Gentili pazienti, bentrovati!
Nel seguente articolo parleremo di bio-compositi.
Prima di tutto chiariamo cosa si intenda con bio-compositi: questi materiali sono dei prodotti naturali ottenuti unendo materie prime diverse. Possiamo definirli come un’evoluzione dei materiali compositi, in quanto vengono realizzati con lo stesso principio ma limitando l’uso di materie sintetiche e preferendo fibre e materiali di origine naturale.
Utilizzare un materiale bio-composito significa adottare un materiale naturale, resistente e performante.
Negli ultimi anni questi materiali hanno preso piede e vengono utilizzati in moltissimi settori: edilizia, meccanica, settore medico ed odontoiatrico.
Materiali bio compatibili in odontoiatria….
L’utilizzo di questi specifici materiali in ambito odontoiatrico non è solo un’evoluzione, ma una vero e propria rivoluzione dell’ambito odontoiatrico e, in particolare nel campo della conservativa estetica e funzionale.
Nelle prossime righe, verranno illustrate le principali caratteristiche dei materiali da otturazione, del loro utilizzo e della loro evoluzione.
Prima di tutto occorre sottolineare come, ad oggi, siano disponibili una grande varietà di materiali (con indicazioni d’uso diverse e particolari) per effettuare le otturazioni e come questi materiali abbiano caratteristiche molto diverse l’uno dall’altro.
Il vostro odontoiatra di fiducia saprà orientarsi verso un determinato materiale dopo aver effettuato una valutazione e una diagnosi della situazione concreta per capire quali vantaggi si otterranno utilizzando un determinato composito. I vari compositi, infatti, possiedono diversa: durezza, resistenza alla compressione, resistenza alla trazione ed un diverso livello di elasticità che determinano il loro ambito di utilizzo.
Importante sottolineare come, nonostante i miglioramenti e le innovazioni avvenute in materia, i compositi ad oggi esistenti sono comunque prodotti di sintesi ma che non rilasciano mercurio (come accade invece per le amalgame) e sono privi di metalli o coloranti che potrebbero rivelarsi dannosi per la nostra salute.
I compositi dentali sono, per antonomasia, il materiale da otturazione maggiormente utilizzato. Essi rientrano nella più vasta categoria delle resine. Essi si prestano sia per otturazione posteriori, sia per quelle anteriori, dando ottimi risultati estetici.
Otturazioni e materiali….
L’insorgenza di una lesione cariosa dovrà essere rimossa (questo verrà eseguito dal vostro odontoiatra effettuando un’otturazione o una ricostruzione o un intarsio, in base alla situazione concreta che si presenterà), in quanto attraverso la sua azione degenerativa sarà in grado di creare un “buco” all’interno dell’elemento dentale.
La tecnica di otturazione attraverso l’utilizzo di compositi viene anche chiamata otturazione adesiva, in quanto i compositi, attraverso l’utilizzo di uno specifico adesivo, vengono incollati alla superficie dentale su cui è stata rimossa la lesione cariosa.
Col passare degli anni sono emersi diversi timori legati ai materiali utilizzati per curare le carie, in quanto alcuni di questi potrebbero non far bene alla nostra salute. Specifici materiali potrebbero, infatti, essere metabolizzati (o attraverso la mucosa nasale o tramite la respirazione bronco-polmonare) o potrebbero diffondersi nel nostro organismo proprio per via del contatto con la dentina e la polpa dentaria.
Generalizzando, possiamo riportare i risultati di alcuni studi scientifici, i quali hanno sottolineato come esistano relazioni tra la tossicità di alcuni materiali e l’insorgenza di alcune patologie in pazienti predisposti (come ad esempio l’artrite reumatoide, il morbo di Alzheimer, ecc.). Proprio per tutti questi motivi la ricerca ha condotto all’individuazione di sostanze alternative, totalmente biocompatibili, ma ugualmente resistenti che consentono di produrre otturazioni efficaci sia dal punto di vista estetico (consentendo la riproduzione di particolari pigmentazioni e garantendo un risultato estremamente naturale) sia da quello pratico.
Lo sviluppo odontoiatrico in questa direzione ha consentito di ottenere un materiale composito con caratteristiche fisico-meccaniche estremamente simili a quelle del dente naturale. I bio-compositi sono il tipico esempio di questi materiali per otturazioni bio-compatibili e bio-integrabili.
L’odontoiatria biologica consiste proprio in questo nuovo approccio che considera la salute dentale unitamente a quella generale, attraverso l’uso di tecniche e metodi di lavoro innovativi che consentono di mettere in relazione il benessere della cavità orale con il resto del corpo.
L’estrema professionalità ed il continuo aggiornamento del vostro odontoiatra di fiducia consentirà uno studio completo ed un approccio volto a curare la vostra salute (non solo orale) a 360°.
Tutto ciò grazie anche all’approccio multidisciplinare di più professionisti che collaborano verso un unico obiettivo (a riguardo ricordiamo come sia importante la collaborazione di odontoiatra ed osteopata per migliorare la postura, seguire un’alimentazione corretta ed uno stile di vita equilibrato per avere denti sani e per mantenere in salute il nostro organismo).
Quindi…perché c’è così tanto da dire e perché è così importante il materiale utilizzato per effettuare delle “semplici otturazioni”?
La risposta è da ricercare all’interno delle interazioni dei vari materiali dentali utilizzati per eseguire i restauri conservativi con tutto l’organismo.
Tutto ciò è legato anche al fatto che i problemi dentali e le varie patologie che possono colpire le nostre gengive risultano essere centrali nell’odontoiatria moderna e per questo la visione globale dovrà necessariamente prendere in considerazione anche i materiali utilizzati.
I compositi biologici consistono nella sintetizzazione di più concetti in un unico prodotto: estetica, postura e funzione.
Caratteristiche principali dei bio compositi sono:
- L’elevata biocompatibilità chimica (non contiene Co-monomeri né Bis-GMA né nano-particelle libere di resina) e biomeccanica (abrasione come lo smalto naturale)
- La maggiore resistenza in confronto ad altri compositi,
- L’elevata lavorabilità: sarà facilmente scolpibile e non mostrerà la tendenza ad attaccarsi allo strumento
- Il colore e la lucidità naturale e duratura
Attraverso l’utilizzo di bio-compositi sarà possibile realizzare restauri biocompatibili che garantiranno un’integrazione eccellente senza alcun rilascio di sostanze dannose per la nostra salute. Essi, infatti, non contengono Bisfenoli*(sostanze chimiche) né sostanze sintetiche non compatibili col nostro organismo.
In più, questo materiale ha caratteristiche ideali per modellare i restauri, dimostra un’elevata resistenza all’abrasione, sono disponibili varie tonalità di colore e permettono di ottenere superfici che si lucidano perfettamente e che donano grande brillantezza all’elemento dentale otturato.
Conclusioni…
Grazie ai progressi avvenuti negli ultimi anni, i compositi di oggi risultano essere compatibili con il nostro organismo e presentano caratteristiche estetiche che li rendono impeccabili.
Per avere maggiori informazioni o per prenotare la vostra visita di controllo non esitate a contattarci!
* Il Bisfenolo A rientra tra quelle sostanze definite “interferenti endocrini”, essendo in grado di interagire con gli equilibri ormonali dell’organismo, per questo il suo utilizzo è stato regolamentato e controllato. Ad esempio, a partire dal 2011, è stato vietato nella produzione di biberon nei paesi europei.
In ambito odontoiatrico i compositi possono venire in contatto con la polpa dentale durante i restauri o con i tessuti periapicali nella terapia odontoiatrica ed endodontica. Di conseguenza le componenti rilasciate nel cavo orale possono provocare effetti tossici sui tessuti della nostra bocca, per questo è importante che vengano utilizzati materiali certificati, di qualità e privi di queste sostanze che potrebbero influenzare la nostra salute orale.