Odontoiatria 4.0.

La medicina, come tutto ciò che ci circonda, ha visto diversi cambiamenti negli anni: evoluzioni, nuove tecnologie, scoperte e ne ha tratto vantaggio sviluppandosi e migliorandosi costantemente.

Tra le prime innovazioni tecnologiche ricordiamo l’anestesia e la radiografia, entrambe risalenti alla seconda metà dell’800 che hanno cambiato totalmente il mondo della medicina e dell’odontoiatria.

L’odontoiatria moderna sta attualmente vivendo una fase di importanti innovazioni ed aggiornamenti che riguardano lo sviluppo di nuove tecnologie, specifici strumenti professionali e l’utilizzo dell’intelligenza artificiale.

Tutte queste novità aprono la strada a quella che possiamo definire “odontoiatria digitale”, rendendola sempre più innovativa, sicura, efficace, precisa, sempre meno invasiva e dolorosa per il paziente.

Vediamo nel dettaglio le principali innovazioni e tecnologie digitali che hanno (e che stanno) rivoluzionando l’odontoiatria moderna.

  1. Scanner intraorale 3D.
    Le tradizionali impronte dentali (con alginato e/o particolari siliconi) erano spesso “fastidiose” per il paziente, il quale poteva avere una sensazione di vomito ed essere poco collaborante, rendendo più complessa la corretta riuscita e precisione dell’impronta delle arcate dentali. Tutto ciò è stato sostituito dall’utilizzo dello scanner tridimensionale, il quale semplifica il procedimento garantendo impronte precise, rapide e, essendo minimamente invasivo, non causa disagi al paziente durante la seduta. Una volta presa l’impronta e progettato il piano terapeutico si passerà alla:
  2. Produzione dei manufatti in studio (corone, ponti, intarsi, ecc). In questo modo si ridurranno i tempi di attesa per il paziente (in un’unica seduta, ad esempio, potrà avere il provvisorio) ed anche il flusso di lavoro condiviso tra studio odontoiatrico ed odontotecnico risulterà più semplice e rapido. Il laboratorio odontotecnico riceverà in tempo reale le impronte digitali ottenute attraverso la scansione tridimensionale sulla quale verrà progettata la protesi (attraverso un programma detto CAD) e successivamente prodotta  (attraverso una fabbricazione assistita computerizzata detta CAM).
  3. Radiografie digitali e 3D.
    L’invenzione della radiografia digitale mostra molteplici aspetti positivi rispetto a quella tradizionale utilizzata in passato. In primis la quantità di radiazioni emessa (la quale risulta essere bassissima) ed in secondo luogo la velocità. Da quando viene “scattata” l’immagine in pochi secondi sarà possibile visualizzarla sullo schermo del computer, potendo ingrandire la radiografia ed evidenziare le zone d’interesse in modo pratico e chiaro. Ulteriore aspetto positivo è la possibilità, nel caso si renda necessario, di condividere immediatamente tali immagini con altri specialisti, accelerando in questo modo una diagnosi corretta e precisa. Parlando invece di radiografie 3D, l’utilizzo della tac cone-beam (CBCT) ha modificato tutto ciò che riguarda la diagnosi implantare e chirurgica. Attraverso tale esame, che anche in questo caso mostra un livello di radiazioni bassissimo, sarà possibile effettuare una valutazione tridimensionale delle strutture, dei volumi osse e delle strutture interne della bocca. Tale esame risulta fondamentale prima di procedere con l’inserimento di impianti endossei, per capire se sia necessario un innesto ed una rigenerazione ossea, in caso di cisti o prima di procedere con l’estrazione chirurgica di un elemento dentale che presenti una condizione particolare (come può avvenire in caso di denti del giudizio inclusi o che mostrano una particolare posizione e forma radicolare).
  4. Chirurgia guidata. Durante la pianificazione dell’intervento di chirurgia guidata sarà necessaria la preparazione di una dima chirurgica, la quale verrà costruita in laboratorio, a seguito di una particolare impronta presa in studio la quale permetterà all’odontoiatra di sfruttare nel miglior modo possibile i tessuti dentali presenti e che possa portare al massimo risultato estetico possibile. Step successivo sarà effettuare una radiografia 3D (TC CONE BEAN) indossando la specifica mascherina radiologica che verrà posizionata nella bocca del paziente. Il software, una volta effettuata la pianificazione implantare e avendo ricevuto i dati digitali derivanti dall’impronta, sarà in grado di generare un modello detto “dima chirurgica”. Tale dispositivo in resina presenterà precisi fori che si troveranno in corrispondenza dei punti in cui andranno ad essere inseriti gli impianti dentali durante l’intervento chirurgico vero e proprio. Tutto ciò avrà come effetti: la riduzione del tempo impiegato, una programmazione precisa ed immediata dell’intervento chirurgico e la minima invasività durante l’intervento vero e proprio.
  5. Laser.
    Il Laser è un’altra tecnologia relativamente recente (seconda metà del ‘900) che, grazie alla sua capacità di concentrare molta energia in uno spazio estremamente ridotto, ha conosciuto una rapida applicazione in svariati ambiti della medicina. A livello odontoiatrico il laser viene utilizzato per diversi scopi: cura della malattia parodontale, disfunzioni dell’ATM, terapie endodontiche, chirurgia, ecc. In ambito parodontale, rappresenta un eccellente aiuto in quanto favorisce la coagulazione sanguigna ed il processo di guarigione delle tasche parodontali (precedentemente trattate attraverso le levigature radicolari).
  6. Telecamera intraorale alla poltrona. Tramite la cattura di fotogrammi ad alta definizione, il paziente potrà vedere in diretta, sullo schermo del riunito, la sua situazione orale. In questo modo sarà più semplice la comunicazione medica tra odontoiatria e paziente e la comprensione di quest’ultimo delle scelte terapeutiche.
  7. Intelligenza Artificiale (IA). Essa sta giocando un ruolo crescente nella diagnostica odontoiatrica. Gli algoritmi basati sull’IA possono essere utilizzati per analizzare radiografie e immagini dentali, facilitando la rilevazione di carie, malattie gengivali ed altre patologie. Inoltre, l’IA può assistere nella pianificazione del trattamento, contribuendo a personalizzare le terapie in base alle esigenze specifiche del paziente. Ciò che è importante sottolineare è la funzione di “supporto”: l’odontoiatra dovrà sempre possedere le capacità specialistiche necessarie per la corretta diagnosi e per poter valutare in modo critico le informazioni ricevute dal sistema informatico. I principali ambiti odontoiatrici in cui trova applicazione l’intelligenza artificiale sono:
  • Dati ed anamnesi del paziente
  • Analisi delle immagini radiografiche
  • Analisi intercettiva-predittiva
  • Semplificazione della comunicazione col paziente, offrendo un’interazione ed un maggior supporto
  • Scansioni tridimensionali in ambito protesico
  • Pianificazione e predizione della terapia ortodontica

All’interno del nostro studio troverete tutte queste nuove tecnologie elencate. Crediamo fermamente che l’innovazione tecnologica sia estremamente importante per assicurare il successo delle terapie odontoiatriche. Per questo i professionisti del nostro studio sono in continua formazione ed aperti agli sviluppi tecnologici che l’era moderna offre a sostegno dell’odontoiatria.