Cause, Rimedi e Consigli.

 

Gentili pazienti bentrovati!

In questo articolo scopriremo le caratteristiche di una patologia spesso imbarazzante e che riguarda un elevato numero di soggetti: l’alitosi.

Il termine alitosi (o comunemente indicato con “alito cattivo”) fa riferimento ad uno sgradevole odore emesso durante la respirazione e fonazione. Tale disturbo può riguardare soggetti di qualsiasi età (anche se è più frequente nei soggetti più adulti o in età infantile) e riguarda sia gli uomini che le donne.

L’importanza, da un punto di visto psico-sociale, di tale disturbo è legata al fatto che i soggetti che ne soffrono proveranno un forte senso di imbarazzo, destabilizzando le proprie relazioni interpersonali e mettendo anche a disagio il soggetto interlocutore.

 

I dati ci dicono che circa 1 persona su 2 (quindi metà della popolazione) soffra di tale disturbo e che il principale motivo sia da ricercare nella scarsa e scorretta igiene orale (circa nel 80% dei casi). Ciò ovviamente non esclude che esistano altre cause le quali andranno ricercate con l’aiuto del vostro odontoiatra di fiducia.

Come capire se si ha l’alito cattivo?

Non è sempre facile valutare il proprio alito, un metodo semplice è raschiare con cucchiaio di plastica usa e getta la parte posteriore della lingua, lasciar essiccare ed annusare l’odore residuo.

Per ciò che riguarda la diagnosi medica dell’alitosi vi sono svariati metodi: solitamente il professionista (odontoiatra, gastroenterologo, ecc.) esegue una valutazione personale dell’alito del paziente; in altri casi si possono effettuare specifici esami attraverso l’uso di adeguati macchinari (come ad esempio l’Halimeter).

La corretta e tempestiva diagnosi dell’alitosi consentirà un trattamento corretto e che preveda semplici misure quotidiane da adottare per eliminare o comunque attenuare tale problema (ricordiamo come in moltissimi casi sia sufficiente migliorare la propria igiene orale domiciliare e sottoporsi a costanti sedute d’igiene orale professionale).

 

Cause dell’alitosi…

L’alito cattivo può essere determinato da numerose condizioni che spaziano dalla semplice indigestione di alcuni cibi (come ad esempio aglio o cipolla) fino a vere e proprie patologie.

In generale possiamo sostenere che questo sgradevole disturbo sia legato al ristagno di residui di cibo tra i denti, dalla presenza di placca batterica e conseguente azione dei batteri contenuti nel biofilm, fumo di sigaretta, ridotta idratazione della mucosa orale (bocca secca), presenza di protesi dentarie o apparecchi ortodontici non correttamente puliti o scarsa pulizia della lingua.

In numerosi casi l’alitosi altro non è che un riflesso di un problema locale: denti cariati, malattia parodontale o pessima igiene orale. Fortunatamente il nostro corpo è una macchina “perfetta” ed i flussi salivari ed il bere molta acqua faciliteranno l’eliminazione dei residui alimentari, batteri e contribuiranno alla detersione degli elementi dentali.

Facciamo ora un elenco di possibili cause dell’alitosi:

  • Malattie digestive (reflusso gastroesofageo, xerostomia, ecc.),
  • Malattie sistemiche (diabete, disfunzioni epatiche o renali),
  • Malattie respiratorie (tonsillite, riniti, bronchite e sinusite per esempio),
  • Respirare con la bocca (cattiva abitudine che rende il cavo orale asciutto impedendo alla saliva di svolgere la sua naturale azione antibatterica),
  • Disfunzioni metaboliche,
  • Assunzione e consumo di specifici cibi o sostanze in grado di causare alitosi (al riguardo ricordiamo: cipolla, aglio, latte, formaggio, gelato, alcuni farmaci, caffè, bevande zuccherate, ecc.),
  • Scarsa salivazione,
  • Pessima igiene orale,
  • Digiuni o diete eccessive,
  • Presenza di carie non curate o malattia parodontale,
  • Presenza di residui di cibo e placca in bocca,
  • Infezioni locali (per esempio la candidosi orale o mughetto),
  • Stress,
  • Fumo,
  • Assunzione di alcool.

Dal precedente elenco emerge il fatto che l’alitosi cronica può rappresentare la spia di allarme di altre patologie e problemi e per questo sarà opportuno diagnosticarla in tempo e comprenderne l’origine per ristabilire uno stato di benessere del nostro corpo.

 

Cure e Rimedi.

Per prevenire e contrastare l’alitosi sarà necessario prestare molta attenzione e cura all’igiene orale: tutto ciò sarà possibile attraverso la scrupolosa pulizia dei denti con spazzolino, filo interdentale, scovolini e collutori che ci consentirà di rimuovere gran parte dei residui alimentari e combattere l’alito cattivo. Importante avere a mente che anche la corretta pulizia della lingua avrà un ruolo fondamentale nel combattere l’alitosi, quindi non bisogno dimenticarsi di lavare accuratamente anche questa parte della nostro bocca.

Ricordiamo come la placca batterica si depositi costantemente sulle superfici dei denti e negli spazi inter-prossimali (cioè tra dente e dente), provocando l’alitosi. I batteri presenti nel biofilm, infatti, decompongono i residui di cibo presenti nella bocca e in questa loro attività rilasciano un gas dall’odore sgradevole che provoca, appunto, l’alito cattivo.                       Anche se lavarsi i denti sembra un gesto banale e scontato, se non viene fatto nel modo corretto e con regolarità darà origine a questo imbarazzante problema (oltre a comportare un aumento del rischio di lesioni cariose e insorgenza di malattia parodontale).

Oltre a migliorare la propria igiene orale (lavando i denti almeno 3 volte al giorno ed utilizzando filo interdentale e scovolino) e chiedere indicazioni al proprio odontoiatra di fiducia, esistono altri rimedi per contrastare e prevenire l’alitosi.

Vediamone alcuni:

  • Sottoporsi a costanti sedute d’igiene orale professionale e visite di controllo dal proprio odontoiatra di fiducia,
  • Pulire accuratamente la lingua (volendo possono utilizzarsi appositi pulisci-lingua),
  • Assumere compresse per l’alito o di oli essenziali,
  • Utilizzare collutori per effettuare sciacqui e gargarismi ad azione antisettica e antibatterica (spesso a base di menta, eucalipto, ecc.),
  • Bere molta acqua per evitare la secchezza del cavo orale,
  • Masticare chewing-gum che favoriscano la produzione di saliva,
  • Smettere di fumare,
  • Limitare il consumo di bevande alcoliche e di caffè,
  • Prestare attenzione all’alimentazione seguita (evitando cibi eccessivamente speziati o troppo conditi),
  • Aumentare e favorire il consumo di frutta e verdura,
  • Ridurre il consumo di cibi e bevande zuccherate (in quanto favoriscono la proliferazione della placca batterica),
  • Nel caso in cui siano presenti protesi o apparecchi ortodontici curarne molto bene l’igiene (utilizzando specifiche soluzioni disinfettanti),
  • Nel caso in cui l’alitosi sia legata ad altre patologie e problemi (come ad esempio in caso di reflusso gastroesofageo) sarà importante risolvere prima di tutto la causa scatenante di questi,
  • Tra i rimedi naturali ricordiamo l’assunzione di bevande agli agrumi (soprattutto limone da utilizzare anche per condire la verdura), il prezzemolo, il sedano, la cannella, i chiodi di garofano e lo yogurt.

Ed ecco qui alcune piccole pratiche quotidiane da adottare per contrastare l’alito pesante e per limitare l’odore sgradevole che proviene dal cavo orale e che può compromettere i nostri rapporti interpersonali.

 

 

 

 

Alitosi e bambini…

Molto spesso l’alitosi può interessare anche i più piccini, ovviamente per motivi diversi da quelli che attengono agli adulti.

 

 

L’alitosi dell’età infantile è legata principalmente a:

  • Scarsa igiene orale (accentuata dalla presenza di apparecchio ortodontici)
  • Passaggio dalla dentizione decidua a quella permanente,
  • Presenza di carie,
  • Patologie che riguardano l’apparato digerente (il cosiddetto “acetone”),
  • Patologie dell’apparato respiratorio (in primis Tonsillite).

Sicuramente in questa fase i genitori giocheranno un ruolo fondamentale, in quanto saranno i primi ad accorgersi di tale problema e saranno anche i primi ad individuare l’origine di tale disturbo e cercare di porvi rimedio con l’ausilio dell’odontoiatra di famiglia.

Altro compito importante affidato ai genitori è che venga trasmessa l’importanza dell’igiene orale e della cura di se stessi. Primo passo sarà quello di insegnare ai più piccoli come lavarsi i denti in modo corretto ed attento, imparando ad utilizzare lo spazzolino in maniera corretta e utilizzando anche il filo interdentale.

Una volta apprese, come fossero un gioco, queste preziose abitudini faranno parte della routine quotidiana del bambino che le porterà con se anche da adulto!

 

 

Per avere maggiori informazioni o se hai domande sull’alito cattivo, contattaci e prendi un appuntamento per saperne di più!

 

 

 

LO SAPEVI CHE?

Lo sapevi che esiste anche un disturbo psicologico in cui il paziente lamenta una forte alitosi, quando in realtà non è vero? Tale timore infondato di alitosi prende il nome di alitofobia.

 

Perché appena svegli l’alito ha un cattivo odore?

Ciò avviene in quanto il riposo notturno diminuisce il flusso salivare e quindi la saliva non risulta in grado di pulire bocca e cavo orale dalla presenza di batteri e microrganismi e ciò spiega, almeno in parte, come mai l’alito cattivo sia particolarmente comune al risveglio!

 

Cosa mangiare in caso di alitosi?

Il sedano è estremamente rinfrescante ed aiuta a pulire la bocca. Altri cibi utili da masticare in caso di alitosi sono: chiodi di garofano, frutta, verdura, tè verde e yogurt.