In che modo il caldo di questi giorni può rappresentare un fattore di rischio per la salute orale?

Gentili pazienti bentrovati.
Le temperature torride di questi giorni causano disagi e rischi conosciuti. Il Ministero della Salute ha stilato e diffuso indicazioni e linee guida (consultabili premendo sul seguente link di collegamento: https://www.salute.gov.it/portale/caldo/homeCaldo.jsp) per limitare il più possibile problemi di salute nella popolazione.

I consigli sono, in generale, i seguenti:

  • Evitare di uscire e praticare attività fisica durante le ore più calde
  • Bere almeno 1,5 litri d’acqua al giorno
  • Adottare un’alimentazione sana e che preveda il consumo di molta frutta e verdura.

Dal punto di vista orale, in che modo questo caldo può avere ripercussioni sulla salute di denti e gengive?

Il caldo eccessivo aggraverà le condizioni di salute orale, in particolare a livello di mucose e gengive. Secondo i professionisti le alte temperature causano in primis uno stato di generale disidratazione dell’organismo e, di conseguenza, una disidratazione a livello di mucose orali. L’effetto correlato ad una bassa idratazione è la xerostomia (ossia una riduzione significativa del flusso salivare). Tale fenomeno rappresenta un potenziale pericolo per la nostra salute orale in quanto può dar vita ad atrofie dei tessuti orali, delle mucose e causare un “assottigliamento” di queste nelle zone in cui sono presenti lesioni ulcerose (specialmente nei soggetti più anziani e/o più delicati). Uno scorretto flusso salivare, inoltre, rappresenta un fattore di rischio per l’insorgenza di carie e causa la modifica del fisiologico pH salivare (rendendo l’ambiente orale più acido). Ulteriore effetto negativo del caldo sulla salute orale è l’alterazione del microbioma orale: una variazione degli equilibri batterici potrà diventare la causa di un aumento di infezioni e stati infiammatori. Oltre ad un peggioramento del quadro clinico delle patologie ulcerose che colpiscono mucose e gengive,  potranno insorgere altri disturbi, come ad esempio la candidosi orale. L’alimentazione adottata durante l’estate può contribuire all’insorgenza di altri disturbi: lesioni eritematose, stomatiti, arrossamenti, insorgenza di ulcerazioni sulle mucose orali, ecc. L’aumento di tali lesioni sembrerebbe attribuibile al consumo maggiore di frutta, verdura cruda ed integratori, il quale sicuramente fa bene ed è raccomandato per il caldo, ma dall’altro lato potrebbe dar vita ad intolleranze alimentari. Tipico esempio: il consumo eccessivo di pomodori, fragole, ananas… sono tutti alimenti potenzialmente in grado di aumentare lesioni ed irritazioni della mucosa orale.

Le alte temperature di questi giorni, oltre a creare problemi gengivali e di mucose orali, possono danneggiare anche i denti.

In che modo?

Il caldo rovente può favorire la formazione di ascessi, sopratutto in caso di:

  • Elementi dentali già trattati (devitalizzati) o che sono stati medicati (in cui è in corso e non si è ancora conclusa la terapia canalare)
  • In presenza di carie non curate
  • Durante la fase di permuta (quindi tra la caduta dei denti da latte e la crescita dei denti definitivi) nei bambini.

Conclusioni…

L’estate è sicuramente un bel periodo dell’anno, ma per viverla serenamente è opportuno prestare attenzione ed adottare precauzioni per salvaguardare la propria salute. I consigli degli esperti sono quelli di bere opportune quantità di acqua (evitando bevande zuccherine, gassate ed alcoliche) per mantenere un corretto stato d’idratazione, adeguare la propria alimentazione al caldo preferendo il consumo di frutta e verdura (prestando però attenzione alle possibili intolleranze alimentari), controllare lo stato di salute di denti e gengive, curare attentamente la propria igiene orale, effettuare controlli e sedute d’igiene orale professionale per monitorare lo stato di salute generale della cavità orale. Infine, come consigliato dagli esperti del campo odontoiatrico, per i soggetti in cura con determinati farmaci sarebbe opportuno consultare il proprio medico curante per valutare gli effetti di tali medicine sul cavo orale in una condizione di scarsa salivazione (in quanto ricordiamo che proprio alcuni farmaci possono causare la xerostomia o ove questa sia già presente peggiorarla).

Fonte:

Odontoiatria33