Gentili pazienti bentrovati!
Questa settimana scopriremo in che modo un disturbo estremamente diffuso, l’acufene, può avere correlazioni dirette con la salute orale.
Cosa sono gli acufeni?
Gli acufeni, comunemente noti come “tinnito/ronzio”, sono percezioni sonore che non provengono da una fonte esterna e possono manifestarsi come fischi, ronzii o fruscii. Questi suoni possono essere continui o intermittenti e variare d’intensità. L’acufene non è una malattia vera e propria ma piuttosto un sintomo che può derivare da diverse condizioni di salute. Anche se in molti casi risultano essere sopportabili e ci si abitua a conviverci, in determinati casi possono diventare così debilitanti da compromettere seriamente la qualità della vita, causando stress, ansia e problemi di sonno.
Cause degli acufeni.
Le cause degli acufeni possono essere molteplici ed includono:
- Esposizione prolungata a rumori forti
- Patologie dell’orecchio (infezioni, otiti, corpi estranei, ostruzione del condotto uditivo da parte di cerume)
- Problemi cardiovascolari
- Farmaci ototossici (come ad esempio farmaci chemioterapici antitumorali)
- Malattia di Ménière
- Problemi metabolici
- Contratture muscolari
- Problemi ormonali
- Danni neurologici (legati ad esempio alla sclerosi multipla)
- Forte stress emotivo
- Disturbi dell’articolazione temporo-mandibolare (ATM)
In particolare, la connessione tra salute orale e acufeni è un campo di crescente interesse e studio.
L’ATM è l’articolazione che connette la mascella inferiore (mandibola) al cranio e svolge un ruolo fondamentale in attività quotidiane come masticare e parlare. Quando questa articolazione non funziona correttamente, si parla di disfunzione temporo-mandibolare (DTM). Tale disfunzione può causare non solo dolore alla mascella e difficoltà nel masticare, ma anche l’insorgenza di acufeni. La stretta vicinanza anatomica tra l’ATM e le strutture dell’orecchio suggerisce che tensioni muscolari o squilibri causati dalla DTM possano influenzare i nervi ed i muscoli situati vicino all’orecchio, generando il fastidioso tinnito. Inoltre, lo stress meccanico dell’articolazione può influire sul flusso sanguigno nell’area, contribuendo ulteriormente alla percezione del ronzio. Anche la salute dentale gioca un ruolo cruciale nello sviluppo degli acufeni. Malocclusioni, bruxismo ed interventi dentali possono influenzare l’ATM e, di conseguenza, contribuire all’insorgenza di acufeni. Spesso, chi soffre di tale disturbo non considera che la causa potrebbe risiedere nella salute orale e solo dopo diversi tentativi infruttuosi si rivolge all’odontoiatra o allo gnatologo. Questi specialisti, attraverso diagnosi mirate e terapie specifiche, possono alleviare e risolvere il problema.
Ecco di seguito alcune condizioni orali che possono generare a livello uditivo il fastidioso acufene.
- Malocclusioni dentali e quindi una scorretta chiusura delle arcate dentali della bocca, un cambiamento nei rapporti dentari tra l’arcata superiore ed inferiore che determina un assetto posturale errato con conseguenti problemi di contratture dei muscoli del collo e della schiena.
- Fenomeni artrosici a carico dell’apparato tempo-mandibolare, dentatura storta, mancanza di denti o una particolare conformazione delle ossa.
- Bruxismo: digrignare i denti può causare tensione muscolare e danni all’ATM.
- Cure dentali: interventi dentali importanti, come l’estrazione di un dente del giudizio, possono temporaneamente alterare la funzione dell’ATM.
La diagnosi prevede una valutazione somatica dell’acufene (tramite l’audiologo) per valutare come cambia l’intensità dell’acufene attraverso manovre come aprire la bocca, masticare, muovere la mandibola ecc. In secondo luogo vengono svolti i test audiologici e si procede al consulto odonto-gnatologico.
Le terapie utilizzate vanno calibrate in base al caso specifico, ma quando la causa è dovuta a problemi temporo-mandibolari solitamente prevedono:
- Utilizzo di un bite o placca di svincolo (placca di riposizionamento neuro-funzionale) al fine di far combaciare al meglio le
arcate dentarie (ristabilire un corretto ed armonioso appoggio dei denti) e favorire l’adozione di una corretta postura. - Fisioterapia dell’ATM.
Quest’ultima risulta molto efficacie ed utile per migliorare i disturbi legati all’acufene, poiché tramite la manipolazione ed esercizi mirati favorirà lo sblocco dell’articolazione, ridurrà le contratture e/o i dolori a livello muscolare. - Terapia ortodontica per riallineare correttamente i denti nelle arcate dentarie e ristabilire la corretta occlusione
- Terapia farmacologica per ridurre il dolore e l’infiammazione.
Conclusioni.
Il legame tra acufeni e salute orale evidenzia l’importanza di un approccio multidisciplinare per una diagnosi accurata ed un trattamento efficace. Conoscere questa connessione può non solo migliorare la qualità della vita di chi soffre di acufeni, ma anche prevenire problemi futuri attraverso una cura adeguata della salute orale e dell’ATM. Per chi sospetta che il proprio acufene sia collegato a problemi dentali, è consigliabile rivolgersi a un esperto per un consulto approfondito.
Lo sapevi che?
Secondo recenti studi epidemiologici circa 3 milioni di italiani soffrono di acufeni.