  ortopantomografia (conosciuta anche come radiografia dentale panoramica), teleradiografia del cranio e 3D tac cone beam.

  • Ortopantomografia dentale. Essa risulta la radiografia orale maggiormente utilizzata, in quanto fornisce, appunto, la “panoramica” generale dell’intera cavità orale. Grazie a questa visione d’insieme sarà possibile osservare la struttura ossea (quindi denti, mascella e mandibola, ATM: articolazione temporomandibolare, cavità nasali), i tessuti molli (gengive, tasche gengivali, tessuto parodontale) ed i possibili problemi presenti (ascessi, problemi a livello radicolare, situazione parodontale, presenza o meno di denti inclusi, cisti, malocclusioni, posizione dei denti del giudizio, ecc.) in un’unica immagine. Tale radiografia viene eseguita tramite un apposito macchinario a raggi X che ruota attorno alla testa del paziente e fornisce un’immagine generale e completa della cavità orale. La panoramica effettuata nei bambini possiede un’ulteriore ed importante funzione: fornire una visione precisa dell’arcata dentale, consentendo di visualizzare anche i denti che non sono ancora erotti (quindi che risultano ancora sotto il margine gengivale) e la possibile presenza di agenesie o di sovrannumerari.
  • Teleradiografia latero laterale del cranio. Tale radiografia viene utilizzata per la determinazione della posizione delle ossa del cranio. Tale aspetto è importante, in quanto può influenzare la posizione dei denti nelle arcate dentarie e di conseguenza l’occlusione dentale. Essa consente di ottenere informazioni precise sui rapporti tra dimensione del cranio e mascella, distanze tra le varie strutture dentali e maxillo-facciali.
  • 3D tac cone beam. Tale radiografia extraorale consente di ottenere un immagine tridimensionale di: denti, tessuti molli, tessuto parodontale e tessuto osseo. Attraverso tale radiografia sarà possibile effettuare una diagnosi precisa, grazie all’alta qualità dell’immagine ottenuta ed ai dettagli accurati. Essa viene utilizzata principalmente prima di effettuare alcune terapie chirurgiche (ad esempio in caso estrazioni complesse, in cui è necessario porre in relazione la posizione dell’elemento dentale rispetto ad altri tessuti e terminazioni nervose) o prima di procedere con l’inserimento di impianti dentali e per l’implantologia computer guidata.

Le radiografie extra-orali (panoramica e tele radiografia del cranio), sono fondamentali nella pianificazione del trattamento ortodontico. Prima di intraprendere la correzione dell’occlusione e della posizione degli elementi dentali, sarà opportuno effettuare un attento studio su tali radiografie. In primis per curare possibili problemi (come ad esempio carie, fratture radicolari, valutare la presenza e posizione dei denti del giudizio, ecc.) ed in secondo luogo per conoscere con precisione i rapporti (occlusione, posizione dei singoli elementi dentali, ecc.) e poter pianificare il piano terapeutico adatto al caso concreto. In particolare saranno utili per lo studio della morfologia facciale, per i rapporti reciproci tra l’osso mascellare e mandibolare, per la previsione di crescita ossea del giovane paziente e per la pianificazione ortodontica individualizzata sulla tipologia facciale in esame.

Prevenzione e radiografie…

L’esecuzione di radiografie dentali è strettamente legata alla prevenzione dentale. Attraverso le immagini ottenute sarà possibile individuare numerosi problemi (carie, presenza o meno di malattia parodontale, malocclusioni, ecc.) e poter effettuare una diagnosi completa e precisa, prima di procedere col piano terapeutico opportuno. Ciò, però, non toglie il fatto che i vari esami radiografici debbano essere eseguiti solo quando necessari e non “casualmente”. Eseguire una radiografia ingiustificata rappresenta un abuso del presidio diagnostico che deve essere assolutamente impedito, soprattutto se il paziente viene sottoposto all’esame senza una visita preliminare da parte di un odontoiatra regolarmente abilitato, che ne giustifichi l’esecuzione.

Radiografie e salute generale…

Spesso ci si chiede se effettuare una radiografia non sia pericoloso per la salute, in quanto si risulta esposti a radiazioni che potrebbero avere effetti negativi sul nostro organismo. Il Ministero della Salute si è pronunciato su tale domanda escludendo il rischio per la salute quando ci si sottopone ad una radiografia dentale. Le dichiarazioni sulla presunta pericolosità delle radiografie effettuate dal dentista sono state smentite dagli esperti: le radiografie sono sicure e non sono causa di problemi di salute per chi si sottopone a tali esami. Le normali “lastrine”, le piccole radiografie che l’odontoiatra esegue per verificare lo stato di salute di uno o più elementi dentali, hanno un’emissione di radiazione quasi inesistente  come rilevano anche le linee guida che il Ministero della Salute ha recentemente pubblicato. Tali radiografie hanno una notevole importanza per la nostra salute orale (più alta rispetto al rischio per la salute ad esso correlato) in quanto offrono la possibilità di visualizzare lesioni cariose che si formano negli spazi inter-prossimali (tra dente e dente) che ad occhio nudo sarebbero difficilmente percepibili. Inoltre, sempre riferendoci ai possibili rischi per la salute legati alle radiografie effettuate nello studio odontoiatrico, ricordiamo che gli apparecchi radiografici presenti nel nostro studio (ortopantomografo, 3D Tac) sono controllati con cadenza annuale da tecnici specializzati, che confermano regolarmente che gli apparecchi usati emettono un quantità bassissima di radiazioni e che i presidi utilizzati sono assolutamente idonei a proteggere i pazienti. I vari esami radiografici vengono eseguiti seguendo i principi di giustificazione, ottimizzazione e limitazione delle dosi previsti dal Decreto Legislativo 101/2020 in attuazione della direttiva 2013/59/EURATOM (il quale abroga il precedente decreto legislativo 187/2000) “in materia di protezione sanitaria delle persone contro i pericoli delle radiazioni ionizzanti connesse ad esposizioni mediche e riordino della normativa di settore”.

Controindicazioni ad effettuare radiografie…

Gli unici casi in cui può essere sconsigliata l’esecuzione delle radiografie sono: gravidanza o malati di tumore in cura radio/chemioterapica. In questi casi sarà fondamentale che i pazienti dichiarino tempestivamente al proprio odontoiatra lo stato in cui si trovano (nel caso della gravidanza sia essa certa o presunta), in modo che il professionista possa valutare se procedere o meno con l’esame radiografico.

Conclusioni…

Gli esami diagnostici, tanto più quelli radiografici, non devono sostituire l’odontoiatra nella diagnosi ma supportarlo. Sono la professionalità e la competenza del clinico che consentono di individuare l’eventuale patologia e di poterla curare nel miglior modo possibile.