Gentili pazienti bentrovati.
Prima di analizzare insieme quale sia l’alimentazione maggiormente consigliata durante un trattamento ortodontico (e che comunque sia adeguata alla crescita dei ragazzi) facciamo una piccola introduzione sull’ortodonzia e sugli apparecchi ortodontici esistenti.
Ortodonzia…
L’ortodonzia è uno specifico ramo dell’odontoiatria che si occupa sia delle problematiche ossee, sia della prevenzione, della diagnosi, della cura e della correzione delle malocclusioni presenti, qualora vi sia una cattiva relazione tra l’arcata dentaria superiore (mascellare) e quella inferiore (mandibolare).
La cura ortodontica ha come scopo finale il raggiungimento di una nuova posizione dei denti che risponda in modo corretto ad esigenze funzionali ed estetiche, oltreché dell’armonico sviluppo dell’osso mascellare superiore ed inferiore della mandibola.
Tra gli scopi della terapia ortodontica vi è anche quello di correggere specifiche parafunzioni ( ossia funzioni di base che sono però alterate nella loro essenza) che potrebbero compromettere il corretto sviluppo ed il benessere generale. Tra queste ricordiamo: deglutizione atipica e digrignamento degli elementi dentali.
Il vostro ortodontista di fiducia sarà lo specialista che effettuerà una valutazione clinica ( il famoso studio del caso: valutazione fotografica, impronte delle arcate dentarie e radiografie) da cui emergerà la diagnosi individuale e da cui si potrà progettare lo spostamento dei denti necessario.
In base a tale studio del caso l’ortodontista deciderà quale apparecchio ortodontico sarà maggiormente adatto al vostro caso concreto ( ogni dispositivo genera pressioni e trazioni specifiche che consentiranno lo spostamento dei denti) e che permetta il raggiungimento dell’obiettivo preposto.
Diverse fasi ortodontiche…
Risulta possibile distinguere differenti fasi della terapia ortodontica.
- Preventiva: tale fase può anche essere definita pre-adolescenziale, in essa i piccoli pazienti presentano ancora la dentizione da latte (decidua) o mista ed il complesso maxillo-facciale risulta essere in via di sviluppo. La terapia ortodontica di questo periodo viene definita intercettiva, in quanto ha come scopo principale correggere i disequilibri strutturali in modo da favorire un armonico sviluppo delle arcate dentarie. In questa specifica fase vengono corrette anche tutte quelle abitudini viziate ( come ad esempio deglutizione atipica, succhiamento del pollice, respirazione orale) e le principali alterazione occlusali (morso aperto, morso incrociato, morso profondo,ecc). L’importanza di questa fase è anche legata alla correzione della postura: una malocclusione, sul lungo periodo, avrà anche effetti negativi sulla nostra salute generale, provocando una scorretta posizione di schiena e colonna vertebrale. In tale fase sarà fondamentale un approccio a 360 gradi al paziente in crescita, per questo si rivelerà estremamente utile il lavoro congiunto di odontoiatra ed osteopata, per correggere sia i problemi ortodontici sia le conseguenze negative di questi sulla postura e sulla crescita scheletrica.
- Trattamento: tale fase (anche detta di terapia ortodontica attiva) è caratterizzata dalla presenza di una dentatura definitiva e di un completo sviluppo scheletrico. In tale fase la terapia ortodontica ha come scopi principali il conseguimento dell’equilibrio funzionale ed estetico del nostro sorriso. In alcuni casi specifici, il vostro ortodontista di fiducia potrà anche ricorrere ad estrazioni od operazioni chirurgiche (in special modo se sono presenti significativi squilibri scheletrici o disarmonie dentali). La fase di trattamento vero e proprio può anche iniziare nell’età adulta: in questo caso la terapia ortodontica è sostanzialmente volta a ripristinare un’occlusione stabile e corretta ed ottenere ottimi risultati a livello estetico.
- Contenzione: una volta terminata la terapia ortodontica ( di qualunque tipo ed effettuata a qualunque età) sarà importante mantenere i risultati raggiunti. Tutto ciò sarà possibile solo attraverso un apparecchio di contenzione, da utilizzare di notte (per tutte le notti della nostra vita 😉 ) e da non abbandonare mai, onde evitare che i dentini col tempo tornino nella posizione scorretta da cui eravamo partiti.
Vediamo i diversi tipi di apparecchio…
Apparecchio ortodontico fisso
Caratteristica principale dell’apparecchio ortodontico fisso è la presenza di piccoli attacchi in metallo o in ceramica (detti brackets) applicati sugli elementi dentali attraverso adesivi e resine e collegati l’un l’altro attraverso un piccolo filo metallico (l’arco ortodontico).
Tale arco ortodontico viene sostituito in modo progressivo dal vostro ortodontista durante la terapia, una volta eseguite le trazioni e gli spostamenti necessari al caso concreto. La sostituzione e l’adattamento progressivo degli archi ortodontici dovrà essere monitorata attentamente dal vostro dentista, per questo sarà necessario recarsi nel proprio studio ogni 4 settimane per sottoporsi al controllo periodico.
I controlli periodici dovranno avere cadenza regolare sia per procedere con gli spostamenti necessari, sia per correggere tempestivamente ipotetici movimenti indesiderati (controlli irregolari saranno sinonimo di un’estensione della terapia e potranno compromettere i risultati del trattamento stesso).
Apparecchio mobile, Bio-attivatore ed Invisalign.
Vengono definiti apparecchi mobili, in quanto il paziente può metterli e toglierli in completa autonomia, ovviamente seguendo le indicazioni terapeutiche fornite dal proprio odontoiatra. Nella specifica terapia mobile con Invisalign, per far sì che tali dispositivi possano eseguire gli spostamenti necessari e che siano efficaci sarà fondamentale che vengano indossati almeno 22 ore al giorno. Quindi dovranno essere tenuti giorno e notte, andranno rimossi solo per magiare. Una volta consumato il pasto si dovranno lavare i denti, passare il filo interdentale, lavare l’apparecchio e calzarlo nuovamente. Per ottenere ottimi risultati si dovrà portare regolarmente ed evitare di non indossarlo per qualche giorno, per non perdere il risultato fino a quel momento ottenuto.
Terapia ortodontica ed alimentazione nell’età dello sviluppo…
I trattamenti ortodontici sono normalmente atti terapeutici che si prolungano per tempi più o meno lunghi e che vengono accettati dal paziente per la maggiore consapevolezza del valore funzionale ed estetico del trattamento, pur restando terapie che comportano piccoli disagi masticatori e di mantenimento dell’igiene orale.
Come spesso accade si tratta di terapie utilizzate da pazienti in giovane età, con esigenze nutrizionali importanti, spesso accompagnate da concrete difficoltà nel mantenimento di una corretta igiene orale (per l’impossibilità di eseguire in ambiente scolastico tutti i consigli dati dal proprio odontoiatra ed igienista di fiducia).
Risulta quindi fondamentale conciliare una corretta alimentazione (in quanto volta ad un corpo in pieno sviluppo e crescita) ed evitare il più possibile che il cibo ristagni tra i denti, gengive ed apparecchio ortodontico.
Non sempre l’alimentazione dei bambini per una crescita sana è quella più adatta durante una terapia ortodontica, ma nonostante questo non si rende necessario stravolgere le abitudini alimentari dei nostri ragazzi, sarà sufficiente modificarle ed adattarle per avere meno disagi ed essere comunque in forma.
Quindi non sarà necessario cambiare del tutto l’alimentazione di un bambino ma basterà prestare attenzione ai cibi somministrati. Ad esempio nei giorni immediatamente successivi all’applicazione dei brackets (nel trattamento ortodontico fisso) potrà essere utile preparare pasti morbidi e semplici da masticare, tenendo conto dei gusti e delle preferenze del bambino. Quindi una dieta ricca, sana ma basata su cibi ed alimenti facilmente masticabili, quali hamburger, uova, riso, polpette, prosciutto cotto, passato di verdura, yogurt, formaggi morbidi, ecc. Sicuramente saranno da evitare cibi estremamente duri e, in generale, complessi da masticare.
Una volta che il bambino si è abituato all’apparecchio ortodontico fisso si potrà ampliare la scelta dei cibi da mangiare, evitando comunque cibi eccessivamente duri (noccioline, pop corn) e gommosi (chewing gum, marshmellow e caramelle gommose).
In generale valgono le “regole” degli adulti: l’ideale sarebbe consumare 5 pasti al giorno: colazione, pranzo, cena e due spuntini sani a metà mattinata e metà pomeriggio. Evitare pasti fuori orario, se non spuntini sani, quindi frutta, snack ricchi di fibre e nutrienti.
Per quanto possibile, quindi, è importante cercare di essere creativi sia nella proposta delle ricette sia nella scelta degli ingredienti.
In generale si può mangiare di tutto, cercando solo di evitare alcuni cibi sconsigliati:
- caramelle gommose,
- patatine,
- alimenti duri, quali: mandorle, arachidi, nocciole e frutta secca con guscio,
- pane duro,
- torrone,
- cioccolato duro.
Altri cibi che vanno evitati il più possibile sono:
- Cibi ad alto contenuto di zuccheri : gli zuccheri, è risaputo, sono nemici dei nostri denti. Se proprio non si riuscisse a rinunciarvi, sarà meglio mangiarli a fine pasto e poi spazzolare bene i denti.
- Cibi ad alto contenuto di acidi: limone, aranciata, coca cola e, in generale le bibite gassate possono danneggiare lo smalto dei nostri denti, in più possono essere responsabili del disgregarsi del cemento delle bande facendole staccare.
E’ bene ricordare come sia importante prestare attenzione particolare al modo di mangiare: va evitato di mordere e strappare con i denti anteriori il cibo. Ad esempio un buon panino al salame o un pezzo di pizza dovrà essere tagliato col coltello a pezzetti prima di essere ingerito e si dovrà evitare di masticare in modo troppo energico, per evitare di farsi male.
Il nostro consiglio è quello di tagliare a pezzetti anche frutta e verdura (soprattutto quelle più dure, come ad esempio sedano, carote, mele,ecc) per rendere più semplice la masticazione
Col passare dei giorni il disagio dell’apparecchio fisso diminuirà in modo progressivo fino alla quasi scomparsa legata all’abitudine.
A prescindere da quale regime alimentare si decida di seguire, è fondamentale prestare estrema attenzione all’igiene orale: durante la terapia ortodontica dovrà essere ancora più scrupolosa del solito. Per ridurre il rischio di insorgenza carie e per la salute delle gengive sarà necessario sottoporsi a sedute semestrali di igiene orale professionale ed applicazione topica di fluoro e remineralizzante (alternandole).
Per concludere ricordiamo quanto il successo del trattamento dipende in grandissima parte della collaborazione tra paziente, genitore e dentista di fiducia. I genitori giocano un ruolo fondamentale nell’incoraggiare i ragazzi a portare l’apparecchio come prescritto dal dottore, evitare i cibi che lo possono danneggiare ed incoraggiare il paziente ad essere responsabile durante la terapia ortodontica.
Lo sapevi che?
Per quanto esteticamente non siano il massimo, gli attacchi in metallo offrono la terapia più efficace con il miglior risultato e il minor tempo di trattamento.
Lo sapevi che mettendo un apparecchio ortodontico mobile inizialmente si potrebbe avere un aumento della salivazione? Non spaventarti, è una cosa normale e passerà nel giro di qualche giorno!
Apparecchio fisso e sport…Se si pratica sport di contatto (pugilato, rugby, karate, judo, etc.) è possibile chiedere all’ortodontista di far realizzare una mascherina protettiva da portare durante l’attività sportiva.
Per qualsiasi domanda o chiarimento restiamo a vostra disposizione!