Quale il migliore?
E’ tra le domande che più spesso gli odontoiatri e gli igienisti dentali si sentono fare dai propri pazienti durante le visite di controllo e le sedute di igiene.
Una domanda che può sembrare banale ma che non lo è, come molto personale è la risposta.
Per dare un’adeguata risposta bisogna aver presente che la placca dentale è un biofilm che va disgregato attraverso un’azione meccanica e che il ruolo principale del dentifricio è di protezione ma non di rimozione di questa.
La scelta dello strumento per la rimozione della placca (spazzolino elettrico o manuale) è essenzialmente legata alla “manualità” del paziente, alla sua capacità di utilizzarlo, all’anatomia della dentatura, alla patologia predominante, alla situazione delle gengive.
Indubbiamente lo spazzolino manuale, usato correttamente, consente di controllare meglio il movimento e quindi di andare a pulire con precisione determinate zone.
Quello elettrico è sicuramente più “comodo” da utilizzare ed è adatto alle persone che faticano più di altre a spazzolare, per esempio bambini e persone anziane.
Ha un’ottima azione pulente anche negli spazi interdentali ed una maggiore capacità di rimuovere pigmenti superficiali riducendo la formazione del tartaro.
La scelta quindi dipende da molti fattori ed il vostro dentista saprà sicuramente consigliarvi.
Inoltre la grande varietà di prodotti in commercio permette al dentista di prescrivere lo spazzolino più adatto alle esigenze cliniche del singolo paziente.
Indifferentemente poi dallo strumento che si utilizza, fondamentale rimane il modo di utilizzarlo ed il tempo.
Entrambi gli spazzolini, sia quello elettrico sia quello manuale, devono essere utilizzati per un tempo che va da un minimo di 2/3 minuti in su, spazzolando scrupolosamente e con metodo ogni quadrante delle arcate dentarie.
Le testine devono essere sostituite ogni 2-3 mesi oppure ogni volta che le setole risultino piegate per evitare che si danneggino le gengive.
Importante è poi ricordare che non basta lo spazzolino per una buona igiene orale.
Recenti ricerche scientifiche hanno indicato come la pulizia dei denti solo con lo spazzolino non sia sufficiente per rimuovere efficacemente i depositi di placca batterica (fattore principale di carie e della malattia parodontale) che si deposita tra i denti.
In base alle suddette ricerche emerge che lo spazzolino sia in grado di rimuovere e detergere solo il 40% delle superfici del dente rimuovendo quindi solo una parte della placca dentale.
Per risolvere questo problema occorrono altri strumenti come filo interdentale e scovolino.
Il loro utilizzo è finalizzato a rimuovere residui di cibo che si possono depositare tra un dente e l’altro.
Il nostro consiglio è quello di usare tali preziosi strumenti almeno una volta al giorno, preferibilmente la sera.
A supporto di spazzolino, filo interdentale e scovolino può essere consigliato l’utilizzo di un collutorio; essendocene parecchi in commercio chiedete consiglio al vostro dentista su quale sia più indicato per la vostra situazione clinica specifica.
Lo sapevi che…
Non solo denti e gengive vanno “spazzolate”, anche la lingua merita attenzioni. Spazzolandola si riusciranno a rimuovere i microrganismi che su essa si depositano e che sono responsabili dell’alitosi.
Fonte: Andi