Infiammazione parodontale & zuccheri.

Gentili pazienti bentrovati. Questa settimana scopriremo in che modo l’infiammazione parodontale ed il consumo eccessivo di zuccheri siano strettamente legati. L’abuso di zuccheri, infatti, non solo minaccia la salute dentale ma incide anche su quella generale. Secondo una revisione condotta dai ricercatori del Dipartimento di Parodontologia del Manipal College of Dental Sciences in India, l’elevato apporto di zucchero non solo favorisce l’insorgenza di carie, ma può anche intensificare l’infiammazione parodontale.

Gli effetti dello zucchero sulla salute parodontale.
Lo zucchero, che pervade le nostre abitudini alimentari quotidiane, è noto per alterare il microbiota orale e quello sistemico, come dimostrato da numerosi studi. Un consumo eccessivo di zuccheri, specialmente fruttosio e saccarosio, porta ad un’infiammazione di basso grado* a livello corporeo e favorisce la disbiosi intestinale e del microbiota orale. Questi cambiamenti possono indebolire la salute delle gengive, accelerando così la progressione della parodontite.

*Breve approfondimento: cos’è la sindrome da basso grado infiammatorio cronico?
Con tale termine viene indicato un processo infiammatorio di bassa intensità ma di lunga durata. Tale caratteristica lo rende difficilmente riconoscibile, ma non per questo meno pericoloso. Esso concorre allo sviluppo di numerose patologie di varia natura: dolore muscoloscheletrico, patologie degenerative, dolore cronico, patologie cardiovascolari, metaboliche, parodontali, oncologiche, psicologiche, autoimmuni, ecc. Proprio per queste conseguenze è fondamentale scoprirlo e curarlo tempestivamente, prima che causi danni irreversibili all’intero organismo.

Vediamo ora il legame tra zucchero, infiammazione e rischio sistemico.

L’assunzione eccessiva di zuccheri non solo influisce sul metabolismo, ma è anche correlata a condizioni come obesità, sindrome metabolica ed altre malattie infiammatorie. Questi stati infiammatori, a loro volta, possono peggiorare l’infiammazione parodontale, aumentando la fragilità del tessuto gengivale. In questo contesto, una dieta ricca di zuccheri, tipica delle società moderne, diventa un importante fattore di rischio modificabile per le malattie parodontali.

Raccomandazioni nutrizionali e linee guida.
Le principali autorità sanitarie, come l’OMS (organizzazione mondiale della sanità) e l’American Heart Association, consigliano di limitare l’assunzione di zuccheri aggiunti ad un massimo del 5-10% delle calorie quotidiane totali. Adottare queste linee guida nella propria quotidianità non solo favorirà il benessere generale, ma gioverà anche alla salute orale. Una dieta sana, povera di zuccheri e ricca di nutrienti, può prevenire non solo l’infiammazione parodontale, ma anche altri disturbi correlati all’ infiammazione di basso grado ed obesità.

Il ruolo degli odontoiatri.
L’eccesso di zuccheri rappresenta un rischio modificabile per la salute parodontale. Le evidenze attuali suggeriscono che limitare l’assunzione di zuccheri aiuti a mantenere un microbiota orale equilibrato, riducendo lo stato infiammatorio sistemico. In questo scenario, gli odontoiatri possono giocare un ruolo fondamentale, educando i pazienti su quanto sia cruciale seguire una dieta sana ed equilibrata per preservare non solo la salute parodontale, ma anche il benessere generale.

Conclusioni.
I vari studi condotti sul tema sottolineano la necessità di nuove ricerche e l’urgenza di approfondire il legame tra zuccheri ed infiammazione parodontale. Le ricerche future potrebbero esplorare l’efficacia di interventi dietetici mirati per il controllo dello zucchero, verificando come questa modifica possa prevenire l’infiammazione parodontale. Studi a lungo termine potranno anche chiarire quanto una riduzione degli zuccheri alimentari possa effettivamente influenzare la salute delle gengive.

Prenota subito la tua visita di controllo e non esagerare col consumo di zuccheri ( anche se una fetta di panettone in questo periodo è concessa!).

Il tuo sorriso merita il meglio!

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