Saliva: indicatore di salute orale

Gentili pazienti bentrovati!

Nell’articolo di questa settimana si parlerà di saliva.

Come spesso sentiamo dire il nostro corpo è composto per la maggior parte di liquidi, in particolare di acqua.

La saliva rappresenta uno tra i più importanti e complessi liquidi dell’organismo umano, svolgendo numerose funzioni estremamente utili per il benessere generale e per quello orale.

Cos’è la saliva?

La saliva è un particolare fluido, incolore ed inodore composto per il 99% d’acqua ed il restante 1% da sostanze organiche ed inorganiche.

Tra le sostanze organiche vi sono gli enzimi (mucina, amilasi, ptialina, albumina e lisozima) e le immunoglobuline, mentre quelle inorganiche sono formate da sali minerali (in particolare: fosfati, bicarbonati e cloruri di sodio, calcio e potassio).

Esistono dei fattori in grado di modificare la quantità e la qualità dei componenti salivari , tra questi ricordiamo:

  • Età
  • Sesso
  • Stimolazione delle ghiandole salivari
  • Presenza di determinate malattie sistemiche
  • Assunzione di determinati farmaci.

La saliva viene prodotta da specifiche ghiandole, chiamate “ghiandole salivari” situate nella cavità orale (nel dettaglio esse sono: le ghiandole sottomandibolari, ghiandole parotidi, ghiandole sublinguali e ghiandole salivari minori).

Tali ghiandole svolgono il loro compito costantemente: la saliva viene secreta in modo continuo ma in quantità diverse.

Indicativamente in 24ore viene prodotta una quantità di saliva compresa tra i 1000 ed i 1500 ml e la maggior parte viene prodotta durante il giorno, mentre nelle ore di sonno la quantità di saliva prodotta dalle ghiandole salivari si riduce notevolmente.

Funzioni della saliva…

La saliva svolge importanti funzioni, fondamentali per il benessere ed il corretto funzionamento del nostro organismo.

Tra queste ricordiamo:

  • Azione sul mantenimento del pH fisiologico orale
  • Equilibrio flora batterica orale e, di conseguenza, intestinale
  • Consente la masticazione e la deglutizione dei cibi
  • Funzioni digestive
  • Funzioni metaboliche
  • Protezione e detersione di denti e gengive
  • Consente la corretta fonazione

Dall’elenco risulta semplice comprendere come la saliva abbia molteplici ed importanti funzioni.

Essa agirà per mantenere in equilibrio i migliaia di microrganismi che sono presenti nel nostro cavo orale, avrà un effetto “tampone” essendo in grado di neutralizzare sia gli alimenti e le bevande con pH tendente all’acido ingerite, sia i prodotti acidi legati al processo metabolico posto in essere dai batteri.


Attraverso tali specifiche azioni consentirà il mantenimento del pH fisiologico (garantendo quindi un valore né acido né alcalino ma neutro) della bocca e proteggerà i denti e le gengive dalla potenziale colonizzazione degli

agenti patogeni e processi di demineralizzazione dei tessuti dentali.

Per quanto riguarda la digestione, sappiamo che questa ha inizio nella bocca e la saliva agisce in primis trasformando gli alimenti nel bolo alimentare, favorendo tramite la sua azione lubrificante la deglutizione di questo.

In più la saliva, tramite le sue proprietà digestive esercitate dagli enzimi ,sarà in grado di scomporre gli alimenti ingeriti per semplificarne la digestione.

Tra le tante proprietà della saliva vi è anche quella di poter gustare i sapori tramite le papille gustative.

Queste sono dei piccoli recettori situati sulla superficie linguale superiore, sul palato, nella laringe e nella faringe. Tali strutture neuroepiteliali hanno bisogno di essere “attivate” attraverso il contatto con la saliva.

Se si provasse a mettere una zolletta di zucchero ed una di sale sulla lingua nell’immediato non sarebbe possibile distinguere i gusti. O meglio ciò non sarebbe possibile fino a quando le molecole di zucchero e sale entrino in contatto con la saliva: il contatto con questa renderà fruibili i sapori facendo percepire al sistema nervoso se si tratti di dolce o di salato.

Anche nel caso di alimenti più complessi (come l’amido di pane e pasta, proteine contenute in carne, latticini e pesce) l’azione degli enzimi contenuti nella saliva consentirà sia l’inizio della digestione, sia di percepire il gusto ed i sapori del cibo ingerito.

Azione antibatterica della saliva…

Un’altra proprietà della saliva, in particolare di un enzima in essa contenuto: il lisozima.

La saliva è in grado di svolgere la sua funzione antibatterica attraverso vari modi: grazie agli anticorpi che contiene (come l’immoglobulina ) e tramite gli enzimi. Tra questi il più importante è il lisozima, antibatterico in grado di “abbattere” determinati batteri.

Esso è contenuto soprattutto nei formaggi, i quali contengono anche un’elevata quantità di calcio, fondamentale per la salute dei denti.

Ed ecco spiegata un’altra funzione della saliva, volta alla protezione dell’organismo dai batteri e microrganismi assunti attraverso l’alimentazione.

In particolare: la condizione di umidità ed il calore tipico della bocca associato alla presenza di residui di cibo, formano l’habitat ideale per la proliferazione batterica. In questa condizione sarà favorito lo sviluppo di microrganismi quali  batteri, protozoi e funghi (batteri e protozoi sono principali responsabili dell’insorgenza di carie e malattia parodontale, ed i funghi che causano ad esempio candidosi orale).

Tutti questi microorganismi si insediano all’interno della placca batterica, formando un sottile strato di biofilm con una forte carica batterica. Sarà fondamentale rimuoverlo scrupolosamente , attraverso il lavaggio dei denti e l’utilizzo di filo interdentale e scovolino, per salvaguardare la salute di denti e gengive.

Se tale strato non venisse accuratamente rimosso, la placca batterica si “indurirebbe”, diventando tartaro e contribuendo a dar vita ad un processo di demineralizzazione della superficie dentale (prima causa dell’insorgenza di lesioni cariose) e di irritazione gengivale (comportando poi gengivite, recessioni gengivali, tasche parodontali, mobilità dentale e, nei casi più gravi, parodontite).

La saliva svolgerà la sua funzione di prima detersione della superficie dentale, ma questo non sarà sufficiente se non accompagnato dallo spazzolamento dei denti e dalla rimozione di tutti i residui di cibo e placca presenti negli spazi interdentali. Nel caso in cui non fosse possibile procedere con il lavaggio dei denti, sarà utile l’utilizzo di un chewing-gum senza zucchero, il quale aiuterà la saliva nella superficiale detersione del cavo orale dopo i pasti.

Variazioni nella produzione salivare: xerostomia e sciallorea.

In determinati casi (come ad esempio in presenza di malattie sistemiche o a seguito di assunzione di determinati farmaci) possono verificarsi delle variazioni nella produzione di saliva.

A seguito di tale variazione ci si potrà trovare un due condizioni:

  1. Xerostomia
  2. Scialorrea

Nel primo caso si verificherà una significativa riduzione di saliva, nel secondo caso,invece, in una situazione in cui la produzione di saliva aumenta.

Nel caso ci si trovi in uno stato di xerostomia si noteranno difficoltà nel masticare, nel parlare e nel mantenere una corretta igiene orale. In particolare il soggetto sarà esposto al rischio di incorrere in problemi orali: infiammazione gengivale e delle mucose, bruciore diffuso dei tessuti orali, alitosi, candidosi, rischio superiore di sviluppare carie e gusto alterato.

Tale situazione può derivare dalla lesione delle ghiandole salivari, dal consumo di alcuni farmaci, da problemi di natura psicologica, da alcune patologie  come la parotide (comunemente conosciuta come “gli orecchioni”) e da uno stato generale di disidratazione dell’organismo.

Il soggetto che invece si trovi in uno stato

di scialorrea (quindi con una salivazione eccessiva) noterà i seguenti sintomi: nausea, difficoltà nella deglutizione, difficoltà respiratorie e comparsa di piccoli tagli e ragadi sui lati delle labbra.

L’origine della scialorrea può essere legato a: uso di determinati farmaci, malattie mentali, gravidanza, eccesso di tartaro, nei primi giorni in cui si utilizzano dispositivi odontoiatrici (come ad esempio protesi dentali, apparecchi ortodontici), condizioni infiammatorie del cavo orale e presenza di tumori dell’apparato digerente.

Nel caso in cui tali stati derivassero dall’assunzione di determinati farmaci la sospensione di questi favorirebbe il ripristino della produzione salivare da parte delle ghiandole salivari ed un riequilibrio della quantità di questa.

Nel caso in cui tali alterazioni della salivazione fossero appunto legate a fattori esterni (medicinali e farmaci) e/o specifici (malattia croniche/malattie autoimmuni) sarà necessaria la cooperazione tra medici professionisti ed  odontoiatra per trovare i rimedi adatti a salvaguardare la salute orale nonostante la presenza di tali fattori in grado di agire sulla produzione di saliva.

Saliva e salute orale.

Tra le varie funzioni attribuite alla saliva è importante ricordare quella di naturale protezione per i denti.

Come sappiamo gli elementi dentali sono formati, nella parte esterna, da smalto e dentina. La durezza dei denti è legata al fatto che siano formati da un particolare minerale: l’idrossiapatite.

Determinati cibi e bevande risultano in grado di “corrodere” tale strato minerale (in particolare agendo sugli ioni che lo compongono) esponendo il dente al rischio di demineralizzazione. Per far sì che questo processo venga ridotto ecco che interviene la saliva, la quale risulta carica di ioni, calcio e fosfato. In questo modo sarà possibile bloccare, o per lo meno contrastare, il processo di erosione dentale.

Ulteriore aspetto che consente il mantenimento in salute di denti e gengive è il pH orale. La saliva per sua natura ha un pH che tende al neutro ma, in base a diversi fattori, può esserne influenzato e variare. Alcuni alimenti, ad esempio, sono in grado di aumentare il livello di acidità del pH comportando un disequilibrio nel cavo orale. Tra questi cibi ricordiamo: caffè, pomodori, agrumi, soia, bevande alcoliche, bibite gassate, succhi di frutta, ecc.

Dopo aver assunto tali cibi il pH salivare si abbasserà (da 5,5 in giù) diventando più acido. La conseguenza sarà un aumento del rischio di erosione dello smalto dentale, l’ipersensibilità ed il rischio maggiore di sviluppare lesioni cariose. Soprattutto in questi casi sarà fondamentale ristabilire il pH orale sciacquando il cavo orale e procedendo all’accurato lavaggio degli elementi dentali per salvaguardare la salute di denti e gengive.

Attenzione anche ai diuretici o ad alcuni tipi di tisane che, al contrario, potrebbero rendere l’ambiente orale eccessivamente alcalino (quindi con pH da 8 in su) e creare uno stato di secchezza orale. Anche in questi casi (per evitare il deposito eccessivo di sali minerali e per ridurre la trasformazione di placca in tartaro) sarà opportuno spazzolare bene i denti e sciacquare il cavo orale per ristabilire l’equilibrio del pH.

Mantenere una corretta ed accurata igiene orale domiciliare (basata sul corretto spazzolamento delle superfici dentali e sull’utilizzo di filo interdentale e scovolino) sarà fondamentale. In alcuni casi, previo parere del vostro odontoiatra di fiducia, potrà essere utile utilizzare dei collutori o dei gel locali che favoriscano l’equilibrio del pH salivare e che aiutino nella regolarizzazione della quantità di saliva prodotta dalle ghiandole salivari.

Come accennavo, durante la notte la quantità di saliva prodotta si riduce naturalmente. Proprio per questo motivo lavarsi i denti prima di andare a dormire è importantissimo.

Solo in questo modo, non essendo presente una quantità di saliva adeguata, si potrà limitare l’aumento di acidità del cavo orale, con conseguente proliferazione batterica e rischio di demineralizzazione dentale.

Oltre all’igiene orale sarà opportuno prestare attenzione all’alimentazione, seguendo una dieta sana ed equilibrata.

Nei soggetti che soffrono di xerostomia o scialorrea sarà consigliata l’eliminazione o comunque la riduzione del consumo di alcuni cibi. In particolare saranno da evitare tutti quegli alimenti che possono irritare la mucosa orale: cibi eccessivamente speziati, affumicati, piccanti, troppo salati o troppo zuccherini.

Conclusioni…

Da quanto detto è semplice comprendere l’importanza della saliva per la nostra salute, generale ed orale.

La saliva svolge molteplici funzioni, importanti sia per il cavo orale (e per la salute di denti e gengive) sia per il benessere di tutto l’organismo.

Per vari motivi interni (ad esempio a causa di alcune patologie) od esterni, il corretto funzionamento delle ghiandole salivari può risultare compromesso, con una conseguente alterazione della produzione di saliva.

In questi casi sarà opportuno agire prontamente, effettuando controlli con gli specialisti, per ristabilire la corretta ed adeguata produzione di questo particolare fluido.

Nella nostra quotidianità si avranno a disposizione dei piccoli accorgimenti da seguire per prevenire e per favorire il corretto livello di saliva nel cavo orale:

  • Prestare attenzione all’alimentazione
  • Bere almeno 2 litri d’acqua al giorno
  • Comprendere ed agire sulla causa del problema (se è legato a fattori esterni)
  • Mantenere un’ottima igiene orale, che compensi le alterazioni della produzione di saliva
  • Ridurre lo stress
  • Evitare di fumare e consumare alcolici

Lo sapevi che?

Lo sapevi che durante il sonno la secrezione salivare si riduce?

Da svegli, infatti, la quantità di saliva prodotta è di 0,5 ml al minuto, mentre durante il sonno tale quantità di riduce a 0,3 ml al minuto.

Fonti:

www.gengive.org