Al giorno d’oggi esistono moltissime possibilitĂ per migliorare l’estetica del nostro sorriso e sicuramente uno dei metodi piĂą famosi e diffusi è lo sbiancamento dentale.
I colori dello smalto variano da persona a persona, alcuni soggetti non possono raggiungere il bianco perfetto neanche attraverso lo sbiancamento. Il risultato raggiunto sarĂ legato al colore genetico dei nostri elementi dentali.
Sullo sbiancamento dentale esistono moltissime teorie e “chiacchiere”…cerchiamo di comprendere insieme di cosa si tratta sfatando falsi miti.
Cos’è?
Lo sbiancamento dentale professionale consiste in un procedimento odontoiatrico che consente di migliorare il colore dei denti, rendendoli piĂą bianchi.
Attraverso tale processo si otterranno ottimi risultati estetici che non danneggiano i nostri denti, ma migliorano il nostro sorriso.
Le vostre domande piĂą frequenti…
“Lo sbiancamento rovina i denti?”
Intorno a tale procedimento emergono molti timori, spesso infatti i pazienti chiedono se questi processi di sbiancamento possano danneggiare lo smalto.
La risposta è negativa: gli sbiancamenti professionali NON rovinano lo smalto, sono stati studiati per garantire che questo resti intatto e che non subirà danni in seguito.
La convinzione che lo sbiancamento abbia un effetto negativo sui denti è, probabilmente, legata al fatto che alcune persone possono sviluppare una sensibilità (più o meno forte) al freddo a seguito del trattamento sbiancante. Quindi unico “rischio” correlato alla terapia di sbiancamento è quello (molto soggettivo) di percepire una leggera sensibilità a seguito del trattamento.
Lo stato di sensibilitĂ può comparire nelle ore e giorni successivi al trattamento, risulterĂ quindi necessario prestare ancora piĂą attenzione all’igiene orale. Le sostanze utilizzate per eseguire tale procedimento non agiscono erodendo lo smalto, ma agiscono sulle sostanze che determinano la presenza di discromie nel dente. Per limitare la sensibilitĂ post-trattamento molti sbiancanti contengono al loro interno il fluoro, questo agirĂ come desensibilizzante e in piĂą avrĂ anche la funzione di remineralizzare lo smalto rivelandosi estremamente utile nella prevenzione dalle carie.
“Quanto dura l’effetto dello sbiancamento dentale?”
Ogni tipo di sbiancamento possiede delle peculiaritĂ . I risultati degli sbiancamenti non sono permanenti al 100% nel senso che possono rendersi necessari dei richiami e in piĂą dipendono moltissimo dallo stile di vita e dalle abitudini del paziente: soggetti fumatori o che seguono una determinata alimentazione (assumono grandi quantitĂ di caffè, di the, o in generale prodotti alimentari che macchiano i denti) potranno vedere il risultato dello sbiancamento limitato nel tempo. Il nostro consiglio principale è quello di curare il piĂą possibile l’igiene orale e nel caso in cui i denti tornino ad essere “scuri” potrete parlare col vostro dentista di fiducia e decidere insieme se sottoporvi nuovamente a tale trattamento.
I pro dello sbiancamento…
Si tratta di un processo iniziato a seguito di una preventiva visita del vostro odonotiatra ed igienista di fiducia, inoltre tale trattamento non avrà effetti negativi sulla vostra salute orale: non danneggia lo smalto né le gengive ed otterrete risultati immediati.
A seguito delle sbiancamento è vivamente consigliato evitare di fumare, in quanto alcune sostanze presenti nel fumo macchieranno i vostri denti. Quindi altro aspetto positivo sarà cogliere la palla al balzo e smettere (magari) di fumare!
Â
“NO ai rimedi della nonna….”
Il fai da te non è mai una buona scelta quando si parla di salute. I famosi rimedi della nonna (come passarsi il bicarbonato o sfregare foglie di limone sulla superficie del dente) porteranno, nel lungo periodo, a danneggiare i nostri denti in quanto svolgeranno un’azione abrasiva, danneggiando la struttura dentale. Il metodo corretto per ottenere uno sbiancamento dentale è quello di affidarsi ad esperti che eseguiranno uno sbiancamento professionale.
Esistono comunque in natura diversi prodotti che possono migliorare il colore dei nostri denti, ma di cui non bisogna abusare. Tra questi abbiamo: salvia, carote ed uva passa.
I diversi tipi di sbiancamento.
Aspetto importantissimo, prima di procedere con qualsiasi tipo di sbiancamento, è quello di essersi sottoposti ad una seduta di detartrasi. Lo sbiancamento è un trattamento estetico e non può in alcun modo sostituire una pulizia dentale professionale.
Esistono in commercio diversi kit di sbiancamento, acquistabili in farmacia, come ad esempio: strisce, gel e penne sbiancanti . Il nostro consiglio è quello di accompagnare la vostra curiosità sul tema ad un parere professionale del vostro studio dentistico di fiducia il quale saprà fornirvi indicazioni tecniche e specifiche alla vostra situazione.
Nel nostro studio dentistico potrete scegliere tra diversi tipi di sbiancamento e per comprendere quale tipo di sbiancamento sia maggiormente adatto alla vostra situazione saranno a vostra disposizione il Dott. Palermo e le nostre igieniste dentali.
Partiamo dallo :
1) SBIANCAMENTO DENTALE PROFESSIONALE IN 2 FASI
Questo processo si svolge in due fasi: una che viene effettuata presso lo studio professionale e una di mantenimento domiciliare, a cura del paziente. Nella prima fase si utilizzerà un prodotto sbiancante composto da perossido di idrogeno, il quale verrà attivato attraverso la luce di una lampada a LED. Questa permetterà l’apertura dei pori dello smalto, facendo attivare il processo sbiancante. Secondo step di tale processo sarà quello domiciliare: il paziente proseguirà a casa indossando delle mascherine contenenti perossido di carbamide, lo stesso principio sbiancante del prodotto usato in studio (ma con una concentrazione minore) per alcune notti. Nei giorni a seguire il dente assumerà un colore diverso, man mano più chiaro.
“Quando è meglio evitare questo tipo di sbiancamento?”
In alcuni casi lo sbiancamento dentale è controindicato. Le situazioni in cui si sconsiglia di sottoporsi a tale terapia sono rivolte a pazienti i quali:
- presentano ipersensibilitĂ dentale,
- presentano casi di grave discromia,
- in presenza di una situazione orale negativa ( ad esempio in presenza di carie),
- in presenza di corone o ponti, in quanto non si otterrebbe un colore omogeneo tra i denti e la parte protesica.
2) WALKING BLEACH.
Con tale termine si indica lo sbiancamento intracoronale, in quanto l’agente sbiancante viene lasciato all’interno dei canali dentali per alcuni giorni ( quindi sbianca “camminando”, cioè senza sottoporsi ad una seduta odontoiatrica ma nei giorni in cui tale sostanza è all’interno dell’elemento dentale).
Può accadere che un dente non vitale (devitalizzato) presenti un cambiamento di colore, diventando molto piĂą scuro e questo può provocare danni estetici, soprattutto se è nel gruppo dei denti anteriori. In questi specifici casi si procederĂ allo sbiancamento endo-canalare del singolo elemento dentale. Tale processo prevede la rimozione dei materiali da otturazione endodontica dalla camera pulpare e l’inserimento dell’agente sbiancante il quale rilascerĂ le sostanze all’interno dei tubuli dentinali e sbiancando i pigmenti esistenti.
Tale sbiancamento risulta essere molto semplice e conservativo, portando a risultati immediati e notevoli.
Lo sapevi che………
I pazienti che si sottopongono maggiormente a tale trattamento hanno un’etĂ compresa tra i 25 ed i 40 anni e solitamente sono per la maggior parte donne.
I prodotti naturali piĂą usati per cercare di ripristinare un bianco candido dei nostri denti sono:
– la salvia,
– il bicarbonato di sodio,
– il miele,
– le mele,
– l’uva passa e le carote!