Gentili pazienti bentrovati!
Oggi parleremo di due patologie che possono emergere nel nostro cavo orale: il mucocele e la ranula!
Partiamo dal MUCOCELE…
Con il termine mucocele viene designata una formazione cistica caratterizzata da un eccessivo accumulo di liquido mucoso.
Tale lesione appare come una tumefazione circoscritta, paragonabile ad una bolla colma di liquido denso e trasparente. Questo rigonfiamento può essere paragonato ad una cisti.
Il mucocele nella maggior parte dei casi si manifesta nel cavo orale, ma non sono esclusi limitati casi in cui si può manifestare all’interno delle cavità paranasali o in altre zone del corpo (ricordiamo come potenzialmente esso sia in grado di emergere sulla superficie di qualsiasi epitelio, tra cui rientrano anche intestino ed apparato genitale).
Per quanto riguarda i soggetti esposti al rischio, sottolineiamo come solitamente coinvolge bambini dai 10 anni in su ed adulti fino ai 30 anni (anche se ciò non toglie che possa comparire anche ad altre età).
Attraverso quali modalità si manifesta l’insorgenza del mucocele?
- Rottura (legata a trauma o per caso fortuito) di una ghiandola collocata all’interno di un tessuto o organo contenente materiale mucoso (detta anche cisti da ritenzione).
- Intasamento o ostruzione di un dotto o di una cavità fisiologica che comporta una fuoriuscita di muco nel connettivo circostante e conseguente reazione infiammatoria (cisti da stravaso).
In entrambi i casi vi saranno aspetti comuni per ciò che attiene la conformazione clinica, mentre vi saranno differenze per ciò che attiene l’aspetto istopatologico e per ciò che attiene alla sua origine e alle varie modalità di sviluppo.
Nel primo caso si verificherà un’ostruzione del flusso salivare e di conseguenza la ghiandola si gonfierà creando appunto il mucocele. Molto spesso questo tipo di lesione sarà una conseguenza derivante dalla presenza di un tessuto cicatriziale, derivare da un calcolo e, in rari casi, conseguire ad una neoplasia.
Nel caso, invece, di mucocele da stravaso questo si manifesterà a seguito di un evento traumatico che agirà sul dotto escretore di una ghiandola salivare, causandone la rottura e fuoriuscita di muco nel tessuto circostante, il quale darà inizio ad una reazione infiammatoria circoscritta.
Come spesso sottolineiamo il nostro corpo è una ricerca costante di equilibrio e ogni circostanza è in grado di influenzare il nostro benessere.
A riguardo è bene comprendere come alcune situazioni e condizioni possano influenzare notevolmente l’insorgenza del mucocele. Tra queste ricordiamo:
– Infiammazioni
– Traumi locali
– Presenza di tessuto cicatriziale
– Alterata funzione delle ghiandole salivari (scialolitiasi)
– Presenza di piercing
– Morsicature di labbra o guancia
– Rottura accidentale di una ghiandola salivare
– Utilizzo di apparecchi ortodontici
– Antecedenti interventi di chirurgia orale
Caratteristiche e sintomi del mucocele orale…
Prima caratteristica da sottolineare è che il mucocele non risulta essere una patologia infettiva.
Lo sviluppo di tale lesione è lento e può partire da limitate dimensioni (pochi mm) fino ad arrivare a dimensioni maggiori (raggiungendo e, a volte, superando il cm). La lesione può ridurre le proprie dimensioni in base al riassorbimento o alla rottura della lesione e, in un secondo momento, riacquistare la medesima dimensione in seguito alla riproduzione di muco.
Molto spesso il mucocele risulta essere asintomatico per diverso tempo, non correlandolo a nessun tipo di fastidio (quindi assenza di dolore e progressivo aumento delle sue dimensioni); in altri casi invece potrebbe causare dolore in quanto l’aumento notevole di volume potrebbe comprimere gli organi vicini e creare fastidio.
Nei casi in cui verificasse un’infezione del mucocele potrebbe verificarsi un ascesso nella zona circostante.
Il mucocele orale si manifesta come un rigonfiamento dalla superficie liscia, solitamente sul labbro inferiore (anche se non sono esclusi casi in cui emerga sotto la lingua o sulla mucosa della guancia).
Ricordiamo inoltre come la presenza di tale lesione potrebbe avere effetti negativi e limitare alcune funzioni quotidiane del soggetto quali ad esempio: masticazione, fonazione, deglutizione e, in limitati casi, la respirazione.
Per quanto riguarda la sua evoluzione, in alcuni casi, può risolversi autonomamente nel senso che la formazione cistica tenderà ad assorbirsi spontaneamente o, in altri casi, potrà verificarsi la rottura spontanea e conseguente fuoriuscita del liquido. In determinati casi, invece, potrà rendersi necessaria l’asportazione chirurgica del mucocele o comunque lo svuotamento della sua cavità (drenaggio chirurgico).
Diagnosi del mucocele e trattamento…
Il vostro odontoiatra di fiducia sarà in grado di effettuare la diagnosi del mucocele orale.
Se si tratta di lesione superficiale potrà effettuarsi una diagnosi che lo leghi ad un evento specifico (ad esempio un fatto traumatico accidentale dopo il quale è emerso il mucocele) oppure potrà effettuare la diagnosi analizzando l’aspetto della lesione (forma, diametro, dimensione, colore, ecc.)
Nel caso in cui la formazione del mucocele non sia legata ad un evento specifico potranno rendersi necessari ulteriori accertamenti (diagnosi differenziali) che consentano la conoscenza dell’eziologia (in alcuni casi specifici potrà rendersi necessario l’esame istologico, a seguito di biopsia o di rimozione del mucocele).
Cura e trattamento…
Il trattamento del mucocele varia in base alla sintomatologia e al punto in cui è sorto, valutando il trattamento migliore per il caso concreto.
Le forme più superficiali di questa lesione vanno spesso incontro ad un processo di regressione spontanea (rendendo quindi inutile un trattamento, in quanto si risolvono in modo autonomo).
In molti casi, invece, potrà essere necessaria l’aspirazione del contenuto o il trattamento chirurgico dello stesso (escissione chirurgica). Tale ultima scelta verrà valutata attentamente, tenendo presente quale livello di disturbo estetico/funzionale rappresenta e quanto sia limitante per il paziente.
Nei casi in cui si decidesse di non procedere con il trattamento, il mucocele potrà permanere diverse settimane ed essere caratterizzato da periodiche regressioni seguite da recidive o da rottura spontanea (con conseguente emissione di liquido).
Per limitare al massimo le recidive e, nel caso in cui si renda necessaria, l’escissione chirurgica sarà in grado di limitarle e di ristabilire la corretta e fisiologica canalizzazione di un dotto.
Scopriamo ora cos’è la Ranula!
Nel caso in cui il mucocele si manifestasse sul pavimento orale prenderà il nome di ranula (o mucocele della ghiandola salivare sottolinguale e anche in questo caso possiamo parlare di cisti da stravaso/ ritenzione).
Essa avrà natura benigna e la sua comparsa sarà conseguente ad un’ostruzione del dotto escretore di una ghiandola salivare.
In altre parole, la ranula altro non è che una cisti legata al ristagno di saliva: le ghiandole salivari producono saliva e iniziano a gonfiarsi nel momento in cui c’è un problema di drenaggio di questa all’esterno. La causa va spesso ricercata nella fase embrionale in quanto si tratta di un’altra azione del corretto sviluppo della ghiandola salivare. Ulteriore causa può essere quella connessa a stati di infiammazione cronica. In tal caso durante la guarigione dell’infiammazione si creano aderenze cicatriziali all’interno della ghiandola o del dotto escretore, compromettendone la corretta funzione. Infine ricordiamo come la presenza di un calcolo, che limiti il drenaggio salivare, possa causare la formazione di una ranula.
Per vedere bene questa lesione sarà sufficiente sollevare la lingua (spingendola verso il palato) in questo modo emergerà e si noterà questa tumefazione.
La ranula ha un aspetto tondo, leggermente bluastro, ricoperta della stessa mucosa che ricopre anche tutto il resto del pavimento linguale e alla palpazione è morbida.
L’eziologia riguarda una rottura traumatica del dotto escretore di una ghiandola salivare o alla presenza di un calcolo che ne determina l’ostruzione.
Solitamente la ranula non crea dolore (in base alle dimensioni raggiunte potrebbe creare fastidio), alla palpazione risulta morbida e contiene al suo interno un liquido sieroso (spesso altro non è che saliva prodotta che tende a concentrarsi).
Se la ranula raggiunge grandi dimensioni può determinare uno spostamento della lingua rischiando di compromettere la funzione masticatoria. Anche in caso di ranula, come per il mucocele, può verificarsi una rottura spontanea e fuoriuscita di liquido.
La ranula è solitamente caratterizzata da una crescita estremamente lenta (può iniziare un giovane età e creare problemi negli anni successivi).
Una delle conseguenze negative della sua formazione è il rischio che, aumentando la sua dimensione, sollevi il pavimento della bocca creando scompensi meccanici alla masticazione, alla fonazione ed alla deglutizione.
Diagnosi.
Il vostro odontoiatra di fiducia avrà tutti i mezzi necessari per effettuare una corretta diagnosi ed escludere tumefazioni di altra natura, sia attraverso l’osservazione ed il costante controllo, sia effettuando un controllo sul contenuto della ranula che sarà effettuato attraverso l’aspirazione del liquido (che dovrà essere saliva).
Per quanto riguardo, invece, i trattamenti il vostro odontoiatra potrà decidere se procedere chirurgicamente (asportando la cisti) o se procedere creando un dotto escretore della ghiandola. Anche in caso di ranula vi è il rischio di recidiva e ricordiamo come a seguito dell’asportazione chirurgica sia necessario tenere il cavo orale pulito e privo di batteri.
Conclusioni
Ranula e mucocele del cavo orale sono lesioni riscontrabili abbastanza frequentemente.
Sono, nella maggior parte dei casi, tumefazioni benigne ma che devono essere monitorate e tenute sotto controllo.
Per maggiori informazioni non esitare a contattarci!
Lo sapevi che?
Lo sapevi che il mucocele può presentarsi anche in altre zone del nostro organismo? Ad esempio ricordiamo: mucocele dei seni nasali e paranasali, mucocele del dotto naso-lacrimale e (molto raro) mucocele dell’appendice.
Ranula & mucocele:
Si tratta di tumefazioni piuttosto comuni, ma solo una percentuale limitata di queste lesioni (inferiore all’1%) richiede un intervento chirurgico.
Il nome “Ranula” è stato scelto per via della somiglianza della cisti alle sacche membranose gonfie che le rane mostrano ai lati della mandibola!