Igiene orale e prevenzione, le percentuali italiane non sono positive.

Gentili pazienti rieccoci.

Questa settimana parleremo di igiene orale e prevenzione.

Purtroppo, in base alle statistiche, noi italiani non siamo in cima alle classifiche per quanto riguarda questi temi. Secondo i dati il 33% della popolazione italiana spazzola i denti in maniera scorretta (cioè in senso orizzontale anziché in verticale) ed il 68% impiega meno di 2 minuti nel lavare i denti (in più senza farlo in maniera attenta e scrupolosa). Questo è ciò che risulta dai sondaggi raccolti dalla SIdP (Società Italiana di Parodontologia e Implantologia), la quale pone l’attenzione sui rischi e le conseguenze correlate ad una scorretta igiene e prevenzione della salute orale. L’elevata diffusione di infiammazione gengivale (prodromo della malattia parodontale) dovrebbe far riflettere: circa 30 milioni di italiani adulti ne soffrono e, dati ancora più allarmanti, solo il 17% dei casi viene diagnosticato tempestivamente ed il 3% viene sottoposto a trattamenti volti a curare tale disturbo. Il risultato di tale situazione è l’aumento dei casi di parodontite grave e con essa l’aumento del rischio di perdere uno o più elementi dentali. Le ricerche hanno anche messo in luce come in Italia sia diffusa l’abitudine di recarsi dal dentista sopratutto per terapie volte al miglioramento estetico del sorriso e non come abitudine volta alla prevenzione di problemi orali. Questo trend ha portato ad un aumento delle terapie estrattive degli elementi dentali (le quali ammontano al 7% delle prestazioni annue effettuate), in quanto quando ci si reca dal dentista la situazione risulta compromessa a tal punto da non rendere possibile intervenire diversamente per “salvare” il dente. Anche le cure volte al miglioramento e trattamento della condizione parodontale sono minime rispetto alle prestazioni effettuate negli studi odontoiatrici (si tratta di circa il 5% delle prestazioni totali effettuate in un anno negli studi italiani).

Sempre secondo i dati raccolti dalla SIdp, nell’igiene orale quotidiana degli italiani vengono commessi errori comuni, vediamo i più frequenti:

  • Tecnica scorretta (con movimenti orizzontali e non verticali)
  • Spazzolamento troppo vigoroso e forte
  • Non si lavano i denti abbastanza a lungo e non si dedica attenzione a ciò che si sta facendo
  • Scelta errata dello spazzolino (o troppo duro o troppo morbido)
  • Non si usa il filo interdentale e lo scovolino
  • Utilizzo di dentifrici non adatti (in particolare la tendenza è quella di usare dentifrici sbiancanti, alcuni dei quali sono formati da paste abrasive che possono agire negativamente sullo smalto dentale)
  • Non sciacquare il cavo orale con acqua
  • Utilizzare il collutorio in modo sbagliato.

Secondo gli esperti occorre una maggiore consapevolezza nei pazienti sull’importanza della salute orale. L’igiene orale quotidiana è fondamentale, come lo sono anche i regolari controlli dal proprio odontoiatra di fiducia, in quanto solo così sarà possibile effettuare una diagnosi precoce di possibili problemi e patologie e monitorare attentamente e costantemente la situazione orale. Come spesso diciamo nei nostri articoli, la salute orale influenza (ed è a sua volta influenzata) il benessere generale del nostro organismo. Una bocca trascurata, una scarsa igiene orale e l’assenza di prevenzione avranno conseguenze negative non solo su denti e gengive, ma sul nostro stato di salute generale. La malattia parodontale, ad esempio, può avere molteplici correlazioni con altre patologie (diabete, malattie cardiovascolari, artrite reumatoide, malattie autoimmuni, ecc.). Questa viene spesso trascurata, perfino non diagnosticata tempestivamente. Sul tema vi sono linee guida europee, adottate anche in Italia dal Ministero della Salute. L’attuazione di tali protocolli è stata posta in essere anche dalla SIdp, la quale esorta gli odontoiatri italiani a controllare attentamente durante le visite di routine anche la situazione parodontale, tramite l’utilizzo di un apposito strumento: la sonda parodontale.

Analizziamo ora i dati contenuti nel report dell’OMS a livello globale…

Secondo l’organizzazione mondiale della sanità (OMS) occorre molta più prevenzione a livello orale. Le conseguenze delle malattie orali non trattate mostrano effetti negativi sullo stato generale di salute. Oltre a sintomi fisici, limitazioni funzionali, rischio d’insorgenza ed influenza sul decorso di altre patologie, i disturbi orali hanno un impatto negativo anche da un punto di vista socio-emotivo. A partire dagli anni 90 del secolo scorso, i disturbi orali maggiormente diffusi e non trattati risultano essere:

  • Carie degli elementi dentali permanenti (in oltre 2 miliardi di casi)
  • Malattia parodontale grave (oltre 1 miliardo di casi)
  • Carie dei denti decidui (circa 500 milioni di casi)
  • Edentulia (mancanza di elementi dentali) 350 milioni di casi.

A livello italiano le statistiche sono le seguenti:

  • Le carie dei denti da latte non trattate sono il 36% dei casi. Ciò significa che circa 1milione e 800mila bambini tra 1 e 9 anni mostrano lesioni cariose non curate
  • Circa 16 milioni e 900 mila adulti presentano carie dentali non trattate (quasi il 30% della popolazione)
  • Oltre 6 milioni di italiani sopra i 20 anni (quasi il 13% della popolazione) non ha tutti i denti (edentulia) e non ha proceduto alla sostituzione di questi.

La stima dei casi di malattie orali nel mondo è maggiore di 1 miliardo di casi rispetto alla diffusione delle malattie non trasmissibili maggiormente diffuse (diabete, tumori, malattie cardiovascolari e malattie respiratorie croniche). La salute orale è importante, in quanto non è circoscritta a denti e gengive, ma ha effetti su tutto il nostro organismo e non solo: essa influenza anche la propria autostima ed i rapporti sociali. Nel report dell’OMS, la salute orale viene definita come uno dei “diritti dell’uomo” in quanto è coinvolta nelle funzioni fondamentali e vitali dell’individuo: mangiare, parlare, respirare, socializzare. Proprio per questa sua importanza è necessario, oltre che un dovere di ognuno, prendersene cura.

Le principali cause delle diverse malattie orali risultano spesso legate a fattori di rischio e abitudini scorrette modificabili.

Tra queste ricordiamo:

  • Alimentazione, in particolare il consumo di zucchero. In Italia vengono consumati circa 88gr di zucchero al giorno, l’OMS ne consiglia un consumo giornaliero di massimo 36 gr).
  • Fumo
  • Abuso di alcol
  • Scarsa igiene orale.

Prestando attenzione a tali fattori di rischio e modificando le abitudini scorrette, sarà possibile porre in essere tutti gli accorgimenti a disposizione del soggetto per prevenire patologie orali. Tali fattori di rischio, inoltre, sono comuni anche ad altre patologie, modificando tali abitudini sarà quindi possibile prevenire non solo disturbi orali, ma anche altre malattie. Tutto ciò conferma il fatto che molte patologie orali siano pienamente prevedibili e che anche gli oneri ad essa correlate possano essere minori se si agisce tempestivamente sul problema, senza che questo si aggravi.

Conclusioni…

Le associazioni di categoria e la SIdp cercano di focalizzare l’attenzione sui vari rischi e sulle conseguenze  che una scarsa e scorretta igiene orale possono avere sullo stato di salute, contando che tali problemi riguardano numerosi italiani (circa 30 milioni). Ciò che manca è la consapevolezza nei pazienti dell’importanza  di effettuare diagnosi precoci e procedere con le terapie odontoiatriche (come indicato e suggerito dalle Linee Guida europee adattate da SIdP e pubblicate in Italia sul sito del Ministero della Salute). Attualmente 1 italiano su 3 sbaglia la tecnica di spazzolamento dei denti (anziché effettuare movimenti rotatori verticali spazzola in orizzontale). Sia che si utilizzi lo spazzolino manuale, sia che si usi quello elettrico (suggerito da odontoiatri ed igienisti), il movimento deve partire dalle gengive e spostarsi verticalmente sulla superficie del dente, senza esercitare una pressione eccessiva (che irriterebbe solamente le gengive). Solo in questo modo sara possibile eliminare i residui di cibo ed i depositi di placca batterica presenti. Per eseguire un lavaggio accurato dei denti sarà importante dedicare il giusto tempo a tale operazione (almeno 2 minuti) e farlo con attenzione. Effettuare le manovre d’igiene orale frettolosamente e senza concentrarsi su ciò che si sta facendo ne comprometterà il risultato ed aumenterà il rischio di proliferazione batterica, insorgenza carie ed infiammazioni gengivali. Per poter ottenere una detersione completa e corretta della bocca sarà necessario anche l’ausilio di: filo interdentale e scovolino, unici strumenti in grado di rimuovere i residui di cibo e placca presenti tra dente e dente.Tramite la prevenzione sarà possibile curare e mantenere in salute denti e gengive. Un’igiene orale quotidiana corretta, controlli regolari dal proprio odontoiatra di fiducia e sedute d’igiene orale professionale saranno fondamentali per la salute orale.


Le patologie ed i disturbi orali risultano in gran parte prevedibili o comunque possono essere risolti attraverso semplici interventi se diagnosticati e trattati negli stadi iniziali. Sensibilizzare i pazienti alla prevenzione ed alla cura della salute orale è un obiettivo condiviso dagli odontoiatri, in questo modo sarà possibile ridurre l’incidenza, la prevalenza e la gravità dei problemi orali.

Fonte: odontoiatria 33