Giornata mondiale delle Apnee Ostruttive del Sonno (OSAS).

Gentili pazienti bentrovati.

Oggi, 15 marzo 2025, si celebra la giornata mondiale delle OSAS (Sindrome delle Apnee Ostruttive del Sonno). Con tale termine viene indicato un disturbo del sonno che interessa un numero crescente di persone in tutto il mondo, ma che spesso viene trascurato o non diagnosticato tempestivamente. Questa condizione può avere un impatto significativo sulla qualità della vita, sulla salute generale e sul benessere degli individui che ne soffrono. Essa può rivelarsi particolarmente insidiosa perché molte persone non sono consapevoli della sua esistenza, proprio perché si manifesta principalmente durante il sonno.

In questo articolo esploreremo cosa sono le OSAS, come si sviluppano, quali conseguenze possono derivarne e come, a livello odontoiatrico, sia possibile intervenire efficacemente per migliorarne la condizione attraverso l’uso dei protusori mandibolari.

Cosa sono le OSAS.

La Sindrome delle Apnee Ostruttive del Sonno (OSAS) è una patologia caratterizzata da episodi di interruzione della respirazione durante il sonno, che si verificano a causa di un’ostruzione (totale o parziale) delle vie aeree superiori. In pratica, durante il sonno, i muscoli che mantengono aperte le vie respiratorie si rilassano in modo eccessivo, causando il collasso delle strutture che compongono le vie aeree. Questo blocco impedisce il passaggio dell’aria, provocando una temporanea apnea (cessazione della respirazione) o ipopnea (riduzione del flusso d’aria). Queste pause respiratorie possono durare da pochi secondi a diversi minuti e possono verificarsi numerose volte durante la notte, riducendo l’efficacia del sonno e portando a frequenti risvegli parziali che interferiscono con il ciclo di sonno profondo. La mancanza di un riposo adeguato può, a lungo andare, compromettere seriamente la salute fisica e mentale di chi ne soffre.

Cause e fattori di rischio delle OSAS.

Le cause delle OSAS sono varie e spesso multifattoriali. Tra i principali fattori di rischio, possiamo elencare:

– Obesità. L’eccesso di peso è uno dei principali fattori predisponenti. Il grasso accumulato intorno al collo e alle vie respiratorie superiori aumenta la probabilità di ostruzione durante il sonno.

– Età avanzata. Con l’invecchiamento, i muscoli delle vie aeree si indeboliscono, aumentando la probabilità che si verifichi un’ostruzione.

– Sesso maschile. Secondo i dati gli uomini sono più suscettibili a soffrirne rispetto alle donne (anche se dopo la menopausa il rischio nelle donne aumenta).

– Anomalie strutturali delle vie aeree superiori. Un palato molle particolarmente grande, un setto nasale deviato o tonsille ingrossate possono favorire la comparsa di apnee notturne.

– Fumo e consumo di alcol. Il fumo danneggia i muscoli delle vie respiratorie, mentre l’alcol rilassa ulteriormente la muscolatura, aumentando il rischio di apnee.

– Fattori genetici. La predisposizione familiare gioca un ruolo importante nella genesi delle OSAS.

Sintomi delle OSAS.

I sintomi principali delle OSAS sono legati principalmente ai disturbi del sonno ed all’ossigenazione inadeguata durante la notte. Le persone affette da questa condizione possono non essere consapevoli di ciò che accade durante la notte, ma i seguenti segnali sono campanelli d’allarme comuni:

– Russamento forte e persistente. È uno dei segni più evidenti, ma non tutte le persone che russano soffrono di apnee notturne.

– Interruzioni del respiro durante il sonno. Questi episodi vengono spesso colti dal partner o da un familiare che può accorgersi delle pause respiratorie.

– Sonno non ristoratore. Nonostante dormano per molte ore, le persone con OSAS non si sentono mai totalmente riposate al risveglio e possono avvertire un costante senso di stanchezza che si protrae durante il giorno.

– Sonnolenza diurna. La mancanza di sonno ristoratore porta a un calo dell’energia, con episodi di sonnolenza durante il giorno, che può influire negativamente sulla produttività e sulla qualità della vita.

– Mal di testa al risveglio. L’ipossia (bassi livelli di ossigeno nel sangue) durante il sonno può provocare mal di testa frequenti al risveglio.

– Irritabilità e difficoltà di concentrazione. Le persone con OSAS tendono ad essere più irritabili e a manifestare difficoltà cognitive come problemi di memoria e concentrazione.

Conseguenze delle OSAS.

Le apnee ostruttive del sonno, se non trattate, possono avere gravi conseguenze per la salute fisica e mentale. Tra le problematiche più comuni associate alle OSAS, troviamo:

1. Problemi cardiovascolari. Le interruzioni respiratorie frequenti e la bassa ossigenazione del sangue provocano un aumento della pressione sanguigna, che può contribuire allo sviluppo di ipertensione. Le persone con OSAS sono esposte anche a maggiore rischio di infarto, ictus e aritmie.

2. Diabete. La ridotta qualità del sonno e l’instabilità metabolica causata dalle apnee possono aumentare il rischio di sviluppare il diabete di tipo 2. L’interruzione del sonno, inoltre, interferisce con la regolazione dei livelli di glucosio nel sangue.

3. Problemi psicologici. La stanchezza cronica, l’irritabilità e la difficoltà di concentrazione possono contribuire a disturbi psicologici come ansia e depressione.

4. Problemi cognitivi. La mancanza di sonno ristoratore interferisce con la funzione cerebrale, riducendo la memoria, causando deficit mnemonici, la capacità di concentrazione e l’apprendimento.

5. Maggior rischio di incidenti sul lavoro e alla guida. La sonnolenza diurna (spesso correlata ad improvvisi colpi di sonno) può compromettere la capacità di guidare o di svolgere attività lavorative che richiedono attenzione, aumentando il rischio di incidenti.

Diagnosi delle OSAS.

La diagnosi delle OSAS richiede un approccio multidisciplinare. Solitamente, il percorso diagnostico inizia con una valutazione dei sintomi e dei fattori di rischio da parte del medico. I test diagnostici più comuni includono:

– Polisonnografia. Un esame condotto in laboratorio durante il sonno che monitora parametri vitali come la frequenza cardiaca, il respiro, il movimento degli occhi e l’attività cerebrale.

– Monitoraggio domiciliare del sonno. In alcuni casi, il medico può suggerire un monitoraggio a domicilio utilizzando dispositivi che registrano il sonno e la respirazione.

Trattamenti delle OSAS.

Il trattamento delle OSAS dipende dalla gravità della condizione. Le opzioni terapeutiche prevedono in primis delle modifiche dello stile di vita (ciò comporta la perdita di peso, l’eliminazione di alcol e fumo: tutto ciò potrà contribuire a ridurre i sintomi legati alle osas), utilizzo di appositi dispositivi (protusori mandibolari, terapia con CPAP: Continuous Positive Airway Pressure, la quale fornisce una costante pressione dell’aria per mantenere aperte le vie respiratorie durante il sonno). In specifici casi, potrà rendersi necessario intervenire chirurgicamente per correggere anomalie strutturali che ostacolano la respirazione, come il palato molle o le tonsille ingrossate.

Il ruolo dell’odontoiatra ed i protusori mandibolari.

L’odontoiatra gioca un ruolo fondamentale nell’individuazione precoce di questo disturbo. Spesso le persone non sono consapevoli di soffrire di apnee notturne e molti potrebbero non cercare aiuto medico finché non emergono problemi molto gravi. Qui entra in gioco la figura del dentista, il professionista che può agire come sentinella per rilevare segnali che potrebbero indicare la presenza di OSAS.

Alcuni dei segnali che un dentista potrebbe notare in un soggetto che non sa di soffrire di OSAS sono: segni di bruxismo (rilevando l’usura degli elementi dentali e danni alle strutture masticatorie, che sono sintomi comuni nelle persone con apnee notturne), secchezza orale o xerostomia (se un paziente ha la bocca secca frequentemente, potrebbe essere un segno di respirazione orale durante il sonno, tipica delle persone con OSAS), bordo lingua seghettato, problemi gengivali ed infezioni orali (l’infiammazione delle gengive o l’alito cattivo possono suggerire respirazione orale e quindi la possibilità di apnee notturne). Attraverso l’esame clinico, inoltre, è possibile rivelare ulteriori fattori di rischio come obesità, collo largo/ taurino, palato molle molto verticale con chiusura dello spazio tra dorso della lingua posteriore e palato ed anomalie anatomiche delle vie aeree superiori (come ad esempio tonsille ipertrofiche o deviazione del setto nasale). Una delle soluzioni odontoiatriche più efficaci per trattare le OSAS è l’uso dei protusori mandibolari. Si tratta di dispositivi realizzati su misura dall’odontoiatra, che vengono indossati durante la notte per migliorare la posizione della mandibola e mantenere aperte le vie respiratorie superiori. Il funzionamento dei protusori mandibolari è semplice ma molto efficace: questi dispositivi spostano leggermente la mandibola in avanti, impedendo il collasso delle vie aeree superiori. Il loro utilizzo riduce significativamente le apnee e le ipopnee, migliorando la qualità del sonno e riducendo il russamento. In questo modo, si possono evitare molte delle complicazioni legate alle OSAS, dalla sonnolenza diurna ai possibili problemi cardiovascolari. I protusori mandibolari sono particolarmente indicati per le forme lievi e moderate di OSAS, ma possono essere efficaci anche in alcuni casi più gravi.

Conclusioni.

Le OSAS sono una condizione che può compromettere gravemente la salute ed il benessere di chi ne soffre. Tuttavia, con una diagnosi precoce ed un trattamento adeguato, è possibile migliorare significativamente la qualità della vita e prevenire le complicanze a lungo termine. L’odontoiatra, attraverso l’uso dei protusori mandibolari, può giocare un ruolo fondamentale nel trattamento di questo disturbo, offrendo ai pazienti una soluzione efficace e non invasiva. Se si sospetta di soffrire di OSAS, è importante consultare un medico o un dentista specializzato per una valutazione approfondita e per individuare il trattamento più adatto.

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