Gentili pazienti bentrovati!
Nell’articolo di questa settimana scopriremo i benefici della vitamina D!
Essa viene considerata la vitamina del benessere per ossa, denti e buon umore!
La fonte principale è il sole, quindi quale periodo migliore di questo per farne una bella scorta?
Ad oggi disponiamo di diversi mezzi per conoscere il livello di vitamina D nel nostro organismo e questo è importantissimo per intervenire tempestivamente prima che una sua carenza diventi causa di una patologia.
Cos’è la vitamina D e a che cosa serve?
I tipi di vitamina D sono cinque (D1,D2,D3, D4,D5) anche se in natura ne esistono solo 2 varianti:
- La Vitamina D2
- La Vitamina D3.
La prima è di origine vegetale e risulta difficile da assimilare per il nostro organismo.
La seconda è più semplice da assimilare grazie all’esposizione ai raggi solari ed ha origine animale.
Tra le funzioni svolte da questa importante vitamina ricordiamo quella di essere un regolatore metabolico di calcio e fosforo. In altre parole essa aiuta il processo di calcificazione di ossa, smalto e denti; fondamentale per il mantenimento della salute di tali tessuti.
La sua funzione più nota è quella di fissare il calcio nelle ossa, andando quindi a contrastare la fragilità di queste ultime.
Svolge anche funzioni legate al funzionamento dell’apparato cardiaco, muscolare e regola il sistema immunitario tramite il rilascio ed il funzionamento di neurotrasmettitori legati a: serotonina e dopamina (quelli chiamati gli “ormoni della felicità”). Nello specifico svolge un’azione modulante nei confronti della risposta infiammatoria e garantisce la normale funzione del sistema immunitario.
Benefici della vitamina D:
- Fondamentale nell’assorbimento di calcio e fosforo
- Rafforza il sistema immunitario
- Importante nella formazione e nel mantenimento in salute di ossa, denti e polmoni
- Svolge un ruolo immunomodulatorio, antinfiammatorio e antiossidante
- Utile per la salute muscolare
Quali sono le principali fonti di vitamina D?
- uova
- Pesci grassi
- Fegato
- Luce del sole
I ricettori della Vitamina D sono disseminati all’interno del nostro organismo: nelle ossa, nel sangue sangue, nei tessuti muscolari, nel cervello e nel cuore.
Possedere un buon livello di Vitamina D nel proprio organismo significa avere:
- Ossa robuste (importante soprattutto durante la gravidanza, in menopausa, nei bambini durante lo sviluppo e nelle persone anziane in quanto maggiormente esposte a rischio di osteoporosi)
- Denti e smalto dentale forti (cioè meno esposti all’usura dentale, alle decalcificazioni e alle lesioni cariose)
- Alta funzionalità del sistema immunitario, con difese alte,
- Previene il colesterolo,
- Ottime funzionalità muscolari (fondamentali per gli atleti e durante la crescita).
In riferimento all’azione della vitamina D sulle difese immunitarie teniamo a mente il suo ruolo indispensabile per la loro attivazione: senza di essa, le cellule T non sarebbero in grado di reagire e combattere le infezioni e i virus che attaccano l’organismo.
Nel caso in cui un soggetto dovesse scoprire di avere un basso livello di vitamina D sarà importante integrarlo ed aumentarlo.
Come?
In primis attraverso l’alimentazione.
Come accennavo i cibi alleati di questa vitamina sono:
Pesci grassi (salmone, sgombro, sardina, aringa), olio di fegato di merluzzo, uova, latte e derivati, formaggi grassi, fegato, verdure a foglia e funghi.
Il “problema” della vitamina D presente negli alimenti è che risulta essere in percentuale bassa.
Per far sì che la vitamina D diventi disponibile per il nostro organismo è necessaria l’azione del sole.
Attraverso l’azione e l’assorbimento dei raggi solari la vitamina D viene sintetizzata, per questo è importantissimo dedicare del tempo ad attività all’aria aperta e all’esposizione solare.
Per far sì che la produzione di vitamina D sia adeguata occorrono circa 20 minuti al giorno di esposizione ai raggi solari.
Non dimentichiamoci, però, di utilizzare protezioni solari adeguate per evitare scottature e danni permanenti alla nostra pelle.
Alimentazione, stile di vita sano ed attività fisica (anche solo una bella passeggiata all’aperto) saranno preziosi alleati del nostro benessere e del corretto assorbimento della Vitamina D.
Cosa succedere nel caso in cui si verificasse una carenza di Vitamina D?
- Fragilità e malformazioni ossee durante la crescita dei bambini,
- Ossa deboli, sottili e fragili negli adulti (con elevato rischio di osteoporosi),
- Denti deboli, soggetti a carie e decalcificazioni,
- Rischio elevato di malattia parodontale, risultando il tessuto di sostegno dei denti debole,
- Disturbi dell’umore (stati di depressione vengono spesso collegati alla carenza di vitamina D),
- Sensazione di stanchezza ed affaticamento (connessi ad una scesa e ridotta forza muscolare),
- Disturbi legati all’apparato respiratorio (connessi alla maggiore predisposizione ad infezioni respiratorie).
Tra le cause principali della carenza di vitamina D ricordiamo:
- Insufficiente esposizione alla luce solare (soprattutto durante i mesi invernali, poca attività fisica all’aria aperta, ecc.)
- Scorretta alimentazione, con carenze alimentari di cibi contenenti vitamina D
- Età (con l’avanzare degli anni può verificarsi una scarsa assimilazione di vitamina D)
- Sovrappeso e disturbi intestinali (i quali ne riducono il corretto assorbimento).
Vitamina D e salute parodontale.
In seguito a diversi studi è emerso che la vitamina D svolge un ruolo attivo come regolatore positivo dell’omeostasi metabolica del calcio.
Il rapporto tra vitamina D e malattia parodontale consiste nella capacità di questa di garantire un corretto grado di sviluppo, mantenimento e mineralizzazione del tessuto osseo e dei denti e, di conseguenza, di aiutare il sistema scheletrico a mantenersi in condizioni di buona salute.
La correlazione tra parodontite e osteoporosi è infatti legata al fatto che gli elementi dentali si trovano inseriti nelle ossa di mascella e mandibola e collegati tramite il legamento parodontale. La malattia parodontale è una patologia multifattoriale che, ove non trattata, comporta un decadimento delle strutture di sostegno del dente, provocandone la caduta: tra queste strutture è compreso anche l’osso alveolare, nel quale sono situate le radici dei denti.
Di conseguenza: in caso di ossa deboli e demineralizzate (per via di uno scarso o insufficiente livello di vitamina D) la parodontite troverà terreno fertile per progredire e degenerare. Assicurarsi di avere livelli sufficienti di questa vitamina (già a partire dall’infanzia), permetterà all’organismo di mantenere sia un’adeguata massa ossea che l’integrità dello smalto dentale.
Nella nostra quotidianità disponiamo di piccole azioni che possono essere utili per aumentare i livelli di questa importante vitamina e proteggerci dagli effetti negativi di una sua carenza.
Cura la tua alimentazione, segui una dieta completa e sana, dedica del tempo da trascorrere all’aria aperta facendo sport e lunghe passeggiate. Nel caso in cui si presenti una carenza di Vitamina D, consulta il tuo medico, potrà essere utile utilizzare degli integratori di vitamina D nel caso in cui il tuo organismo non sia in grado di averne a sufficienza! Al riguardo sottolineiamo come un eventuale integrazione non debba essere eseguita in auto terapia, ma previo consulto e controllo medico in quanto esssendo una vitamina liposolubile (come la A, E e K) essa non viene escreta per via urinaria ed un suo eventuale eccesso può provocare un dannoso accumulo.