Gentili pazienti bentrovati!

Nell’articolo di questa settimana si parlerà di un argomento che (purtroppo) riguarderà molti di voi: le afte della bocca.

Partiamo dal comprendere che cosa siano…

Quando si dice “mi è venuta un’afta” si intende una lesione delle piaghe della mucosa orale caratterizzata da un’ulcerazione/ abrasione (di diametro che varia dai 2 ai 5 mm, fino ai casi più gravi in cui si possono raggiungere dimensioni superiori ad 1 cm) di forma ovale-tondeggiante.

Esse appaiono sulla lingua, sulle gengive, sul palato oppure all’interno delle labbra o delle guance.

Tali ulcere della bocca intaccano lo strato superiore della mucosa orale, lasciando esposte le cellule nervose, per questo si avverte dolore quando si manifestano.

Il contatto con cibi, bevande e saliva  può irritare queste terminazioni nervose esposte, causando maggiore dolore e rallentando il processo di guarigione. Questo è il principale motivo per cui le afte possono influire sulla capacità di concentrarsi, mangiare, bere e persino parlare normalmente durante la loro presenza.

L’afta può comparire singolarmente o in piccoli gruppi, visivamente risulta circondata da un leggero alone rossastro di contorno e bianco/giallastro al centro, durano una decina di giorni e, ahimè, nel

soggetto predisposto sono recidivanti (quindi tendono a ripresentarsi regolarmente).

In questi ultimi casi, quindi quando parliamo di afte sulle mucose orali che si ripresentano regolarmente si parla di stomatite aftosa recidivante.

Tale disturbo è molto diffuso, infatti interessa tra il 20 ed il 60%della popolazione. Il tasso di incidenza è maggiore nella fascia d’età che va dai 20 ai 50 anni, mentre risulta estremamente più basso nei bambini.

La comparsa delle afte risulta leggermente superiore nelle donne rispetto agli uomini.

Una delle peculiarità della stomatite aftosa è l’assenza di sanguinamento: la loro comparsa ed evoluzione con comporta perdita di sangue.

 

Sintomatologia

In molti casi la comparsa di un’afta è preceduta (uno o due giorni prima) da una sensazione di bruciore in prossimità della zona in cui poi si creerà la lesione.

Nel giro appunto di qualche giorno si verificherà un arrossamento della zona che diventerà poi la lesione vera e propria, di forma tonda e di colore bianco-giallastro e grigia al centro.

Tali lesioni vengono avvertite in quanto causano dolore non solo se vengono a contatto con cibi o per l’assunzione di bevande calde, ma anche spontaneamente.

Quindi i principali sintomi che si manifestano in presenza di queste ulcere della bocca sono:

  • Arrossamento
  • Bruciore
  • Dolore
  • Assenza di sanguinamento
  • Difficoltà e fastidio durante la masticazione
  • Gonfiore (in alcuni casi può riguardare anche i linfonodi, in caso cioè di una grave infiammazione e di una dimensione importante della lesione)
  • Febbre (nei casi in cui la dimensione delle afte sia estesa, in quanto si innescherebbe una risposta alterata del sistema immunitario).

 

Questi i sintomi che possono manifestarsi, anche se nella maggior parte dei casi si verificherà principalmente un fastidio ed un bruciore nella zona interessata, senza arrivare ai sintomi più gravi elencati poco più su.

A prescindere dalla gravità della lesione, il nostro consiglio è quello di rivolgersi tempestivamente al proprio odontoiatra di fiducia per monitorare la situazione è comprendere in che modo procedere.

 

Normalmente, l’insorgenza di tali ulcere orali non comporta una grave infezione ma, in alcuni casi , può rappresentare un campanello di allarme per altri disturbi connessi al il sistema immunitario.

 

Afte orali e patologie associate.

Può capitare che le afte orali siano causate da patologie associate o da altre malattie non ancora diagnosticate.
A conferma di ciò sottolineiamo come tali lesioni abbiano la tendenza a manifestarsi con maggiore incidenza nei soggetti immunodepressi e nei pazienti colpiti da gravi malattie (come ad AIDS, neoplasie, diabete, ecc.).

In alcuni casi le afte possono presentarsi , oltre che sulle mucose del cavo orale, in altre zone del corpo. Nello specifico possono colpire le mucose genitali e tale situazione viene ricondotta alla sindrome di Behçet (detta anche grande “aftosi”), una particolare patologia multisistemica che si ipotizzi essere di origine autoimmune.

Per questi motivi è importante non sottovalutare l’insorgenza delle afte orali, in quanto potrebbero rappresentare un indice di un’eventuale altra patologia.

 

Vediamo ora quali siano le cause dell’insorgenza delle afte orali.

Per il momento non esiste una tesi univoca sull’origine di queste ulcere.

Le ipotesi formulate vedono comunque un’influenza reciproca tra più fattori (psicosomatici, legati al sistema immunitario, alle condizioni di stress, legate agli ormoni, situazioni di disbiosi intestinale con infiammazione della mucosa intestinale, ecc.).

 

Vediamo le principali:

 

  • Predisposizione genetica
  • Piccoli traumi locali (spesso un’afta orale può essere la conseguenza di un morso accidentale durante la masticazione o ad esempio conseguenza di uno spazzolamento troppo vigoroso, oppure legata a denti scheggiati, alla presenza di un apparecchio ortodontico o di una protesi dentaria )
  • Alimentazione. Secondo gli studi l’insorgenza delle afte può risultare legata alla dieta seguita, sopratutto se si eccede con alcolici, cibi piccanti o molto speziati, formaggi, cioccolato o troppi grassi animali
  • Un’altra causa di tali ulcere potrebbe essere la carenza di alcuni minerali e vitamine, come ad esempio il ferro (i soggetti anemici infatti sono maggiormente esposti all’insorgenza di afte della mucosa orale), lo zinco, l’acido folico, la vitamina B12.
  • Stress eccessivo. In tali casi la comparsa delle afte sembrerebbe dovuta ad eccessivi stati di stress e carenza di sonno, i quali influenzano il sistema immunitario e possono causare l’insorgenza di questo tipo di sfogo
  • Scarsa o inadeguata  igiene orale
  • Diabete
  • Disturbi o alterazioni ormonali
  • Fumo
  • Intolleranze alimentari o allergie
  • Assunzione prolungata di determinati farmaci o antibiotici
  • Disbiosi intestinale con infiammazione della mucosa intestinale.

 

 

Viste le molteplici cause che stanno all’origine delle afte orali, non esiste un trattamento unico per curarle.

Se la loro comparsa fosse legata ad altre patologie di base sarà fondamentale approfondire e diagnosticare la patologia per poter intervenire in maniera mirata e risolvendo entrambi i disturbi.

Nel caso in cui, invece, l’eziologia delle afte non fosse chiara si potranno porre in essere diversi approcci.

Primo di tutti rivolgersi al proprio odontoiatra di fiducia per avere consigli su come poter curare tali lesioni, valutando un’eventuale terapia farmacologica, o ricorrendo all’utilizzo di gel o collutori specifici con azione antisettica ed antinfiammatoria per favorire la guarigione e dare sollievo.

Sarà poi opportuno prestare maggiore attenzione all’alimentazione (evitando cibi che possano produrre un’esacerbazione del dolore o che rallentino la cicatrizzazione), preferendo cibi
che possiedano proprietà antisettiche e che favoriscano il rispristino delle difese immunitarie (quindi ricchi di minerali, vitamine e probiotici) e che garantiscano il riequilibrio della flora batterica orale ed intestinale.
Infine sarà importante ridurre il più possibile la condizione di stress, attraverso l’attività fisica, la meditazione e con tecniche di rilassamento che favoriscano l’equilibrio psicofisico.

 

Qualche consiglio utile in caso di afte…

Rivolgersi ad un medico è il primo passo da fare, ma ecco di seguito qualche piccolo consiglio che potrebbe rivelarsi utile in caso di afta.

Per evitare che la sensazione di dolore aumenti, evita di consumare cibi acidi, piccanti o molto salati, idem per le bevande: meglio evitare quelle bollenti.

Preferire invece alimenti ricchi di vitamine, sali minerali, freschi e morbidi (come ad esempio lo yogurt).

Evitare di fumare e prestare molta attenzione all’igiene orale quotidiana.

 

Prevenzione…

Quando l’insorgenza delle afte non risulta legata ad altre patologie o da fattori esterni si hanno a disposizione alcune piccole azioni per prevenire tali lesioni dall’interno.

Come?

Effettuando corrette manovre d’igiene orale quotidiana attraverso l’uso corretto dello spazzolino (scegliendone uno che abbia le setole non troppo dure), passando il filo interdentale, scovolino e limitando il più possibile il deposito di placca batterica e biofilm.

Evitare il contatto con oggetti sporchi o potenzialmente infetti in grado di favorire la trasmissione di agenti patogeni.

Limitare il consumo di chewing-gum o masticare cibi eccessivamente duri in grado di creare lesioni sulle gengive o sulla mucosa orale.

Curare la propria dieta per mantenere equilibrato il microbiota orale ed intestinale, riducendo quindi il rischio d’insorgenza di ulcere orali.