MALATTIA PARODONTALE E PARTO PRETERMINE

Gentili pazienti bentrovati!

Nell’articolo di questa settimana verrà analizzato il rapporto esistente tra la malattia parodontale e la gravidanza, nello specifico i rischi legati al parto prematuro della donna affetta da parodontite.

Partiamo da cosa si intende per parto prematuro

Secondo le linee guida la gestazione dura tra le 37 e le 40 settimane, nel caso in cui la nascita del neonato avvenisse tra la 22° e 37° settimana di gravidanza si verificherebbe il cosiddetto parto pre-termine o parto prematuro. Nel caso in cui si verificasse il parto prematuro il neonato risulterebbe esposto ad un elevato rischio di successive complicanze.

Attualmente si è a conoscenza di diverse condizioni predisponenti legate al parto pre-termine, tra queste ricordiamo:

  • Età della madre
  • Gestazioni multiple
  • Fumo e alcool (fattore di rischio comune sia al parto prematuro, sia all’insorgenza di malattia parodontale)
  • Stress
  • Presenza di infezioni batteriche.

Proprio facendo riferimento a quest’ultimo punto è semplice comprendere come la malattia parodontale e quindi l’infezione batterica che interessa i tessuti che circondano i denti e le gengive possa rientrare nella più ampia categoria di infezioni batteriche, esponendo la madre al rischio di parto pre-termine.

La malattia parodontale diventa quindi un potenziale fattore di rischio per gli esiti della gravidanza: oltre al rischio di parto prematuro potrebbe anche verificarsi un basso peso del neonato alla nascita e l’insorgenza di diabete gravidico.

In che modo si crea un rapporto tra malattia parodontale e parto prematuro?

 

Secondo gli studi scientifici effettuati in materia i batteri ed i microrganismi che popolano la nostra bocca, tramite il flusso sanguigno, entrerebbero in circolo arrivando a colonizzare la placenta e, di conseguenza, il feto.

L’associazione tra nascite pretermine e malattia parodontale avrebbe origine dalla formazione batterica detta “biofilm” presente sulle superfici dentali, e conseguente secrezione di tossine in grado di attraversare l’epitelio ed i tessuti del nostro organismo innescando risposte infiammatorie e causando un’immissione diretta di batteri nella circolazione sistemica. I vari mediatori infiammatori coinvolti in tale processo potrebbero generare alterazioni nella fase di scambio di sostanze nutritive tra madre e feto, stimolando anche contrazioni uterine che potrebbero causare, appunto, il parto prematuro.

 

Al contrario…

Proseguendo la nostra analisi, ma invertendo il punto di vista, è importante sottolineare come (viceversa) la gravidanza potrebbe esporre la donna al rischio di soffrire di malattia parodontale.

Come?

Teniamo presente che, durante la gravidanza tutto l’organismo femminile è sottoposto a cambiamenti (sia fisiologici, sia ormonali) e di conseguenza anche la bocca.

Anche l’alimentazione assunta dalla donna subisce cambiamenti, i quali si rispecchieranno sul suo organismo, compreso il cavo orale.

In tale periodo le gengive potrebbero gonfiarsi e, ove presente un’infiammazione gengivale, peggiorare o comunque aumentarne lo stato infiammatorio.

Quindi durante la gravidanza le gengive sono a rischio di:

  • Gengivite gravidica (stato infiammatorio che riguarda le gengive e si manifesta spesso con sanguinamenti)
  • Epulide gravidica (ossia una lesione cistica benigna che interessa il tessuto gengivale)
  • Malattia parodontale (ossia un’importante peggioramento di una malattia gengivale pre-esistente alla gravidanza).

 

Per quanto riguarda il primo punto, gengivite gravidica, sarà importante abbattere la carica batterica responsabile dell’infiammazione gengivale attraverso una corretta igiene orale e sottoponendosi a visite di controllo parodontale; nel secondo caso (Epulide gravidica) si potrà procedere alla cura una volta partorito e, infine, in caso di malattia parodontale si dovrà procedere alla sua cura per evitare che si aggravi ulteriormente e cercando di limitare i danni da essa causati (riducendo il rischio d’insorgenza di malattie sistemiche croniche ad essa correlate).

Durante la gravidanza (e non solo) … è fondamentale evitare un accumulo eccessivo di placca batterica…

In quanto la sua presenza potrebbe compromettere e causare danni irreversibili ai tessuti parodontali (gengive, osso alveolare e tessuto connettivo), dando anche origine ad ulteriori problemi come ad esempio:

  • Alitosi
  • Recessione e sanguinamento gengivale
  • Mobilità dentale e rischio di perdita elementi dentali
  • Disfunzioni masticatorie
  • Insorgenza di diabete ed altre malattie sistemiche

Per tutti questi motivi sarà fondamentale prestare particolare attenzione e cura alla propria igiene orale (lavandosi i denti almeno 3 volte al giorno ed utilizzando filo interdentale e scovolino), sottoporsi a regolari sedute d’igiene orale professionale ed effettuare costanti controlli dal proprio odontoiatra di fiducia per monitorare costantemente lo stato di salute di denti e gengive!

 

 

Ed ora vediamo qualche dato statistico…

Durante la gravidanza, una gengivite non correttamente e tempestivamente trattata aumenta i rischi per il bambino di:

  • 4,5% parto prematuro
  • 5,4% peso inferiore alla media alla nascita
  • In Europa i parti pre-maturi oscillano tra il 5 e l’8%, mentre tale valore si alza al 15% nei paesi meno sviluppati
  • Secondo l’OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità) i parti prematuri vengono associati al 35,7% della mortalità neonatale totale.

 

Una donna incinta, o che stia pianificando una gravidanza, anche in assenza di sintomi, dovrebbe sottoporsi a visite di controllo odontoiatrico e con l’igienista dentale, per porre in essere un programma di prevenzione adeguato prima e durante la gravidanza.

 

Concludiamo il nostro articolo sottolineando come ad oggi non esista un’opinione incontrastata, univoca e condivisa a livello internazionale in cui venga espressamente nominata la malattia parodontale come causa di parto prematuro.

I vari studi condotti in materia, però, ci spingono a prendere consapevolezza del fatto che esista un’associazione importante tra questa ed il rischio di parto prematuro.

I vari dati raccolti mostrano a riguardo come il rischio di un parto prematuro per una mamma affetta da malattia parodontale sia doppio rispetto ad una donna con una situazione parodontale sana.

 

 

 

Pe tutti questi motivi, sarà fondamentale prestare la stessa (e ancora di più) attenzione alla propria salute orale, alle proprie abitudini e al proprio stile di vita durante la gravidanza non trascurando la salute di denti e gengive!

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Bibliografia:

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www.aiditalia.it

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www.oralhealthandpregnancy.efp.org

Italian Dental Journal