Se l’organismo produce una quantità di scorie metaboliche acide superiore a quella che è in grado di neutralizzare ed eliminare si verificherà un accumulo di sostanze acide che porterà, nel tempo, all’acidosi.
Ugualmente, la carenza di sostanze alcaline può portare ad uno stato di acidosi. Per limitare i danni indotti dall’acidosi, l’organismo dovrà attivare dispendiosi sistemi di compensazione così da controbilanciare questo squilibrio. Il corpo dapprima deposita le scorie acide nel tessuto connettivo per poi rilasciarle ed eliminarle quando saranno nuovamente disponibili sali minerali basici nel sangue. Questo fenomeno si verifica praticamente ogni giorno nel nostro organismo.
Un’alimentazione scorretta o poco equilibrata (quantità eccessive di carne, formaggi, caffè e ridotto consumo di verdura e di prodotti integrali) può causare uno stato di acidosi riconducibile proprio a questo tipo di alimentazione. Altre cause dell’acidosi possono derivare da una scarsa ossigenazione dell’organismo e da una ridotta capacità di eliminazione delle scorie attraverso i reni. La vita sedentaria ed in ambienti chiusi non sempre permette una corretta ossigenazione. Infine un apporto di liquidi insufficiente non permette un’adeguata eliminazione delle scorie, attraverso i reni e la pelle (sudorazione).