Il colore dei denti è determinato sia a livello genetico sia per via delle abitudini quotidiane che possono modificarlo leggermente. Nella sua formazione contribuiscono dentina e smalto.
La dentina ne definisce la tinta (cioè il colore) e lo smalto, con la sua traslucenza opalescente, ne definisce la luminosità.
I denti per natura si presentano in tonalità che possono variare dal giallino chiaro, al grigio e al marrone. Il sottoporsi ad un trattamento sbiancante permetterà di recuperare il nostro colore naturale dei denti.
Recentemente sono stati condotti diversi studi a New York sul colore dei denti e da questi è emerso come il colore dei denti non sia un indizio valido al 100% per definirne lo stato di salute o di malattia. Avere un sorriso splendente non è sinonimo di salute, come, al contrario, la presenza di macchie o di un colore scuro non indica necessariamente un loro stato di malattia.
Tale caratteristica è un fatto noto per gli odontoiatri, ma meno per i pazienti che con sempre maggiore frequenza chiedono trattamenti estetici (spesso prima o al posto di quelli clinici volti al mantenimento della salute orale). Tutto ciò rende necessaria un’attenta preparazione del vostro dentista di fiducia sul discorso estetico, soprattutto per il fatto che si rende fondamentale capire se quel trattamento sia necessario e se sia preferibile soprassedervi in quanto risulterebbe utile per migliorare l’aspetto estetico, ma magari compromettendo lo state di salute dei nostri denti.
Come accennavo, il colore dei denti può subire diverse modifiche nel corso del tempo e questo possono essere intrinseche od esterne.
- Intrinseche.
Tra le cause intrinseche abbiamo:
- L’assunzione, in età pediatrica, di antibiotici ( solitamente le tetracicline). Questo tipo di alterazione del colore non subisce un notevole miglioramento con lo sbiancamento, si noterà un tono più chiaro ma non sparirà quel colore di base bluastro.
- Altro caso può essere quello pre-eruttivo, nel senso che il dentino eromperà in cavità orale già affetto da discromia ( o questo fenonemo avverrà poco dopo la comparsa dell’elemento dentale). Questa discromia spesso è dovuta a fluorosi o alla malformazione di micro tessuti dentali.
2) Estrinseche
- Tra i casi legati a fattori estrinsechi abbiamo situazioni che possono verificarsi attraverso avvenimenti post-eruttivi, i quali risultanp legati a traumi dentali ( ad esempio cadute), terapie endodontiche ( a seguito di devitalizzazione dentale) ed invecchiamento.
Ecco di seguito l’elenco di cibi che influiscono sul colore dei nostri denti
Per limitare la comparsa di macchie sui nostri denti è consigliato evitare alcuni cibi e bevande che possano comprometterne la luminosità e spegnere il nostro sorriso.
Tra questi ricordiamo:
- Caffè
- Tè
- Vino rosso
- Bevande gassate
- Pomodoro
- Curry
- Frutti di bosco (more e lamponi)
- Fragola
- Salsa di soia
- Cacao
- Tabacco
Lo sapevi che?
Esiste una patologia legata all’ossessione di avere i denti bianchi e questa prende il nome di blancorexia.
Attenzione ai rimedi fai da te…
ogni materiale abrasivo naturale (tra cui rientrano anche le particelle di sabbia) può aiutare a sbiancare i denti. Tuttavia, si deve fare moltissima attenzione a non eccedere nello strofinamentoin quanto si rischierebbe di danneggiare in maniera permanente ed irreversibile lo smalto dei denti, ottenendo l’effetto opposto.