Gentili pazienti bentrovati!
Questa settimana faremo un excursus storico dalle origini dell’odontoiatria, scoprendo le varie tappe e le molteplici scoperte in questo ambito. A quando risale la prima otturazione?Chi erano i dentisti? Quando si è iniziato ad utilizzare spazzolino e dentifricio?
Queste le principali domande a cui risponderemo ed in più alcune curiosità!
La storia dell’odontoiatria ha seguito uno sviluppo costante sin dagli albori della società. I denti, infatti, erano fondamentali fin dalla preistoria in quanto permettevano all’uomo di nutrirsi. Il modo in cui si è imparato ad avere cura della salute orale è cambiato e si è evoluto nel corso dei secoli…fin dalla preistoria se qualcuno aveva dei “problemi” ai denti c’era chi se ne occupava cercando di curarli e mantenerli sani. Le carie sono da sempre esistite e la loro presenza è stata rinvenuta in denti appartenenti a crani di circa 20000 anni fa. Gli archeologi, osservando i reperti storici trovati, hanno notato la presenza di primitive “otturazioni” effettuate con bitume e materiali naturali a disposizione. Le “visite specialistiche“ preistoriche, sembrerebbero essere state eseguite tramite attrezzi rustici (in particolare pietre appuntite ed utensili). Con questi strumenti si “incideva” la superficie dentale creando dei fori nelle zone da curare e poi si procedeva ad otturarli con i materiali disponibili. I reperti storici mostrano la presenza di fibre vegetali e peli inseriti in tali fori per “tapparli”, evitando l’accesso ed il deposito di residui di cibo. Con molta probabilità venivano anche utilizzate piante medicali per via delle loro proprietà anestetiche ed antisettiche.
Odontoiatria nell’antico Egitto e Grecia…
I soggetti dotati di particolari capacità e conoscenze curative erano molto ricercati e godevano della fiducia delle persone appartenenti a quella determinata comunità. Questi “medici” furono i primi a tramandare i propri saperi, oralmente nella fase iniziale e in forma scritta successivamente. Le prime testimonianze scritte risalgono all’antico Egitto: in alcuni papiri (datati circa 3700 a.C.) si trova la testimonianza scritta dell’esistenza della figura del “dentista”. Proprio alla civiltà egizia appartiene la prima ricetta di dentifricio: esso veniva creato utilizzando menta, sale, pepe in grani e fiori essiccati di iris. Tale ricetta era stata scritta su un papiro risalente al 2500 a.C.. Sempre tra le fonti scritte ritrovate vi erano: accenni a malattie dentali, indicazioni per creare sostanze in grado di alleviare il dolore (una sorta di primitiva anestesia), riferimenti a medici specializzati nel trattamento dei denti ed accenni sulla carie dentale.
Dell’antica Grecia sono stati ritrovati scritti in cui si venerava Asclepio (Dio della medicina) e si accennava ad estrazioni dentali di denti malati. Inoltre, negli scritti ellenici, venivano descritte diverse caratteristiche e terapie odontoiatriche (cure per carie, rimedi per problemi ed infiammazioni gengivali, le varie fasi della dentizione, estrazioni, utilizzo di “piccoli fili metallici” per fissare denti instabili). In base ai reperti storici ritrovati sembrerebbe che gli spazzolini dell’epoca fossero dei bastoncini di legno la cui estremità veniva tagliuzzata, ottenendo “delle setole” che permettevano la rimozione dei residui di cibo dalle superfici dentali.
Passiamo ora al medioevo…
In questo periodo storico aumentava (soprattutto nelle classi sociali più alte) la consapevolezza dell’importanza di avere denti sani e curati. La figura di riferimento era il barbiere-dentista, colui cioè a cui ci si rivolgeva per tagliare la barba e per curare i problemi orali. Esso era un tuttofare: si occupava di estrazioni dentali, effettuava piccole chirurgie ed anche piccole fratture ossee. Per curare la carie, gli esperti barbieri/dentisti utilizzavano diversi materiali (altri denti umani estratti o ossa di animali) anche se la tendenza in caso di denti malati era quella di estrarli. Per quanto possa sembrare strano, in quei secoli, la parte di popolazione meno abbiente mostrava condizioni orali migliori rispetto ai ricchi borghesi. Perché? Per il fatto che nella loro alimentazione (estremamente povera) non erano praticamente presenti zuccheri.
Post medioevo fino ai giorni nostri…
A livello europeo, il medioevo ha rappresentato un periodo abbastanza buio. Mentre alcune civiltà ad Est fiorivano, la medicina e di conseguenza l’odontoiatria, di quegli anni era spesso legata a credenze e culti popolari non sorretti da basi scientifiche. Una credenza tradizionale era, ad esempio, quella di baciare un animale per far passare il mal di denti. Al contrario, in Cina, in quegli anni venivano sviluppate diverse tecniche e migliorati diversi aspetti inerenti all’odontoiatria. Primo fra tutti l’invenzione dello spazzolino con le setole. Esse venivano ricavate dai peli della parte posteriore del collo dei maiali. Fino agli anni 40 del secolo scorso (anni in cui si iniziò ad utilizzare il nylon) si continuò ad utilizzare questo tipo di setole. Nel 700 d.C. le cure cinesi erano così avanzate che in un testo di medicina si parla addirittura dell’uso di una particolare “amalgama” metallica per la curare le carie.
Dopo l’anno 1000…
In Europa, con il rifiorire delle città dopo il periodo medioevale, vi fu un aumento della richiesta di medici dentisti. Ciò portò nel 1210 alla fondazione in Francia della prima corporazione di barbieri-dentisti, con lo scopo di studiare e diffondere le conoscenze e le pratiche volte alla cura dei problemi orali. Agli inizi del 1500 in Germania, venne pubblicato il primo libro sulle cure dentali, con consigli pratici per barbieri-chirurghi su come effettuare otturazioni, estrazioni, ecc. Durante l’illuminismo francese (circa nel 1700) il padre dell’odontoiatria moderna, Pierre Fauchard, scrisse la pietra miliare di questa branca della medicina con il famoso libro “La chirurgia dentistica”. Un testo esclusivamente dedicato alla pratica odontoiatrica, in cui venivano analizzate in modo completo le varie tecniche operative, l’anatomia orale e le varie cure conosciute. A partire dal 1800 il dentista veniva considerato un professionista specializzato, tant’è che nacquero i primi percorsi di studio che si concludevano con una laurea. Oltre oceano, in America, nasceva la prima associazione al mondo di dentisti, la “American Society of Dental Surgeons” (divenuta poi “ADA”American Dental Association) e qualche anno più tardi, nel 1850, nacque la prima scuola per dentisti: la Baltimore College of Dental Surgery e venne istituito il dottorato in chirurgia odontoiatrica. Il 1800 rappresenta anche un secolo importante per le innovazioni che riguardano la strumentazione: proprio in quel secolo venne brevettato il primo “trapano meccanico” (anche se comunque molto lento rispetto a quelli attuali).
Il XIX secolo vide altre 2 tappe importanti del mondo dentale: la Colgate mise in commercio la prima pasta dentifricia industriale in tubetto spremibile (a base di sali minerali ed essenze rinfrescanti) e, successivamente, si iniziò a produrre anche il filo interdentale (nonostante all’inizio non fosse molto utilizzato). Altra invenzione importante fu quella di John Borden: un trapano ad alta velocità, oltre che meno pesante e quindi più maneggevole. Grazie a tale innovazione fu possibile preparare i denti per eseguire le otturazioni in un tempo estremamente ridotto rispetto al passato.
Anestesia…
Gran parte delle prestazioni odontoiatriche (basti pensare alle estrazioni) vengono associate al “dolore”, sopratutto se effettuate come in passato senza l’ausilio di antidolorifici. Verso la fine del’700, un esperto chimico inglese cominciò ad eseguire esperimenti sulle conseguenze del protossido di azoto, notando la sua utilità nel calmare il dolore. Un altro effetto (possiamo definire collaterale) di tale sostanza era lo stato di ebrezza, da qui venne chiamato il “gas esilarante”. All’inizio del ‘900 un chimico tedesco scoprì un’altra sostanza: la procaina, quella che successivamente venne chiamata lidocaina. Questa fu una tappa fondamentale, in quanto diede il via ad una nuova odontoiatria: quella indolore.
Conclusioni…
Dall’era preistorica all’era moderna, di strada ne è stata fatta tanta! Partendo dai martelletti usati per controllare se un dente fosse o meno cariato ai sofisticati ausili computerizzati fino ad arrivare al laser. Dalla somministrazione di rum o grappa per stordire il paziente, all’anestesia ed alla sedazione cosciente, dal bitume per otturare un dente cariato all’ amalgama fino ad arrivare ai bio-compositi attuali, dalle prime dentiere a quelle più moderne con un aspetto e caratteristiche quasi del tutto identiche ai nostri denti naturali. Aspetto interessante è quanto ancora ci sia da scoprire ed imparare: attraverso nuove tecnologie ed innovazioni si continua a migliorare l’odontoiatria moderna per garantire prestazioni ottimali, che garantiscano il miglior risultato e che siano meno invasive possibile per il paziente.
Lo sapevi che?
Lo sapevate che un dentista ha provato a riprodurre una ricetta egiziana di un dentifricio risalente al 400 a.C.? Il risultato è stato positivo: il gusto era gradevole ed ha lasciato in bocca una sensazione di pulito e fresco!