Disbiosi intestinale ed orale.

Gentili pazienti bentrovati.

Questa settimana parleremo di disbiosi.

Con tale termine viene indicata una particolare condizione di squilibrio microbico che interessa il microbiota intestinale e/o orale.

Al contrario, uno stato di equilibrio del microbiota viene definito eubiosi. Una condizione di disbiosi avrà numerose conseguenze negative per la nostra salute. In primis a livello orale: può portare ad alitosi, predisposizione ad infiammazioni gengivali e parodontali ed esporre il soggetto ad un maggiore rischio di soffrire di lesioni cariose. In secondo luogo gli effetti di tale squilibrio potranno condurre a diversi problemi che si manifesteranno a catena in tutto l’organismo, colpendo alcuni organi detti “organi bersaglio”. Esempi di disturbi sono: allergie, intolleranze alimentari, suscettibilità ad infezioni, disturbi al sistema immunitario (rischio di soffrire di malattie autoimmuni), carenze nutrizionali, sensazione di debolezza fisica, infezioni urogenitali, celiachia, disturbi intestinali, ecc.

Il microbiota orale e quello intestinale mostrano numerose caratteristiche in comune, le quali attengono sia alla varietà che alla complessità dei microrganismi che li popolano. Tra i due esiste un’influenza reciproca anche se, in base agli studi condotti, sembrerebbe che quello orale risulti meno soggetto ad uno stato di disbiosi in presenza di uno squilibrio di quello intestinale. Il motivo è legato all’elevata capacità di “tolleranza” della cavità orale dovuta alla sua continua esposizione ai batteri (essa è la “porta d’ingresso”della maggior parte dei batteri nel nostro organismo) ed alla presenza di immoglubine ed enzimi salivari in grado di proteggerla e favorirne rapidamente il recupero dell’equilibrio. Al contrario, la mancanza di eubiosi orale avrà effetti diretti sulla flora batterica intestinale e sul benessere generale, in particolare il rischio sarà quello di stati infiammatori diffusi. Da quanto accennato risulta chiaro quanto sia importante per la nostra salute mantenere uno stato di eubiosi, sia orale che intestinale.

Passiamo ora ai problemi legati ad uno stato di disbiosi del microbiota orale.

La principale manifestazione orale di uno squilibrio microbico è rappresentata dalla malattia parodontale. Tale patologia infiammatoria e multifattoriale ha un notevole impatto sulla salute orale: se non curata tempestivamente può portare alla perdita degli elementi dentali.

Anche conosciuta come piorrea, tale disturbo colpisce i tessuti di sostegno dei denti (osso alveolare, legamento parodontale e cemento radicolare) causando quindi la loro instabilità ed il rischio di perdita degli elementi colpiti. I principali sintomi di tale patologia sono:

  • Irritazione ed infiammazione gengivale
  • Sanguinamento gengivale
  • Recessioni e perdita di supporto gengivale
  • Perdita di sostegno osseo
  • Mobilità (più o meno grave) dentale.

Oltre a tali sintomi locali, però, la parodontite mostra effetti negativi sulla salute generale del soggetto che ne è affetto. Primo fra tutti sul diabete il quale è influenzato (e a sua volta influenza) dalla malattia parodontale. Inoltre la sua presenza favorisce l’insorgenza di altri disturbi, come ad esempio: artrite reumatoide, problemi cardiovascolari, ictus, aterosclerosi, problemi del sistema nervoso (morbo di Alzheimer), disturbi metabolici, maculopatia degenerativa e problemi che riguardano l’apparato riproduttore.


Una volta compresa l’importanza di mantenere in equilibrio ed in salute il microbiota, vediamo in che modo possiamo prendercene cura.

Abbiamo a disposizione diversi modi per curare la nostra flora batterica. A livello orale è fondamentale mantenere un’ottima igiene orale. Spazzolare correttamente i denti, passare il filo interdentale e sottoporsi a regolari sedute d’igiene orale professionale sarà il primo step per mantenere il microbiota orale equilibrato. La presenza di placca, biofilm e tartaro non farebbero altro che aumentare lo squilibrio batterico, provocando una situazione di disbiosi. Attraverso una corretta igiene orale sarà possibile eliminare la maggior parte dei batteri ed i microorganismi dannosi che si depositano sulle superfici dentali, tra dente e dente e sulla lingua. Un altro aspetto a cui prestare attenzione è correggere abitudini sbagliate o dannose per la salute generale ed orale: smettere di fumare, ridurre il consumo di alcol ed evitare di consumare bevande e cibi eccessivamente zuccherini. Anche mantenere uno stato di eubiosi intestinale favorirà il mantenimento dell’equilibrio batterico orale. Per favorire l’equilibrio del microbiota intestinale sarà fondamentale l’alimentazione, in particolare l’assunzione di probiotici (ossia i batteri “buoni”, alleati della nostra salute).

Gli esperti consigliano:

  • Mai far mancare nella propria dieta frutta e verdura
  • Consumare abitualmente legumi e frutta secca
  • Assumere adeguate quantità di probiotici
  • Evitare il consumo di bevande gassate e/o acide, cibi industriali e snack
  • Limitare il consumo di zucchero (principale nutriente per i batteri, responsabile della loro proliferazione ed in grado di alterare l’equilibrio acido-basico).

Una cattiva alimentazione, associata a forti periodi di stress non potrà che comportare un calo delle difese immunitarie ed una predisposizione agli attacchi da parte di batteri. L’assunzione di probiotici risulta, secondo le ricerche condotte, un valido sostegno per il nostro organismo. Tali microrganismi hanno numerosi vantaggi : rafforzano il sistema immunitario, equilibrano la flora batterica (intestinale ed orale), riducono la proliferazione batterica di quei batteri nocivi e migliorano la salute orale.

Approfondiamo quest’ultimo punto…

All’interno del nostro cavo orale vivono milioni di batteri, alcuni “buoni” ed altri “cattivi”. I probiotici rientrano tra quelli buoni (formati da molteplici ceppi), i quali influenzano il microbiota orale, favorendo il giusto equilibrio. La loro azione, posta in essere anche attraverso l’azione della saliva, è quella di proteggere denti e gengive riducendo placca batterica ed il rischio di insorgenza di stati infiammatori. I probiotici, come ad esempio i Lactobacilli, si trovano principalmente nei fermenti lattici. Via libera quindi a yogurt naturali. Oltre a tali alimenti, i proibitici si trovano in:

  • Cibi ricchi di fibre (come frutta e verdura),
  • Alimenti fermentati (kefir, miso, tofu).

Conclusioni…

Seguire una dieta sana ed equilibrata, il più possibile priva di zuccheri raffinati, associata ad un’adeguata assunzione di probiotici e ad un’attenta igiene orale sarà fondamentale per prevenire il rischio di infiammazioni orali (gengivali, parodontali e a carico della mucosa) insorgenza di lesioni cariose, alitosi e per mantenere uno stato di eubiosi della flora batterica. I probiotici, contrastando l’azione dei batteri patogeni nemici del nostro benessere, ridurranno il rischio di disbiosi, favorendo l’equilibrio microbico e rinforzando le difese immunitarie. Saranno anche preziosi alleati dei nostri denti e gengive, riducendo il biofilm batterico, la placca e proteggendo gli elementi dentali ed i tessuti orali. La composizione batterica del microbiota orale è fondamentale sia per la salute orale sia per quella generale, per questo sarà importantissimo mantenerlo in equilibrio e prendersene cura.

Lo sapevi che?

Nel caso in cui il paziente soffra di diabete sarà importante tenere sotto controllo il livello di glucosio nel sangue. In caso di oscillazioni di questo, anche il microbiota orale potrebbe risultarne alterato.