L’elettromiografia odontoiatrica: fondamentale per il tuo benessere.

Gentili pazienti bentrovati.

Questa settimana parleremo di un particolare esame: l’elettromiografia odontoiatrica (EMG). Essa rappresenta una tecnica diagnostica avanzata che si sta affermando sempre di più nel campo dell’odontoiatria moderna per valutare la salute ed il funzionamento dei muscoli masticatori. Questa metodica si avvale dell’analisi delle attività elettriche emesse dai muscoli durante la masticazione e la deglutizione, permettendo di rilevare disfunzioni che possono influire sulla postura, sull’occlusione dentale e sul corretto allineamento delle arcate dentali. Comprendere questi aspetti è fondamentale non solo per il trattamento delle problematiche odontoiatriche, ma anche per migliorare il benessere complessivo del paziente.

In ambito odontoiatrico, l’elettromiografia viene impiegata per diagnosticare ed analizzare l’occlusione dentale, elemento essenziale per correggere i disturbi dell’articolazione temporo-mandibolare (ATM), il bruxismo e per pianificare un trattamento ortodontico.

Le caratteristiche di tale esame sono:

– Rapidità: l’esame è molto veloce, impiegando pochi minuti per essere eseguito.

– Non invasività e semplicità: è facile da utilizzare, permettendo di verificare immediatamente l’occlusione dentale senza essere fastidioso né doloroso per il paziente.

– Accuratezza: il protocollo di valutazione è ripetibile ed affidabile.

– Risultati in tempo reale: l’esame digitale consente di documentare le condizioni iniziali, l’avanzamento delle cure ed i progressi a fine terapia.

Elettromiografia nel flusso chairside.

L’esame elettromiografico è molto utile nella pratica clinica quotidiana alla poltrona per:

– Diagnosi iniziale: durante la prima visita, consente di stabilire una diagnosi corretta e di pianificare il trattamento odontoiatrico adatto al paziente.

– Pazienti con bite: consente di valutare l’occlusione e, se necessario, apportare modifiche alla placca di svincolo per una corretta distribuzione dei carichi occlusali.

– Disfunzioni gnatologiche: è utile per identificare le componenti muscolari coinvolte nelle disfunzioni dell’ATM, aiutando a determinare il trattamento migliore.

– Riabilitazione protesica: permette di ripristinare funzioni compromesse (come la masticazione) e di misurare il carico muscolare prima dell’applicazione di un manufatto protesico.

– Ortodonzia: guida l’operatore nella scelta del trattamento ortodontico più adeguato, prevenendo recidive e risolvendo i vari disturbi occlusali.

Procedura dell’esame.

Come accennavamo, l’esame elettromiografico misura l’attività muscolare durante la massima intercuspidazione (quando i denti entrano in contatto massimo) in due fasi, con degli elettrodi di superficie applicati su appositi cerotti adesivi:

1. Calibrazione: si inseriscono dei rullini di cotone tra le arcate dentarie e si chiede al paziente di stringere i denti.

2. Occlusione naturale: senza i rullini di cotone, si analizza la massima intercuspidazione durante il normale contatto dei denti, chiedendo di serrare i denti per qualche secondo.

Ogni fase dura circa 5 secondi e, una volta completato l’esame, è possibile ottenere un’analisi completa dell’occlusione.

Il report fornirà vari indici valutativi, come l’attività dei muscoli temporali e masseteri, l’intensità dell’attività muscolare e un confronto tra il lato destro e sinistro, evidenziando eventuali asimmetrie.

Inoltre, l’esame permette di valutare l’attività dei principali muscoli masticatori (temporali e masseteri), ma anche i muscoli sternocleidomastoidei e trapezi nel distretto cervicale.

Grazie a questo esame, l’odontoiatra può eseguire un’analisi precisa dell’occlusione dentale e pianificare un bilanciamento adeguato, correggendo eventuali difetti e ridistribuendo equamente i carichi.

Per il paziente, sarà facile comprendere il proprio stato di equilibrio occlusale, poiché l’elettromiografia offre una comunicazione semplice e comprensibile anche per chi non è esperto del settore.

L’importanza dell’occlusione dentale per la postura.

L’occlusione dentale si riferisce al modo in cui i denti superiori ed inferiori si incontrano quando si chiude la bocca e/o durante la masticazione. Un’occlusione corretta è essenziale per garantire una funzionalità ottimale della bocca e per evitare problematiche più gravi a lungo termine, come disturbi muscolari, problemi posturali, cefalee, dolori cervicali, articolari e alla schiena ecc.

Una diagnosi corretta è il primo passo per risolvere questi problemi.

Quando i denti non si allineano correttamente, i muscoli masticatori, come il massetere ed il temporale, sono costretti a lavorare in modo non equilibrato. Questo squilibrio muscolare può causare tensione nelle strutture circostanti, come la mandibola, il collo e la schiena, portando appunto a dolori cronici, cefalee ed altri disturbi posturali. L’elettromiografia consente di analizzare il pattern di attivazione muscolare e di identificare eventuali disfunzioni nella masticazione. Questa valutazione aiuta l’odontoiatra a comprendere meglio l’incidenza di una disfunzione occlusale sulla postura e ad individuare eventuali trattamenti correttivi, come l’utilizzo di apparecchi ortodontici o l’applicazione di dispositivi occlusali, come le placche di svincolo.

Partiamo da quest’ultima soluzione terapeutica per il trattamento dei disordini muscolari: la placca di svincolo. Essa (anche conosciuta come bite) è un dispositivo odontoiatrico che viene utilizzato per correggere le disfunzioni occlusali e ridurre la tensione muscolare. Viene progettata per modificare temporaneamente il modo in cui i denti superiori ed inferiori si incontrano durante l’ occlusione, riducendo lo stress sui muscoli masticatori e permettendo loro di rilassarsi. L’uso di una placca di svincolo può essere particolarmente utile nei casi di bruxismo (il digrignamento dei denti), di dolore muscolare temporomandibolare o quando vi è una masticazione asimmetrica. Attraverso l’esame elettromiografico, l’odontoiatra può valutare l’efficacia della placca nel ridurre la tensione muscolare. In questo modo, il trattamento viene personalizzato in base alle necessità specifiche di ogni paziente.

La diagnosi e la terapia ortodontica: il ruolo dell’elettromiografia.

Il trattamento ortodontico tradizionale si concentra principalmente sull’allineamento dei denti, ma è sempre più riconosciuto che la funzione muscolare giochi un ruolo cruciale nel raggiungimento di risultati ottimali. Una malocclusione dentale non solo influisce sull’aspetto estetico del sorriso, ma può anche compromettere la funzionalità della bocca e la qualità della vita.

L’elettromiografia odontoiatrica è un prezioso strumento diagnostico che consente di rilevare l’attività muscolare durante il trattamento ortodontico. Attraverso tale esame, gli ortodontisti possono monitorare l’adattamento dei muscoli masticatori ai dispositivi ortodontici, (apparecchi fissi, mobili o allineatori) e verificare come questi dispositivi influenzino la postura occlusale e la funzione muscolare. Inoltre, l’elettromiografia può contribuire a prevedere il comportamento dei muscoli masticatori durante l’evoluzione del trattamento, permettendo all’odontoiatra di fare aggiustamenti mirati in tempo reale.

Conclusioni.

Risulta chiaro quanto l’elettromiografia odontoiatrica sia un alleato fondamentale nella valutazione e nel trattamento di molteplici problematiche dentali e posturali. Misurare correttamente l’occlusione dentale non solo aiuta ad ottimizzare il trattamento ortodontico, ma contribuisce anche a ridurre la tensione muscolare, migliorando la postura generale del corpo ed alleviando dolori muscolari ed articolari. Attraverso l’uso delle placche di svincolo e l’integrazione dell’EMG nella pratica clinica, i dentisti sono in grado di fornire soluzioni terapeutiche altamente personalizzate, garantendo ai pazienti un trattamento efficace e duraturo per il miglioramento della loro salute orale e fisica.

Lo sapevi che?

Lo sapevi che mal di testa, dolori cervicali, articolari e alla schiena possono essere associati a bruxismo o malocclusione? L’elettromiografia, in pochi minuti, permette di capire se tali disturbi dipendano da una disfunzione occlusale.

Il tuo sorriso merita il meglio!

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