ATM: caratteristiche, disturbi e cura

Gentili pazienti bentrovati.

Questa settimana parleremo dell’articolazione temporo-mandibolare (anche definita ATM). Essa rappresenta il congiungimento tra mandibola inferiore e mascella superiore, situata alla base del cranio di fronte al padiglione auricolare. Essa mostra una struttura particolare: vi è una protuberanza di forma sferoidale nella mandibola che si incunea perfettamente nel cranio e disco articolare che separa le due parti composto da tessuto cartilagineo. Tutte queste parti sono legate fra loro da legamenti, i quali rafforzano la struttura e ne consentono, assieme a specifici muscoli, i corretti movimenti. Le funzioni principali dell’articolazione temporo-mandibolare sono due:

  • Aprire e chiudere la bocca
  • Effettuare movimenti di traslazione (quindi spostandosi avanti, indietro e lateralmente) permettendo così di masticare, parlare, sbadigliare, ecc.

Vediamo ora quali sono i possibili disturbi che possono insorgere a carico dell’articolazione temporo-mandibolare. L’ATM, come tutte le altre articolazioni del corpo umano, potrebbe essere soggetta a fratture (nonostante risultino essere estremamente rare), gonfiore, potrebbe “bloccarsi” (creando alterazione e riduzione dei movimenti), dar vita ad uno stato dolente (non solo all’ATM ma che si propaga anche alla testa ed al collo), avere dei problemi legati alla presenza di artrite (nonostante tale condizione sia molto poco diffusa).

Possiamo suddividere le disfunzioni dell’ATM in due sotto categorie:

  • Casi transitori, i quali emergono ad esempio a seguito di freddo, trauma, eccessivi movimenti di apertura o laterialità
  • Casi in cui i sintomi permangono nel tempo (spesso associati a dislocazioni meniscali, malposizioni del condilo nella fossa, degenerazione artrosica, ecc…)

Per i primi sarà consigliato effettuare applicazioni di ghiaccio e sottoporsi a sedute di terapia laser, nei secondi sarà a indicata, invece, una terapia gnatologica che prenda in esame le possibili soluzioni (utilizzo del bite, ortodonzia, molaggio, protesi, ecc.) nell’ottica di far funzionare meglio l’intero complesso articolare. Solo in pochissimi casi di disfunzioni all’ATM potrà essere necessario intervenire chirurgicamente, previo accertamento diagnostico e radiologico effettuato dall’odontoiatra e dal chirurgo maxillo-facciale.

Quali sono le cause dei disturbi all’articolazione temporo-mandibolare?

Il dolore articolare può insorgere per diversi motivi, alcuni di natura meccanica, altri chimici (come ad esempio nel caso di accumulo intra-articolare di sostanze mediatrici del dolore e dell’infiammazione).

Vediamo i principali:

  • Malocclusioni dentali
  • Bruxismo
  • Compressione del disco articolare e del legamento
  • Artrite
  • Stress
  • Masticazione eccessiva

Alcuni di questi fattori risultano essere temporanei, legati cioè ad un periodo limitato, altri invece comportano la cronicità della disfunzione in questione. Ad esempio, in caso di soggetto che digrigna i denti o che presenta un morso imperfetto potrebbe verificarsi un’infiammazione dei muscoli dell’ATM, risolvendo la causa potrà conseguentemente risolversi il disturbo dell’articolazione. Tramite trattamenti ortodontici (i quali ristabiliscono la corretta occlusione e quindi una corretta masticazione) o con l’utilizzo del bite sarà possibile risolvere la disfunzione, eliminando il dolore articolare ed i sintomi correlati.

Consigli su come prendersi cura dell’articolazione temporo-mandibolare.

I controlli periodici dal proprio odontoiatria di fiducia permettono, proprio come vale per denti e gengive, di valutare lo stato di salute dell’ATM. Quando i disturbi dell’articolazione temporo-mandibolare sono il risultato di un’infiammazione dei muscoli masticatori presenti nel viso, dovuti ad un movimento scorretto eccessivo o legati ad un forte stress, la loro durata sarà breve e facilmente risolvibile. Anche a livello domiciliare si possono effettuare dei semplici “massaggi” per alleviare il fastidio articolare.

Tra questi ricordiamo:

  • Massaggio con pressione. Tramite questa tecnica si effettueranno dei movimenti circolari con le dita nelle zone che causano dolore. Sì dovrà individuare il muscolo massetere (situato sul lato della mandibola) e, partendo dall’angolo della bocca, si dovranno muovere le dita in direzione dell’orecchio. In questo modo, oltre a riscaldare i muscoli, si favorirà la circolazione e si avvertirà una sensazione di sollievo.
  • Massaggio con allungamento. Oltre ad effettuare pressione sarà possibile eseguire dei movimenti che favoriscano l’allungamento ed il rilassamento dei muscoli maggiormente responsabili del disturbo dell’articolazione temporo-mandibolare. Tale pratica prevede l’utilizzo dei pollici (ove diventasse difficoltoso da soli sarà consigliato l’aiuto di un’altra persona). I pollici andranno posizionati in posizione parallela  rispetto alla linea della mandibola. A questo punto si dovranno premere i muscoli e far scivolare i pollici verso il basso (come per allontanare i muscoli dalla mascella superiore). Ultimo consiglio è quello di mantenere la posizione ed esercitare la pressione per alcuni secondi prima di lasciar andare.

Quelli appena elencati sono solo semplici consigli pratici da porre in essere in caso di dolore all’ATM. Ovviamente il primo step da fare è effettuare una visita di controllo col proprio odontoiatra di fiducia, per consentirgli di effettuare un’approfondita diagnosi e valutare quale piano terapeutico sia il più adatto alla situazione.

Lo sapevi che?

Come accennavamo, in alcuni casi il dolore all’articolazione temporo-mandibolare può essere legato ad una condizione di bruxismo/digrignamento dei denti durante il sonno. Tale condizione, oltre a provocare disturbi a carico dell’ATM, potrà causare uno stato di usura dentale e quindi dar vita alla sensibilità dentale. In questi casi sarà opportuno utilizzare specifici prodotti (dentifrici appositi ed uno spazzolino dalle setole morbide) ed effettuare regolari controlli e sedute d’igiene orale professionale per monitorare al meglio la situazione.