Correnti endorali.

Gentili pazienti bentrovati.

Questa settimana parleremo di correnti endorali galvaniche.

Cosa viene indicato con tale termine?

Col termine correnti galvaniche vengono designate delle correnti elettriche (solitamente di debole intensità) generate per via della differenza di potenziale elettrico tra due metalli diversi. L’aggiunta della parola “endorale” sta ad indicare tali correnti elettriche quando si sviluppano all’interno della nostra bocca.

Spieghiamolo meglio…

Quando due metalli differenti risultano  elettricamente associati ed immersi in una soluzione acquosa (in cui sono presenti dei sali) si innesca all’istante un processo elettrochimico. Il metallo meno nobile tra i due avvierà un processo di “corrosione” elettrica nei confronti di quello più nobile. Tale decorso si può verificare anche nella nostra bocca, in particolare in caso di: restauri protesici, otturazioni , intarsi che sono costantemente in contatto con la saliva.

A livello orale, possono verificarsi diverse situazioni:

  • L’esposizione alle forze masticatorie può portare al lento deterioramento del restauro
  • Il contatto della saliva (in alcuni casi quindi un ambiente che potrebbe tendere all’acido) col materiale e la compresenza di più metalli può comportare un deterioramento ed un conseguente rilascio di correnti galvaniche nel nostro cavo orale.

Alla base di una corrente di corrosione orale vi è la presenza di metalli diversi che formano una coppia. Uno dei due, in base alle sue caratteristiche intrinseche e di elettronegatività, subirà il processo di corrosione, rilasciando sostanze di scarto in forma ionica. Secondo quella che viene definita “serie elettrochimica”, gli elementi metallici vengono inseriti in una classifica di nobiltà. Tale serie consente di prevedere le interazioni di coppie di metalli associate in modo da formare una cella elettrica. I metalli al vertice della classifica sono quelli che resistono maggiormente alla corrosione, mentre quelli più in basso tendono a subire maggiormente gli effetti delle correnti galvaniche. Questa è la teoria, nella pratica il comportamento di un metallo è sempre relativo al contesto in cui viene inserito ed influenzato dalla relazione che si creano con gli altri metalli presenti. Ogni materiale sviluppa un potenziale elettrochimico, la quale subisce importanti variazioni se associato ad altri metalli. Si creano cioè attività anodiche e catodiche tra i vari materiali.

Vediamo nel dettaglio cosa si verifica nel cavo orale…

Può accadere che nella bocca di un soggetto entrino in contatto (a volte diretto) metalli diversi. Pensiamo al caso del contatto metallico tra otturazioni in amalgama e corone d’oro o in determinate leghe auree. Il tutto accade in un ambiente in cui vi è la costante presenza di saliva che, quando ha un Ph tendente all’acido, favorisce il passaggio di ioni da un metallo ad un altro, dando così origine alle correnti endorali. Tale processo risulta anche accelerato da altri fattori quali: la masticazione, l’assunzione di cibi acidi e/o caldi. Tutto ciò causa l’aumento della consistenza del passaggio di ioni tra i vari metalli e, di conseguenza, causa l’aumento delle correnti presenti nel cavo orale. Per comprendere l’energia di tali correnti esiste uno specifico tester, nel nostro studio è presente il V.E.G.A test : un dispositivo in grado di misurarle. Tale strumento permetterà la misurazione e la valutazione dell’interazione elettrochimica tra i materiali presenti, consentendo all’operatore di valutare le conseguenze sull’intero organismo in caso di dissoluzione di ioni. I possibili problemi di bio-compatibilità e l’insorgenza di correnti endorali potranno avere effetti locali (come afte, stomatiti, xerostomia, ecc) e, in casi meno rari, anche manifestarsi con una sintomatologia generale spesso correlata a cefalee, nevralgie, nausea, disbiosi intestinale e disturbi cutanei. Nonostante il nostro organismo sia in grado di porre in essere una “tolleranza” verso il flusso ionico, l’unico modo per attenuare tali disturbi sarà eliminare le tossine accumulate attraverso la rimozione del materiale responsabile del rilascio.


Conclusioni…

Il mondo odontoiatrico ed in generale la comunità scientifica ha posto al centro di molteplici studi tale problema delle correnti galvaniche endorali. I rapporti e le interazioni tra ioni metallici ed il nostro organismo sono molto complesse e la maggior parte delle popolazione non ne risulta a conoscenza. La complessità risiede principalmente nel fatto che gli effetti di un singolo metallo variano notevolmente in base a diversi fattori: l’ambiente in cui si trova, il contatto con altri metalli, la compresenza di altre leghe. Oltre a tali fattori possono risultare diverse anche le reazioni nel paziente, in base all’interazione chimica degli ioni metallici con i processi biologici dell’organismo ed in base all’interazione elettrica delle correnti endorali dovute dalla differenza di potenziale fra metalli diversi presenti nella cavità orale. Quando l’odontoiatra sceglie il materiale per creare un manufatto dovrà valutare tutti questi fattori ed optare per quello che garantisca maggiormente il mantenimento in salute del paziente, soddisfando le sue aspettative. Per quanto riguarda i manufatti protesici sicuramente il materiale maggiormente utilizzato è il metallo ed altrettanto spesso tale lega è accompagnata con altre di natura diversa, le quali coesistono nello stesso dispositivo. La principale valutazione da effettuare è quella di preferire le leghe che abbiano un potenziale di riposo il più alto possibile. Ogni metallo mostra come propria caratteristica intrinseca, un potenziale di riposo, il quale permette alla lega di resistere all’aggressione chimica perpetrata da una soluzione. Tale potenziale di riposo si nota in maniera maggiore nelle leghe preziose o nei metalli compositi, mentre nelle leghe vili risulta inferiore (in questo caso il rischio è che il contatto con una soluzione come quella salivare ne causi una corrosione quasi spontanea). Oltre tale potenziale la lega in questione inizia un processo di elettrolisi. Il flusso elettrico che si crea tra diversi tipi di leghe con potenziale di riposo differente, è quanto di più probabile possa accadere a livello orale. Tale processo, innescato dalla saliva, dà origine a piccole correnti elettriche e a processi chimici che potrebbero avere effetti negativi sulla salute dell’individuo. Secondo gli studi condotti la reazione peggiore è quelle tra la coppia lega-amalgama, mentre l’accoppiamento lega-titanio risulta di gran lunga migliore. Il nostro approccio, il più biologico possibile ed attento alla salute del paziente, predilige l’utilizzo di ceramiche integrali e l’uso di materiali il più possibile metal free. Attraverso la scansione intraorale tridimensionale è possibile ottenere rapidamente ed in modo indolore l’impronta ottica della bocca. Grazie a tale rilevazione digitale sarà possibile creare restauri anatomici dei singoli elementi dentali (in particolare intarsi, corone, ponti) di diversi materiali metal free: ceramica integrale, composito rinforzato, zirconia, ecc. Tali materiali garantiranno un ottimo risultato estetico ed una elevata precisione, senza contenere nella loro struttura portante il metallo.