Gentili pazienti rieccoci.
Questa settimana si parlerà di un tema attuale ancora relativamente poco conosciuto: l’IA. Negli ultimi tempi si sente spesso parlare d’intelligenza artificiale, vediamo in che modo il suo avvento modificherà anche l’odontoiatria moderna. Partiamo da un dato di fatto: l’IA rappresenta un cambiamento epocale in moltissimi settori, un cambiamento che sta modificando e modificherà le nostre vite. Essa sicuramente mostra potenzialità enormi, che si traducono in termini di vantaggi, ma anche alcune criticità e rischi: compete a noi umani maneggiare con criterio ed etica la rivoluzione tecnologica in atto. L’intelligenza artificiale sta rapidamente diventando una parte sempre più importante anche nel campo della salute. A livello odontoiatrico l’IA viene già impiegata in diversi modi, con l’obiettivo di ottimizzare la diagnosi, semplificare i trattamenti, favorire risultati ottimali e migliorare la comunicazione con i pazienti.
Vediamo meglio il suo utilizzo nello studio odontoiatrico:
- Diagnosi. L’IA può essere utilizzata per analizzare le immagini radiografiche, le scansioni intraorali ed altri dati per diagnosticare problemi orali (come lesioni cariose, parodontite, malattie gengivali) analizzare il livello osseo ed effettuare valutazioni pre-chirurgiche.
- Avanzamento cure. L’IA rappresenta uno strumento dinamico in quanto può essere impiegata per guidare i trattamenti odontoiatrici (come la chirurgia guidata e la produzione di protesi e manufatti personalizzati), monitorare la progressione delle malattie e valutare la risposta del paziente ai trattamenti in corso. Essa risulta utile anche nell’analisi delle lesioni delle mucose orali e per le intercettazioni di precancerosi o di lesioni maligne.(Quante descritto al punto 1 ed al punto 2 avviene tramite appositi software).
- Applicazioni sullo smartphone. Esistono alcune app (sopratutto per quanto riguarda l’igiene orale) che vengono utilizzate per fornire consigli/supporto “domiciliare” al paziente nella cura dell’igiene orale.
- Impronta digitale. Attraverso la scansione 3D intraorale, sarà possibile la pianificazione dei trattamenti ortodontici ed implantologici (in particolare la creazione degli allineatori trasparenti ortodontici e della dima chirurgica per l’implantologia guidata).
- Comunicazione con i pazienti. L’IA risulta essere in grado di migliorare la comunicazione con i pazienti, fornendo informazioni e supporto personalizzati.
Approfondiamo il discorso dei software utilizzati dall’IA.
Prima caratteristica: essi risultano essere ad apprendimento automatico. Attraverso l’aggiornamento continuo (tramite quello che viene definito il “machine learning”) tali strumenti si stanno evolvendo in maniera costante, affinando e migliorando le loro capacità, comprese quelle diagnostiche. Ciò che rende l’IA diagnostica così allettante è la sua capacità di apprendere e migliorare in modo continuo ed autonomo. Ogni nuovo dato, immagine analizzata, ogni diagnosi confrontata con i risultati reali, contribuisce a perfezionare l’accuratezza del software, creando uno strumento sempre più raffinato ed affidabile.
Ipotesi future dell’impiego dell’IA.
In futuro (estremamente vicino), l’IA sarà destinata a svolgere un ruolo ancora più incisivo nell’odontoiatria. La previsione è che sarà utilizzata per sviluppare nuovi trattamenti e tecnologie che renderanno l’odontoiatria ancora più precisa, efficace ed accessibile. Alcuni esempi di potenziali applicazioni future dell’IA in odontoiatria sono:
- Odontoiatria predittiva. L’IA potrà essere utilizzata per identificare preventivamente i pazienti potenzialmente esposti al rischio di sviluppare problemi orali. In questo modo sarà possibile prevenire i problemi dentali prima che si manifestino.
- Odontoiatria personalizzata. L’IA favorirà la personalizzazione dei trattamenti odontoiatrici in base alle esigenze individuali del paziente ed alle sue caratteristiche. Ciò potrà migliorare l’efficacia e soprattutto il comfort dei trattamenti.
- Odontoiatria remota. Un domani l’IA potrà essere utilizzata per fornire cure odontoiatriche a distanza. Questo potrà rendere le cure odontoiatriche più accessibili alle persone che vivono in determinate zone o che hanno difficoltà a raggiungere fisicamente il loro studio dentistico di fiducia.
Quanto detto porterà ad ulteriori cambiamenti in ogni settore, compreso quello della salute orale. Gli odontoiatri dovranno approfondire la loro formazione professionale per acquisire tutte le competenze necessarie per poter utilizzare queste nuove tecnologie ed applicarle nel miglior modo possibile nel loro operato quotidiano. I professionisti, però, dovranno essere in grado di mantenere un alto livello etico e di responsabilità personale, per ottenere i maggiori risultati possibili senza “alienarsi” nei rapporti umani col paziente.
Conclusioni
Da quanto detto emerge come l’intelligenza artificiale abbia il potenziale per rivoluzionare il settore odontoiatrico, rendendolo più semplice, preciso ed efficace. Ciò che però non bisogna scordare, che dovrà essere fondamentale nel suo utilizzo, è sapere che dietro l’IA ci dovrà sempre essere l’uomo, il professionista in grado di leggere e gestire in modo accurato i dati e le situazioni che si presentano. La responsabilità e la competenza dell’uomo rimangono centrali, l’IA deve essere vista ed utilizzata come una “seconda opinione” affidabile, in grado di ridurre il rischio di errori e che migliori l’accuratezza delle diagnosi effettuate dal professionista della salute, non come sostituta del medico.
Lo sapevi che?
L’IA mostra una sorprendente precisione, paragonabile o addirittura superiore all’occhio umano. Secondo gli studi, l’intelligenza artificiale è in grado di leggere oltre 600 scale di grigio, mentre l’occhio umano può arrivare massimo a 70.