I danni del fumo iniziano dalla bocca.

Gentili pazienti bentrovati.

Nell’articolo di questa settimana parleremo degli effetti negativi che il fumo ha sulla nostra salute ed in particolare su quella orale. Il fatto che il fumo danneggi la salute è risaputo, ma nonostante ciò a volte non si conoscono tutti gli effetti negativi che il tabacco provoca a livello orale.

Partiamo da un dato…

le sigarette non rappresentano gli unici prodotti che agiscono negativamente sulla salute orale: ogni forma di tabacco è potenzialmente pericolosa e rappresenta una minaccia. Per praticità parleremo di sigaretta, ma il concetto viene esteso e vale allo stesso modo anche per: sigari, sigarette elettroniche, ecc. L’unica differenza tra sigaretta e sigaro sta nel fatto che quest’ultimo non si aspira (non si procede cioè all’inalazione del fumo). Tale aspetto riduce i danni ai polmoni, ma non diminuisce il rischio di tutte le varie problematiche orali legate a tale abitudine. La prima tappa del fumo all’interno del nostro organismo è proprio la cavità orale, attraversandola esso arriva in ogni distretto corporeo (arterie, vene, cuore, bronchi, polmoni, pelle, etc.) con effetti estremamente nocivi dovuti alle sostanze tossiche presenti nelle sigarette. Quando si accende una sigaretta si verifica il primo effetto negativo: la combustione. La bocca (ed in generale la cavità orale) è il primo distretto a subirne gli effetti.

Come agisce il fumo sulla nostra salute orale?

Ecco un breve elenco:

  • Proprio a causa della combustione e per via della presenza di catrame al loro interno, le sigarette aumentano notevolmente il rischio di sviluppare il cancro orale. Tale patologia è estremamente pericolosa e, ove non diagnosticata tempestivamente, può rappresentare un rischio mortale per l’individuo che ne risulta affetto. Secondo l’OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità) il fumo è responsabile di circa il 90% di tutti i tumori maligni che possono colpire il cavo orale.
  • Aumento di malattie e problemi gengivali. In primis della malattia parodontale (anche conosciuta come piorrea), la principale causa di perdita di elementi dentali nella popolazione adulta. La nicotina, le altre sostanze contenute nel tabacco e la combustione causano un’alterazione dell’equilibrio batterico orale ed una predisposizione infiammatoria. Tali condizioni favoriscono la rapida progressione della patologia ed il peggioramento della salute gengivale.
  • Recessioni e danni ai tessuti gengivali. L’infiammazione legata al fumo avrà come conseguenza uno stato infiammatorio che causerà forti irritazioni a livello di mucose orali. In questa condizione le gengive tenderanno a “ritirarsi” (quella che viene indicata come retrazione gengivale) lasciando scoperte le radici dentali che normalmente sarebbero da queste protette. In questi casi gli effetti saranno molteplici: aumento del rischio di sviluppare lesioni cariose, sensibilità dentale al caldo/freddo (in quanto le terminazioni nervose risultano maggiormente esposte) e mobilità dentale.della ridotta fumare, in quanto i tessuti devono ossigenarsi e non essere esposti al calore ed all’infiammazione dovuti al fumo di sigaretta. Fumare dopo una chirurgia potrebbe comprometterne il risultato e rendere la guarigione ed il decorso molto più lento e complesso.
  • Sempre per via dei fattori associati alle sostanze contenute nella sigaretta, della riduzione del flusso salivare con secchezza intra-orale ed a causa dello squilibrio batterico che si crea, il fumo può dare origine ad alitosi. Essa mostra un impatto negativo su vari aspetti della vita quotidiana del soggetto: influenza la comunicazione interpersonale e può rappresentare  una fonte di disagio personale ed imbarazzo nelle relazioni sociali.
  • Il fumo è il principale responsabile delle macchie sui denti, in quanto crea discromie e segni non rimovibili tramite lo spazzolamento. Oltre a danneggiare la nostra salute il fumo renderà “ingiallito” ed antiestetico il nostro sorriso. Le medesime pigmentazioni riguarderanno anche i materiali utilizzati per restauri conservativi e/o protesici.
  • Accumulo maggiore di tartaro: per limitare i danni e per ridurre le malattie gengivali, sarà necessario effettuare sedute d’igiene orale professionale con maggiore frequenza rispetto ad un soggetto sano e non fumatore.
  • Aumenta la predisposizione al riassorbimento osseo.
  • L’esposizione ripetuta e prolungata al fumo, l’aumento della temperatura e la riduzione di ossigeno provocate dalle sigarette comporteranno una minore biodiversità del microbiota orale, con una presenza superiore ed una predisposizione alla colonizzazione batterica di agenti parodonto-patogeni.
  • Il fumo “uccide” la percezione dei sapori, in quanto rimane in bocca il gusto del tabacco e le papille gustative risultano inferiori di numero e più piatte. Di conseguenza il livello di percezione del sapore è ridotto rispetto ad un soggetto non fumatore.


Smettere di fumare è importante per il benessere e per lo stato di salute orale.
Il consiglio è quello di interrompere questa pessima abitudine, evitando escamotage o alternative comunque dannose per la salute. In particolare evitare le sigarette elettroniche o chewing-gum alla nicotina. Questi ultimi, infatti, non rappresentano una soluzione adatta per smettere di fumare tutelando la propria salute. La quantità di nicotina contenuta (che ricordiamo essere un composto tossico) a volte risulta più alta in questi chewing-gum rispetto a quella presente in una sigaretta.

Fumo e malattia parodontale.

La malattia parodontale è una patologia che colpisce il tessuto di sostegno dei denti: il parodonto. Secondo gli studi ed i dati internazionali il fumo (assieme al diabete) rappresenta il principale fattore di rischio per le piorrea, oltre che essere in grado di peggiorare la situazione parodontale da 2 ad 8 volte in più rispetto ad un soggetto non fumatore. Nei pazienti fumatori emergono variazioni sostanziali nella composizione della microflora subgengivale, favorendo la colonizzazione dei patogeni parodontali. I fumatori mostrano infatti una percentuale superiore di tasche parodontali con batteri patogeni, tra cui risulta presente il Porphyromonas gingivalis. Tutto ciò, sommato ad una risposta immunitaria alterata per via di reazioni infiammatorie legate dall’abitudine del fumo, rende il trattamento della parodontite più difficile e con minori possibilità di successo.

Conclusioni…

Smettere di fumare porterà benefici notevoli per il nostro benessere, migliorando le condizioni di salute generale e quelle orali. Per i pazienti che non sono ancora riusciti a smettere di fumare è fondamentale eseguire periodiche e regolari visite di controllo dal proprio odontoiatra di fiducia e sottoporsi a regolari le sedute di igiene professionale col proprio igienista dentale.

Lo sapevi che?

Lo sapevi che anche il fumo passivo è associato ad un elevato rischio di ammalarsi di cancro? Per questo è importantissimo (se non si riesce a smettere) evitare di fumare in casa o nei luoghi chiusi, soprattutto se sono presenti non fumatori e bambini.

Fonti:

Aiditalia